Originariamente Scritto da
Richard Gecko
Caso Genoa
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Il
Caso Genoa è stato un caso di illecito sportivo che ha coinvolto la società sportiva del Genoa nell'estate
2005, accusata di aver comprato alcune partite di
Serie B nella stagione
2004-2005.
L'
11 giugno 2005, battendo in casa il Venezia per 3-2, il
Genoa ottenne la promozione in
Serie A dopo 10 anni passati tra i
cadetti.
Pochi giorni dopo, due magistrati genovesi, Alberto Lari e Giovanni Arena, aprirono un'indagine riguardante casi di scommesse clandestine e, indagando, venne fuori che tra le partite sospette c'era anche Genoa-Venezia.
Tre giorni dopo, il
14 giugno, i Carabinieri fermarono nei pressi di Cogliate Milanese un'auto su cui viaggiava
Giuseppe Pagliara, dirigente del Venezia.
Durante la perquisizione, venne rinvenuta una valigetta contenente 250.000 euro.
I Carabinieri chiesero a Pagliara da dove provenivano quei soldi, e Pagliara rispose di essere un dirigente del Venezia e di avere appena venduto al Genoa il giocatore paraguayano
Ruben Maldonado. I 250.000 euro erano un anticipo della somma pattuita.
In effetti, nei pressi del luogo dove era avvenuto il fermo, c'è la sede della
Giochi Preziosi S.p.A., di proprietà di
Enrico Preziosi, presidente del club ligure, e nella valigetta, insieme con i soldi, c'era un modulo di contratto di vendita che riguardava proprio il giocatore Maldonado.
Il contratto, però, non era redatto su modulo federale.
I Carabinieri invitarono dunque Pagliara a seguirli e posero sotto sequestro la valigetta per accertamenti.
Quei soldi Pagliara non li rivide più.
Secondo la magistratura, su mandato della quale avevano agito i militi, quelli erano infatti i soldi con cui le due squadre avevano truccato la partita.
Un'altra prova, secondo la magistratura, fu l'intercettazione di una telefonata tra lo stesso
Enrico Preziosi e
Franco Dal Cin (ex Presidente e proprietario del
Venezia), nella quale i due protagonisti cercavano di mettersi d'accordo sull'esito della partita.
Inoltre, dall'esame dei filmati, venne fuori un altro elemento "sospetto": il portiere veneto Lejsal, che era stato il migliore dei suoi ed era in forma smagliante, venne inspiegabilmente sostituito alla fine del primo tempo.
Richieste di accusa
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Dopo gli interrogatori, la procura Federale della
FIGC espresse le richieste di accusa il
16 luglio 2005 davanti alla
Commissione Disciplinare della
Lega Calcio;
Società- Genoa; declassamento all'ultimo posto del Campionato di Serie B 2004-2005 con conseguente retrocessione in Serie C1 con 3 punti di penalizzazione.
- Venezia; non giudicabile in quanto la società fallì 1 mese prima.
Dirigenti società;
CalciatoriSentenza di primo grado [modifica]
La sentenza di primo grado venne resa pubblica il
27 luglio 2005 con le seguenti decisioni;
Società- Genoa; declassamento all'ultimo posto nel Campionato di Serie B 2004-2005 con conseguente Retrocessione in Serie C1 e 3 punti di penalizzazione.
Dirigenti societàCalciatoriSentenza d'appello [modifica]
L'
8 agosto 2005 la
CAF diede la parola definitiva al procedimento sportivo;
Società- Genoa; retrocessione in Serie C1 con 3 punti di penalizzazione (confermata).
Dirigenti societàCalciatoriSuccessivamente il
Genoa, non condividendo le decisioni della giustizia sportiva, fece 2 volte ricorso al
Tribunale Civile di
Genova ma, in entrambi i casi, si vide respingere i ricorsi e dovette accettare la retrocessione.
Per questo episodio a metà stagione venne penalizzato di altri 3 punti, poi annullati.
Processo penale [modifica]
Dalle indagini penali del 2005 venne fuori il sospetto di
combine di altre partite, commesse dalla dirigenza
rossoblu.
Questi sospetti decaddero, così come l'accusa di
associazione a delinquere, mentre rimase in piedi l'accusa di
frode sportiva.
Nel
giugno 2006 iniziò il processo penale e vennero rinviati a giudizio le seguenti persone;
Enrico Preziosi,
Matteo Preziosi (figlio),
Stefano Capozucca,
Franco Dal Cin,
Michele Dal Cin e
Giuseppe Pagliara con l'accusa di frode sportiva.
Nel
Febbraio 2007 l'accusa chiese 8 mesi di reclusione a tutti gli imputati.
Sentenza di primo grado [modifica]
Il
2 marzo 2007 il Tribunale di Genova emise la sentenza di primo grado;
Enrico Preziosi, Matteo Preziosi, Stefano Capozucca, Franco Dal Cin e Giuseppe Pagliara condannati a 4 mesi di carcere per frode sportiva.
Assolto
Michele Dal Cin per non aver commesso il fatto.
Estratto da "
http://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Genoa"
un indultino ci sta tutto