L'Azione Cattolica chiamata a "purificare l'esperienza della fede"

[Augustinus]

Monsignor Bagnasco invita l’Azione Cattolica a “purificare l’eperienza” di fede

In occasione della XIII Assemblea nazionale per i 140 anni dell'Associazione

ROMA, lunedì, 1 ottobre 2007 (ZENIT.org).- “Purificare l’esperienza e rinnovare la tradizione di fedeltà e santità”: è questo l'invito rivolto da monsignor Angelo, Bagnasco Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), all'Azione Cattolica, in occasione della XIII Assemblea nazionale per i 140 anni dell'Associazione ecclesiale.

In un messaggio fatto recapitare ai Presidenti e Assistenti diocesani dell’Azione Cattolica Italiana, riuniti nel Convegno di Castel San Pietro Terme, il Presidente della CEI ha ricordato che nel primo Statuto dell’AC era scritto “di formare tutti gli individui che vi appartengono, ad uno spirito franco e coraggioso in professare e praticare pubblicamente la loro Cattolica Religione”.

“Riflettere su questa dedizione e sulla storia che essa ha generato – ha aggiunto – è un esercizio di fedeltà alle vostre radici, di feconda maturazione dei suoi frutti, di radicamento nell’essenziale di quello speciale carisma che vi contraddistingue”.

L’Arcivescovo di Genova ha quindi spiegato che “nuova linfa per l’Associazione è venuta – e continua a giungere – dal Concilio Vaticano II”, che ha segnato “un passaggio di fondamentale importanza per la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo” e che può “diventare sempre di più una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa”.

Per questo – ha continuato il presule – “mi sembra di poter scorgere in voi, […] il giusto entusiasmo per le grandi pagine di apostolato che costellano la lunga vicenda dell’Azione Cattolica Italiana, insieme all’umile desiderio di purificazione della vostra esperienza, nella ricerca delle forme più adatte a vivere oggi la vostra missione in un tempo di straordinari cambiamenti”.

Il Presidente della CEI ha quindi sottolineato che la storia dell’AC “è anche una storia di santità” lo conferma da ultimo il recente riconoscimento, da parte di Benedetto XVI, delle virtù eroiche di Armida Barelli e Nilde Guerra, che vengono ad aggiungersi a una folta schiera di beati e santi cresciuti nelle file di questo movimento.

“Siete gli eredi, di una lunga storia di amore per la Chiesa e di sacrificio, di impegno educativo e di evangelizzazione”, ha rilevato l’Arcivescovo di Genova, aggiungendo che oggi la Chiesa italiana ha bisogno “di una forza viva che, mentre accompagna il cammino quotidiano delle comunità, sperimenta vie nuove e non cessa di unire il pensiero all’azione”.

Fonte: Zenit, 1.10.2007

[Augustinus]

Curioso il richiamo di Mons. Bagnasco. Non è forse che - finalmente - si sono accorti alla CEI dell'eresia, del sincretismo ed irenismo serpeggianti nell'A.C.?
Meglio tardi che mai!

[catholikos]

Curioso il richiamo di Mons. Bagnasco. Non è forse che - finalmente - si sono accorti alla CEI dell'eresia, del sincretismo ed irenismo serpeggianti nell'A.C.?
Meglio tardi che mai!

mica da ora.... piano piano cercano di "normalizzare" l'associazione, analogamente a quello che si sta tentando, ma si è solo agli inizi, coi neocatecumenali.

[Augustinus]

mica da ora.... piano piano cercano di "normalizzare" l'associazione, analogamente a quello che si sta tentando, ma si è solo agli inizi, coi neocatecumenali.

Non potranno giammai "normalizzarla" senza l'abbandono dell'empia scelta religiosa imposta da Bachelet e dagli altri alla fine degli anni '60. Solo con il recupero dell'A.C. dei tempi di Gedda, l'associazione potrà risorgere. Altrimenti è destinata a schiantarsi ...

[Dr.Hans]

Non potranno giammai "normalizzarla" senza l'abbandono dell'empia scelta religiosa imposta da Bachelet e dagli altri alla fine degli anni '60. Solo con il recupero dell'A.C. dei tempi di Gedda, l'associazione potrà risorgere. Altrimenti è destinata a schiantarsi ...

Credo che le parole di mons. Bagnasco siano state liberamente interpretate, ma non nel senso che poi è stato meglio specificato dagli utenti di questo 3d nei successivi post. I termini "normalizzare" ed altri ben più pesanti usati da te Augustinus, credo denotino un giudizio critico troppo sbilanciato. Definire, poi, addirittura "empia" la scelta religiosa di Bachelet (assassinato, lo ricordiamo, nei primi anni '80 dalle BR), e tuto quello che ne è conseguito, come un prodromo per un prossimo "schianto" non mi vede d'accordo neanche per una virgola.

Premetto che non sono aderente all'AC, ma svolgo incarichi educativi e collaboro alle sue attività da diverso tempo. Ho potuto rendermi conto che accuse quali "irenismo, sincretismo", "eresia" (!!) sono del tutto infondate. Ovvio che v'è un problema di formazione permanente di coloro che ricoprono incarichi educativi e dirigenziali, ma questo è un problema innanzitutto comune a tutte le esperienze dell'associazionismo e del movimentismo; in secondo luogo va tenuto presente, che se da un lato AC ha una grande forza sul territorio, ancora in molte zone d'Italia, dall'altro in ciò sta anche la sua debolezza, ossia, affidandosi alle strutture parrocchiali...a volte prende quello che c'è. E non è semplice trovare sempre formatori, educatori e catechisti ben formati. Ma questo non può essere addebitato alla sola AC: è, in primo luogo, un problema più ampio e generale che investe tutta la struttura verticale della Chiesa territoriale.

Parlare dunque in termini così pesanti e offensivi di un'esperienza che non solo ha contribuito a formare intere generazioni di Cristiani del passato, ma che tutt'ora si spende con passione e fatica per la formazione delle giovani generazioni altrimenti lasciate in balìa di falsi profeti e pubblici millantatori del laicismo, ecco, parlare dell'AC senza tener conto, di ciò, mi sembra molto ingeneroso e sbagliato

[Augustinus]

Credo che le parole di mons. Bagnasco siano state liberamente interpretate, ma non nel senso che poi è stato meglio specificato dagli utenti di questo 3d nei successivi post. I termini "normalizzare" ed altri ben più pesanti usati da te Augustinus, credo denotino un giudizio critico troppo sbilanciato. Definire, poi, addirittura "empia" la scelta religiosa di Bachelet (assassinato, lo ricordiamo, nei primi anni '80 dalle BR), e tuto quello che ne è conseguito, come un prodromo per un prossimo "schianto" non mi vede d'accordo neanche per una virgola.

Premetto che non sono aderente all'AC, ma svolgo incarichi educativi e collaboro alle sue attività da diverso tempo. Ho potuto rendermi conto che accuse quali "irenismo, sincretismo", "eresia" (!!) sono del tutto infondate. Ovvio che v'è un problema di formazione permanente di coloro che ricoprono incarichi educativi e dirigenziali, ma questo è un problema innanzitutto comune a tutte le esperienze dell'associazionismo e del movimentismo; in secondo luogo va tenuto presente, che se da un lato AC ha una grande forza sul territorio, ancora in molte zone d'Italia, dall'altro in ciò sta anche la sua debolezza, ossia, affidandosi alle strutture parrocchiali...a volte prende quello che c'è. E non è semplice trovare sempre formatori, educatori e catechisti ben formati. Ma questo non può essere addebitato alla sola AC: è, in primo luogo, un problema più ampio e generale che investe tutta la struttura verticale della Chiesa territoriale.

Parlare dunque in termini così pesanti e offensivi di un'esperienza che non solo ha contribuito a formare intere generazioni di Cristiani del passato, ma che tutt'ora si spende con passione e fatica per la formazione delle giovani generazioni altrimenti lasciate in balìa di falsi profeti e pubblici millantatori del laicismo, ecco, parlare dell'AC senza tener conto, di ciò, mi sembra molto ingeneroso e sbagliato

Il fatto che Bachelet sia stato ucciso dalle BR, non ne fa ciò solo un "santo" ed un "testimone" della fede. Tanto più che i frutti della c.d. scelta religiosa (sai di che si tratta?) sono sotto gli occhi di tutti: l'AC, da avere sotto la presidenza di Gedda oltre tre milioni di aderenti, a partire dalla presidenza Bachelet, da quando fu imposta l'empia scelta religiosa, gli associati precipitarono in maniera vertiginosa. E non a caso nel 1969 fu varato il nuovo Statuto che tradiva lo spirito che aveva animato Mario Fani e Giovanni Acquaderni (i fondatori) e poi Maria Cristina Giustiniani Bandinim, Adelaide Coari ed Armida Barelli (fondatrici del "ramo femminile" di AC).
Che covi poi l'irenismo, il sincretismo e l'eresia, specie in campo etico, non è una novità: un nome: la Bindi (che ti ricordo era membro del Direttivo nazionale di AC), una delle "autrici" della "via italiana" dei pacs (i DI.CO.). O pensa anche ad Alberto Monticone, che, se non ricordo male, è stato presidente di AC. O anche ad O. L. Scalfaro.
E che dire di Carlo Carretto che si espresse a favore del divorzio, e poi - a referendum avvenuto - fu "costretto" a fare un equivoco dietro-front?
Diciamo anzi che sono stato troppo tenero. Ben altri sarebbero stati i termini più congeniali. Ma di queste cose ne ho parlato già in lungo ed in largo con forumisti appartenenti ad AC come, ad es., il forumista bottero - che si vantava di essere un dirigente AC della diocesi di Roma.
Per queste circostanze parlano i fatti, i nudi fatti. Ah dimenticavo. Qualche mese fa fu chiuso il forum di AC, grazie anche all'opera di alcuni valorosi cattolici, che mettevano a nudo le contraddittorietà presenti in AC. Lo sai il perchè? La cosa singolare è che la notizia fu data dal sito UAAR e persino questi se ne dissero dispiaciuti. Bah .... a me queste "assonanze" destano più di qualche perplessità.
I frutti marciscenti sono sotto gli occhi di tutti. L'albero lo si giudica dai frutti!!!!
Solo in anni recentissimi qualcosa sta cambiando. Ma la strada è ancora lunga, lunghissima, per ritrovare l'antica dignità.

[Augustinus]

Un'ultima cosa: i laicisti non fanno paura; non sono da temere. Quelli che sono da temere sono i falsi agnelli, meglio i lupi travestiti da agnelli: sono loro la rovina, il fermento che rovina la massa.

[Dr.Hans]

Il fatto che Bachelet sia stato ucciso dalle BR, non ne fa ciò solo un "santo" ed un "testimone" della fede. Tanto più che i frutti della c.d. scelta religiosa (sai di che si tratta?) sono sotto gli occhi di tutti: l'AC, da avere sotto la presidenza di Gedda oltre tre milioni di aderenti, a partire dalla presidenza Bachelet, da quando fu imposta l'empia scelta religiosa, gli associati precipitarono in maniera vertiginosa. E non a caso nel 1969 fu varato il nuovo Statuto che tradiva lo spirito che aveva animato Mario Fani e Giovanni Acquaderni (i fondatori) e poi Maria Cristina Giustiniani Bandinim, Adelaide Coari ed Armida Barelli (fondatrici del "ramo femminile" di AC).
Che covi poi l'irenismo, il sincretismo e l'eresia, specie in campo etico, non è una novità: un nome: la Bindi (che ti ricordo era membro del Direttivo nazionale di AC), una delle "autrici" della "via italiana" dei pacs (i DI.CO.). O pensa anche ad Alberto Monticone, che, se non ricordo male, è stato presidente di AC. O anche ad O. L. Scalfaro.
E che dire di Carlo Carretto che si espresse a favore del divorzio, e poi - a referendum avvenuto - fu "costretto" a fare un equivoco dietro-front?
Diciamo anzi che sono stato troppo tenero. Ben altri sarebbero stati i termini più congeniali. Ma di queste cose ne ho parlato già in lungo ed in largo con forumisti appartenenti ad AC come, ad es., il forumista bottero - che si vantava di essere un dirigente AC della diocesi di Roma.
Per queste circostanze parlano i fatti, i nudi fatti. Ah dimenticavo. Qualche mese fa fu chiuso il forum di AC, grazie anche all'opera di alcuni valorosi cattolici, che mettevano a nudo le contraddittorietà presenti in AC. Lo sai il perchè? La cosa singolare è che la notizia fu data dal sito UAAR e persino questi se ne dissero dispiaciuti. Bah .... a me queste "assonanze" destano più di qualche perplessità.
I frutti marciscenti sono sotto gli occhi di tutti. L'albero lo si giudica dai frutti!!!!
Solo in anni recentissimi qualcosa sta cambiando. Ma la strada è ancora lunga, lunghissima, per ritrovare l'antica dignità.

Certo che so di che si tratta, ne ho parlato coi miei parroci. Tutte le cifre che hai dato ei vari nomi che hai fatto in quel gran zibaldone mi erano già noti, e non spostano di una virgola la mia esperienza personale (che, lo ripeto, non è ufficiale in AC) e quella di tanti ragazzi e ragazze che grazie all'ACR e poi all'AC giovanissimi, hanno mantenuto il legame con la fede e con la Chiesa.
La Bindi era Vicepresidente nazionale giovani, se non erro nel 1987-89, ma se vuoi puoi ricordare anche Ceccanti e quell'altro il cui nome mi sfugge, entrambi di AC, che hanno predisposto il progetto dei Di.Co.
Ma, ripeto, sebbene io sia molto critico verso questa gente, non la ritengo unica espressione dello spirito di AC che ha saputo dare ben di più alla Chiesa, spesso nel nascosto vissuto quotidiano, la passione e missione educativa di chi svolge il suo impegno tra i giovani senza avere alcuna visibilità politica o ecclesiale. A me questo interessa. Il resto lo lascio ai giornali, e, appunto, ai siti dell'UAAR.

PS giusto per chiarire: uno degli utenti del forum di AC che più ha lottato contro altri utenti sedicenti di AC, e soprattutto contro altri utenti anticlericali, ero proprio io...e il sito di Cattolici Romani (se non sbaglio si chiama così) ha fatto anche il nome del mio nick assieme ad altri coraggiosi...per cui la vicenda mi è ben nota e non scendo nei particolari perché vorrei passare oltre. Ma ti posso garantire che il Presidente nazionale di AC, Prof. Alici, è persona degna, gran gentiluomo che sa ascoltare e prendere giusti provvedimenti.

PPS sulla Bindi non c'è bisogno di parlare, ma forse ancora peggio furono TUTTI i ministri democristiani (Presidente del Consiglio, Andreotti, compreso, e Presidente della Repubblica, Leone, pure compreso) che nel 1978 firmarono e controfirmarono la legge sull'aborto...mica vorremo dare sempre colpa alla scelta religiosa di AC vero? anche perché mi risulta che Andreotti, dopo esser stato Presidente nazionale giovani di AC negli anni '60, sia poi stato elevato a modello di politico cattolico dagli amici di CL...

[Augustinus]

Certo che so di che si tratta, ne ho parlato coi miei parroci. Tutte le cifre che hai dato ei vari nomi che hai fatto in quel gran zibaldone mi erano già noti, e non spostano di una virgola la mia esperienza personale (che, lo ripeto, non è ufficiale in AC) e quella di tanti ragazzi e ragazze che grazie all'ACR e poi all'AC giovanissimi, hanno mantenuto il legame con la fede e con la Chiesa.
La Bindi era Vicepresidente nazionale giovani, se non erro nel 1987-89, ma se vuoi puoi ricordare anche Ceccanti e quell'altro il cui nome mi sfugge, entrambi di AC, che hanno predisposto il progetto dei Di.Co.
Ma, ripeto, sebbene io sia molto critico verso questa gente, non la ritengo unica espressione dello spirito di AC che ha saputo dare ben di più alla Chiesa, spesso nel nascosto vissuto quotidiano, la passione e missione educativa di chi svolge il suo impegno tra i giovani senza avere alcuna visibilità politica o ecclesiale. A me questo interessa. Il resto lo lascio ai giornali, e, appunto, ai siti dell'UAAR.

PS giusto per chiarire: uno degli utenti del forum di AC che più ha lottato contro altri utenti sedicenti di AC, e soprattutto contro altri utenti anticlericali, ero proprio io...e il sito di Cattolici Romani (se non sbaglio si chiama così) ha fatto anche il nome del mio nick assieme ad altri coraggiosi...per cui la vicenda mi è ben nota e non scendo nei particolari perché vorrei passare oltre. Ma ti posso garantire che il Presidente nazionale di AC, Prof. Alici, è persona degna, gran gentiluomo che sa ascoltare e prendere giusti provvedimenti.

PPS sulla Bindi non c'è bisogno di parlare, ma forse ancora peggio furono TUTTI i ministri democristiani (Presidente del Consiglio, Andreotti, compreso, e Presidente della Repubblica, Leone, pure compreso) che nel 1978 firmarono e controfirmarono la legge sull'aborto...mica vorremo dare sempre colpa alla scelta religiosa di AC vero? anche perché mi risulta che Andreotti, dopo esser stato Presidente nazionale giovani di AC negli anni '60, sia poi stato elevato a modello di politico cattolico dagli amici di CL...

Da come parli non sembri proprio uno "esterno" o un semplice "simpatizzante" .... . Ad ogni buon conto, che tu sia di AC o meno poco importa.
Se li conosci i dati e conosci cosa sia la scelta religiosa, allora dovresti fare semplicemente qualche collegamento. Torno a dire: l'albero lo si riconosce dai frutti! Quelli che ho citato - a differenza di quel che credi - non sono casi "isolati"; certo sono degli epigoni. Ma essi esprimono quel che è un sentire comune in AC. Ed io preferisco centomila volte un laicissimo laicista (scusami la ripetizione), magari dell'UAAR, piuttosto che un cattolico "camuffato" o un lupo travestito da agnello ... . Centomila volte la prima ipotesi che la seconda. E chi te lo dice ha fatto parte di AC per un decennio. Ma me ne sono andato dopo essermi disintossicato (lentamente), conoscendo la vera essenza del cattolicesimo. Tu potresti rispondermi che si è trattata di un'esperienza isolata. No. Non è così. E' - come detto - un sentire comune. E lo stesso forum di AC mi confermava in questa opinione. Anche quel che dici - che è perfettamente in linea con lo spirito dell'empia scelta religiosa - mi conferma nel mio giudizio severo.
Poi - è bene dirlo - non ho detto che ci siano delinquenti, ci sono senz'altro galantuomini. Ma non è solo un problema di galanteria e di gentilezza. E' un problema di fede.
Confrontandomi con i membri di AC - ed anche n POL ce ne sono diversi - ci si rende conto che il loro motto (che è proprio della scelta religiosa) è il satanico "non serviam" o, se preferisci, dell' "obbedire in piedi" (se non sbaglio è stato proprio il tuo caro Bachelet a coniare quest'espressione), che è il contrario dell'essenza dell'obbedienza, giacché ammette un sindacato, alla maniera protestante, su ciò che viene detto. Ma questo è un discorso assai lungo che ho affrontato in altre occasioni e su cui non intendo tornare.
Quanto all'UAAR, ho sottolineato che proprio la circostanza che il forum di AC sia stato difeso da questi soggetti dice parecchio su certe "lunghezze d'onda" affini o su certe affinità elettive.
Quanto al fatto che certe leggi siano state promosse dalla DC, qui forse fingi di non sapere lo stretto legame che è esistito - almeno dagli anni successivi alla presidenza Gedda - con il democratismo c.d. cristiano. Anche qui ci sarebbe molto da dire .... . Non a caso un Carlo Carretto difendeva dalla Stampa la legge sul divorzio! E Carlo Carretto in AC non era l'ultimo arrivato. Anzi, viene considerato ancor oggi una sorta di "santo" e di "modello". Non venire quindi a raccontare bubbole. E l'altra riprova è data da una singolare circostanza: lo Statuto di AC, con l'introduzione della scelta religiosa, viene modificato nel 1969 .... allorché la legge sul divorzio, la legge Fortuna-Baslini era in dirittura di arrivo in Parlamento. Un caso? Io non credo al caso ..... . Per un approfindimento, ti rinvio QUI.

[Dr.Hans]

Da come parli non sembri proprio uno "esterno" o un semplice "simpatizzante" .... . Ad ogni buon conto, che tu sia di AC o meno poco importa.
Se li conosci i dati e conosci cosa sia la scelta religiosa, allora dovresti fare semplicemente qualche collegamento. Torno a dire: l'albero lo si riconosce dai frutti! Quelli che ho citato - a differenza di quel che credi - non sono casi "isolati"; certo sono degli epigoni. Ma essi esprimono quel che è un sentire comune in AC. Ed io preferisco centomila volte un laicissimo laicista (scusami la ripetizione), magari dell'UAAR, piuttosto che un cattolico "camuffato" o un lupo travestito da agnello ... . Centomila volte la prima ipotesi che la seconda. E chi te lo dice ha fatto parte di AC per un decennio. Ma me ne sono andato dopo essermi disintossicato (lentamente), conoscendo la vera essenza del cattolicesimo. Tu potresti rispondermi che si è trattata di un'esperienza isolata. No. Non è così. E' - come detto - un sentire comune. E lo stesso forum di AC mi confermava in questa opinione. Anche quel che dici - che è perfettamente in linea con lo spirito dell'empia scelta religiosa - mi conferma nel mio giudizio severo.
Poi - è bene dirlo - non ho detto che ci siano delinquenti, ci sono senz'altro galantuomini. Ma non è solo un problema di galanteria e di gentilezza. E' un problema di fede.
Confrontandomi con i membri di AC - ed anche n POL ce ne sono diversi - ci si rende conto che il loro motto (che è proprio della scelta religiosa) è il satanico "non serviam" o, se preferisci, dell' "obbedire in piedi" (se non sbaglio è stato proprio il tuo caro Bachelet a coniare quest'espressione), che è il contrario dell'essenza dell'obbedienza, giacché ammette un sindacato, alla maniera protestante, su ciò che viene detto. Ma questo è un discorso assai lungo che ho affrontato in altre occasioni e su cui non intendo tornare.
Quanto all'UAAR, ho sottolineato che proprio la circostanza che il forum di AC sia stato difeso da questi soggetti dice parecchio su certe "lunghezze d'onda" affini o su certe affinità elettive.
Quanto al fatto che certe leggi siano state promosse dalla DC, qui forse fingi di non sapere lo stretto legame che è esistito - almeno dagli anni successivi alla presidenza Gedda - con il democratismo c.d. cristiano. Anche qui ci sarebbe molto da dire .... . Non a caso un Carlo Carretto difendeva dalla Stampa la legge sul divorzio! E Carlo Carretto in AC non era l'ultimo arrivato. Anzi, viene considerato ancor oggi una sorta di "santo" e di "modello". Non venire quindi a raccontare bubbole. E l'altra riprova è data da una singolare circostanza: lo Statuto di AC, con l'introduzione della scelta religiosa, viene modificato nel 1969 .... allorché la legge sul divorzio, la legge Fortuna-Baslini era in dirittura di arrivo in Parlamento. Un caso? Io non credo al caso ..... . Per un approfindimento, ti rinvio QUI.

Ti ripeto che non ho la tessera; se vuoi credimi, altreimenti non interessa nemmeno a me che tu non ci creda. L'AC ha tanti, troppi meriti per essere volgarmente ridotta a sciacquetta liturgico-ideologica, sia di chi la vorrebbe in tal modo, sia di chi invece le dà contro, perché non è più il braccio armato delle gerarchie.
Posso esser d'accordo sui giudizi alle persone da te citate, ma ricorda anche che don Pino Puglisi, parroco a Palermo nel quartiere Brancaccio, fu assassinato dalla mafia perché tentava di togliere dalla strada i ragazzi e i bambini che la mafia arruolava come manovalanza, corrieri di droga etc...
Ecco, giusto per completare il quadro, don Pino era stato anche Assistente ecclesiatico nazionale dell'AC.
Sullo statuto cambiato nel 1969...ok, potrà essere come dici, ma ricordati che allora non puoi addossare tutte le colpe all'AC, del democristianesimo che ha infettato moltissimi politici c.d. cattolici, a prescindere o meno dalla loro formale appartenenza all'AC, come la Bindi.

Meglio, senz'ombra di dubbio, almeno per me, un Berlusconi che è cattolico ma lascia libertà di coscienza ai suoi deputati e non ostacola iniziative di molti deputati e senatori di FI a favore della Chiesa Cattolica.
E un'AC che, ancora in tantissime realtà, se non fosse presente, lascerebbe diocesi e parrocchie prive di un minimo di vita ecclesiale (è presente in circa 200 diocesi).