Originariamente Scritto da
Bart Colleoni
Si possono cercare mille motivazioni legate alla società ed i suoi costumi,si può obiettare sul fatto che una persona in uno stato depressivo marcato fosse in possesso di un arma,possiamo pensare che certi avvenimenti siano soltanto figli del nostro tempo,eppure la realtà è più cruda,non c'è più Vita,ci costringono a sopravvivere valutando la nostra felicità in base a ciò che possediamo,queste sono le conseguenze,la triste realtà è che da questo baratro non usciremo,peggiorerà sempre la situazione.Bisogna però evitare di scadere nei sensazionalismi lacrimevoli da Studi Aperti vari,ogni situazione ogni avvenimento è un mondo a se,mischiare questo fatto con i fatti sopra citati è per lo meno generalizzante,a Torino una ragazza è stata ammazzata da un conoscente sotto effetto di droghe,a questo punto se vogliamo generalizzare possiamo dire che fosse un suo conoscente e inserire anch'esso nella cerchia dei famigliari,ma è sbagliata come affermazione perchè ogni omicidio passionale avviene nella cerchia dei conoscenti...come potrebbe essere diverso??
A Treviso una donna è morta,non si sà ancora se suicida o ammazzata,è morta però perchè sola ed abandonata dalle istituzioni che chiudendo i manicomi hanno pensato di aver risolto il problema,lasciando persone con gravi problemi nelle mani di genitori anziani che ne subiscono le conseguenze,fino al momento in cui non ci saranno più...e dopo?
Per poi parlare dell'accentuarsi del carattere nordistico ti porto solo l'esempio di quella donna rumena buttata da una ragazza italiana sotto un treno della metropolitana di Roma...