forza pavia! i razzisti non hanno diritto di cittadinanza
Complimenti compagni pavesi.
Vedo che c'erano anche bambini (mi sembra di diverse razze)...e questo e' importante!
p.s. una foto la metto anche su Imagike
Bella manifestazione!!!!resistete compagni!!!
http://www.esserecomunisti.it/index....Articolo=18600
«È la prima buona notizia che arriva da Pavia nell'ultimo mese». Erano da poco passate le cinque di ieri pomeriggio quando Luciano Muhlbauer, consigliere comunale del Prc, commentava così la piazza della Vittoria gremita di gente e di bandiere rosse. Il corteo della «manifestazione regionale contro il razzismo e l'intolleranza» aveva cominciato a formarsi lentamente, attorno alle due, davanti alla stazione ferroviaria. Qualche decina di studenti, che il mattino si erano già organizzati in un presidio di protesta e discussione, le bandiere di Rifondazione, Pdci e Cgil, i ragazzi del centro sociale «Il Barattolo», spina dorsale dell'evento. La polizia intervenuta in forze osservava con scarso stupore quella che sembrava la ripetizione del classico copione locale: la sinistra mobilita poca gente da queste parti, dove ad andare per la maggiore è il gazebo padano.
Pavia è una città austera e sonnolenta. Che si desta un po' solo il sabato pomeriggio, quando nel suo bel centro storico si riversano avidi gli acquirenti delle eleganti boutique. Anche per questo, il corteo denso e festoso che ieri si è visto sfilare sui ciottoli e sul pavé ha stupito tutti. La gente è poi arrivata, tanta: duemila o qualcuno in più. Da Milano, da Lecco, da Varese. Ma c'erano tanti pavesi, «facce che non si vedevano in giro da molto tempo», garantiscono i militanti storici. Cittadini stufi della politica, che qualche anno fa avevano creduto nei girotondi e poi sperato in un centrosinistra decente. Ma dopo «le cose gravissime che si sono viste e sentite durante la gestione dello sgombero dei rom» non ce l'hanno fatta più, e hanno ripreso la via della piazza.
«Capitelli, razzista, sindaco leghista»: è lei, la «Signora tolleranza-zero», a mettere tutti d'accordo. E non solo fra gli eterni scontenti della sinistra radicale. Alla manifestazione hanno aderito la Sinistra democratica cittadina (presente con bandiere e camioncino), le associazioni cattoliche, e persino la segreteria provinciale dell'Italia dei Valori. Il corteo fa tappa davanti a palazzo Mezzabarba, sede del comune. Due settimane fa, qui si è rischiata la crisi di governo, con il Prc fuoriuscito dalla maggioranza e le dure critiche dei consiglieri dell'Udeur. Sotto le finestre sbarrate una voce circola insistente: ufficialmente in vacanza, o forse abbandonato il campo travolta dalla scandalo, lunedì il sindaco Ds rassegnerà le dimissioni.
«Il caso di Pavia è emblematico», spiega il segretario regionale del Prc, Alfio Nicotra. «Con il pretesto della sicurezza, anche in Lombardia si stanno sperimentando geometrie variabili molto pericolose». Penati apprezza la politica sociale di Formigoni come Veltroni loda Letizia Moratti.
Gli fa eco Franco Vanzati, responsabile immigrazione e politiche sociali della Cgil pavese. Da anni alla ricerca di soluzioni concrete per i rom della ex-Snia, Vanzati guarda il lungo corteo e parla della necessità della sinistra di «ripartire dal sociale»: «La via securitaria ha un'impronta classista, che ha sdoganato nella sinistra un sentimento di disumanizzazione nei confronti degli ultimi della fila». Bisogna tornare alla gente in carne e ossa: scendere in piazza, anche il 20 ottobre, per «colmare la distanza fra la sinistra istituzionale, i suoi temi di fondo, la sua base».
Dalla manifestazione si evince come i compagni di Sinistra Critica facciano oramai partito a parte.
Chiamatela un po' come vi pare...il razzismo esiste invece...eccome se esiste!
Rifondazione Comunista vuole essere il punto di riferimento e la voce, nella società e nelle istituzioni, di chi ancora non si rassegna a subire le perverse logiche del "Mercato" (...) contro le crescenti istanze di intolleranza e razzismo, lo sviluppo di una società multirazziale e multiculturale.
http://web.tiscali.it/prc_corsichese...unali%2099.htm
Tanto più ci allontaniamo da questo paradigma tanto più l'organizzazione della società è incapace di immaginare, di adattarsi, di ridefinirsi attorno ad una comunità che invece è ben più articolata, più multiforme, multisessuata, multigenerazionale, multirazziale, in sostanza ben più ricca.
http://www.rifondazionefasano.org/el...ezioni2002.asp