cioe' dire gay a un gay e' reato ??..
Cassazione: dare del gay è un reato - Corriere della Sera
cioe' dire gay a un gay e' reato ??..
Cassazione: dare del gay è un reato - Corriere della Sera
...Non ci sono uomini di destra o di sinistra, c'è il Sistema e i suoi NEMICI...
OVVIO !! meglio dire DIVERSAMENTE CULATTONE !!
Anche se tutti......IO NO !!
In passato per definire un sodomita non c’erano mezzi termini. Ce n’erano molti, tutti più o meno equivalenti e significativi: pederasta, frocio, cupio, buliciu, culattone, finocchio, checca, culorotto ecc., con ampia varietà a seconda delle regioni e dei dialetti. Ipocrita ed inutile negare che l’uso di questi termini sia ancora ampiamente diffuso, quando in privato si parla degli omosessuali.
Poi ci hanno raccontato che queste parole sono disdicevoli, indegne, inadatte a far fronte all’attuale “progredire” sociale. Hanno cercato di farci credere che sono segno di intolleranza, di razzismo. Perché di questo evidentemente si tratterebbe: la razza degli omosessuali.
Di fronte ad un argomento così forte e così “al passo coi tempi”, anche noi abbiamo avuto delle perplessità. Finché, ad un certo punto, ci hanno detto che la parola giusta era: gay.
Abbiamo così imparato a dirla - p.e. : Vecchio Ettore: “Quel tale è un frocio!” Vanni Fucci:“Ma cosa dici mai? Si dice gay!” - e creduto che fosse la parola giusta, inoffensiva, raffinata persino (per quanto raffinato possa intendersi l’atto che implica).
Ma, contro, adesso ci vengono a raccontare che anche dire gay ad un gay è reato. Anche in questa occasione, c’è qualcosa che non avevamo capito. E cioè: la parola va detta col tono giusto, in modo che non “esprima riprovazioni”, che non diventi anch’essa denigratoria. E bisogna fare attenzione, perché chi sbaglia paga, e diverse centinaia di euro.
Da eterosessuali, pensavamo che l’espressione: “accettare l’idea di farselo ficcare nel deretano” da sempre, fosse la metafora di un fatto spregevole, odioso, come minimo molto sgradito. Ma il passo é stato fatto, e d’ora innanzi non sarà più così. Perciò, anche in questo caso, dopo aver abbandonato forzatamente l’arcaico linguaggio, prepariamoci ad affrontare l’avvenire nel modo giusto. In linea con la sentenza, in modo da non incorrere noi stessi domani in possibili espressioni ingiuriose, procuriamoci un lasciapassare che chiarisca bene ogni possibile equivoco.
Un bel tappo di sughero.
Diversamente etero tutt'al più.
Comunque a nessuno qui dentro era passato per la testa di utilizzare il termine 'gay', mi sembra giusta la sentenza della cassazione, dato che tal termine è alquanto sgradito.
Libertà è libertà di chiamare pane il pane, negro un negro e invertito un invertito. Altrimenti censurate anche i romanzi di Malaparte.
Ultima modifica di Orco Bisorco; 16-03-10 alle 20:02