Originariamente Scritto da
denty
"Penso che possano essere di più come di meno... per come gira nel Senato italiano. Ma certamente ci sono movimenti tutti sul versante del Centrosinistra, questo si sente". Il segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie,
Gianfranco Rotondi, interpellato da
Affari, commenta così le ultime esternazioni di Silvio Berlusconi ('Molti della Margherita - pare almeno quindici - passeranno con noi'). L'uscita del Cavaliere, che ha provocato la reazione stizzita di Rutelli ('panzane'),
è un vero e proprio terremoto politico.
Nei corridoi del Palazzo non si parla d'altro. Gli azzurri non si sbilanciano, sorridono e si limitano a dire "
speriamo che sia vero". Di notizie ufficiali, ovviamente, non ce ne sono. Ma secondo quanto
Affari ha appreso da un esponente ulivista,
la preoccupazione nella maggioranza è fondata. I numeri del leader di Forza Italia sono quantomeno "esagerati" e servono soprattutto per ricompattare il Centrodestra e alzare il livello di tensione nell'Unione.
Ma ci sarebbe veramente un senatore in procinto di abbandonare il governo Prodi:
Domenico Fisichella, ex Alleanza Nazionale e ormai in rotta con la Margherita. Decisiva sarebbe stata la sua partecipazione al congresso della Democrazia Cristiana per le Autonomia di Rotondi, che si è tenuto a
Saint Vincent dal 28 al 30 settembre. Appuntamento nel quale - spiegano con sincero timore dal fronte ulivista -
l'ex esponente del partito di Fini avrebbe praticamente dato il via libera al ritorno nel Centrodestra.
Il condizionale è d'obbligo, ma in questo caso non si tratta di un semplice rumor.
Fisichella sarebbe quindi la vera bomba nella mani di Berlusconi. Il passaggio di un solo senatore dall'Unione all'opposizione porterebbe in equilibrio i rapporti di forza a Palazzo Madama:
157 voti a 157. Praticamente per il Professore sarebbe impossibile governare, ancora di più di quanto non lo sia oggi nella Camera Alta.
Anche perché su molti provvedimenti gli ex Prc e Pdci
Turigliatto e
Rossi hanno già annunciato il loro no. Senza contare gli altri dissidenti della sinistra radicale, come
Giannini e
Bulgarelli. Escluso invece un ripensamento di
Follini, così come un passaggio sul fronte opposto del senatore italo-argentino
Pallaro. Non suscitano particolare preoccupazione neanche
Bordon e
Manzione, così come Mastella e l'Udeur. Il ministro della Giustizia non ha alcuna intenzione di restare con il cerino in mano, responsabile della caduta del governo.
Quanto a
Dini e ai diniani, dalla maggioranza fanno notare come il suo progressivo allontanamento da Prodi sia evidente a tutti, giorno dopo giorno sempre più chiaro.
Il vero colpa di scena, quindi, con tutte le cautele del caso,
sarebbe proprio Fisichella. Ed è per questo che il Cavaliere è tornato sereno e pimpante. Chi lo ha incontrato recentemente lo descrive convinto di tornare presto alle urne e quindi a Palazzo Chigi. Tanto che da Via dell'Umiltà raccontano che Berlusconi, insieme a Tremonti e ai suoi più stretti collaboratori,
stia già preparando il nuovo programma in vista delle elezioni anticipate. Da confrontare poi con gli alleati.
http://canali.libero.it/affaritalian...0110.html?pg=1