Il termine più appropriato sarebbe stato un altro, ma non voglio correre il rischio di essere accusato d'insultare il Governo e di conseguenza essere bannato per lunghi giorni.
L'iter della Finanziaria è appena iniziato, ma il Governo non ha perso tempo ad iniziare una roboante campagna pubblicitaria.
1) E' una finanziaria leggera ci ripetono ogni giorno. Tito Boeri e Pietro Garibaldi la pensano ben diversamente
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2905.htmlQuella appena varata doveva essere una manovra leggera. In realtà sarà sostanziale: 11 miliardi di Finanziaria e 7,5 di decreto fanno 18,5 miliardi. A metà ottobre, dopo i referendum nelle fabbriche, salirà sul carrozzone anche il pacchetto sul welfare e previdenza che rischia di gonfiarsi nel frattempo. Questo significa che è una manovra già oggi in linea con la media delle Finanziarie degli ultimi sette anni.
2) La diminuzione di Ires e Irap Darà slancio all'economia
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2905.htmlIl piatto forte delle misure a favore dello sviluppo è rappresentato dalla riduzione delle tasse sui redditi di impresa. Ma la copertura arriva da una rimodulazione della base imponibile, in modo da lasciare invariato il gettito. In altre parole, l’ammontare delle tasse versate dalle imprese rimarrà costante, nonostante una riduzione delle aliquote Ires dal 33 al 27,5 per cento e dell’aliquota dell’Irap al 3,9 per cento
3) Contiene molti tagli alle spese
Ihttp://www.lavoce.info/articoli/pagina2905.htmll Libro verde rimane, come previsto, un pezzo di carta col colore della speranza. I tagli di spesa sono contenuti e, spesso, poco credibili. Nelle tabelle ministeriali, ad esempio, si parla di 750 milioni di risparmi derivanti da un miglioramento della gestione e manutenzione degli immobili. Di cosa si tratta e perché questi risparmi, politicamente non costosi, non sono stati fatti prima? Perché il Governo non rende pubbliche le proposte di spesa dei Ministri per mettere in luce da chi vengono le resistenze al contenimento della spesa? La voce più esoterica è comunque quella riferita ai risparmi, per quasi 2 miliardi, derivanti da “residui e riassegnazioni”. Sarebbe forse meglio parlare semplicemente di “rassegnazione” alla logica del tax push: le spese non si taglieranno mai.
4) I conti pubblici migliorano
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2905.htmlIl complesso della manovra di bilancio varata nel fine settimana dall’esecutivo peggiorerà, e non di poco, i conti pubblici rispetto a quanto avverrebbe in sua assenza. Si tratta di mezzo punto di Pil di deficit in più
5) Non è il momento di tassare le rendite finanziarie.
Anche qui, gli esperti sono in disaccordo rispetto a Prodi. Francesco Giavazzi addirittura dice che questo è proprio il momento
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2904.htmlA me pare, invece, che questo sia il momento giusto per farlo, proprio perché la turbolenza dei mercati ha aumentato l’avversione al rischio dei risparmiatori, inducendoli a spostarsi verso i titoli di Stato
Ma non basta, nello stesso articolo distrugge letteralmente la tesi secondo cui innalzare la tassazione dal 12,4 al 20 % servirebbe a Redistribuire la tassazione dai poveri verso i ricchi.
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2904.htmlMa se la redistribuzione è l'unico motivo che giustifica la tassazione di interessi e dividendi, allora sarebbe necessario assoggettare questi redditi alla medesima aliquota che il contribuente paga sul reddito da lavoro.
Questa è la soluzione adottata in molti paesi, a cominciare dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti.
Non vedo perché non possa essere adottata anche in Italia.
Per correttezza d'informazione, occorre precisare che questa volta, gli economisti non manifestano dubbi sull'effettiva riduzione delle imposte alle famiglie e sugli aiuti agli incapienti pubblicizzata dal Governo
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000027.html