Solo i comunisti tagliano i costi della politica senza che nessuno glielo dica

[Skepto]

Vedo con rammarico che il senso del primo ragionamento sulla "presunzione" ti sfugge e ti risenti reagendo con insolenza, quindi tentero' di metterla giu' piu' semplice per facilitartene la comprensione:

le spese di un'organizzazione si valutano rispetto ai ricavi dell'organizzazione stessa e non rispetto ad altri parametri

Guarda che qui fai un errore grosso come una casa. L'intera questione dei "costi della politica" non ruota attorno ad un'analisi di bilancio interna, ma ai costi per il cittadino (o, se preferisci, per la società). Questa che fai è una premessa fallace...

visto che gli incassi dello stato sono la pressione fiscale sui cittadini
e' da quell'incasso che lo stato preleva per sostenere la spesa pubblica (non dal pil)

per la regola che dice che se spendi piu' di quanto incassi vai in perdita appare chiaro che il calcolo vada fatto sull'intero incasso dello stato


e' ovvio che il pil e la pf sono parametri dipendenti ma, come in qualunque analisi di bilancio, l'entita' delle spese totali deve essere rapportata direttamente ai ricavi per decidere se essa e' eccessiva

...e difatti ti porta a conclusioni paradossali. Te lo ripeto: con un criterio del genere, raddoppiare la pressione fiscale dovrebbe essere una soluzione al problema dei costi della politica valida quanto tagliare la spesa della metà.
Eppure, stupore stupore, raddoppiare la pressione fiscale non risolverebbe il problema.

Se tu attacchi una questione che evidentemente non è di stabilità di bilancio come se fosse un semplice problema di rapporto uscite/entrate, stai facendo un errore molto stupido. Vuo Normalmente mi limito a fartelo presente, ma vista la patente di intelligenza che ti sei auto-attribuito prima... beh, in questo caso parte lo sbertucciamento. Lineare.

[Eridano]

Solo i comunisti tagliano i costi della politica senza che nessuno se ne accorga.

[Skepto]

Solo i comunisti tagliano i costi della politica senza che nessuno se ne accorga.

Mi sapresti dire, senza fare ricerche su altri siti, la differenza fra la pressione fiscale italiana e quella media dell'UE?

[Eridano]

Mi sapresti dire, senza fare ricerche su altri siti, la differenza fra la pressione fiscale italiana e quella media dell'UE?

Non conosco i dati statistici; conosco i dati reali che trovo quando vado in Tirolo, Baviera, Salisburghese, ecc.
I prezzi, gli stipendi; e il confronto è a nostro svantaggio.
Senza parlare dei servizi al cittadino...

[Skepto]

Non conosco i dati statistici; conosco i dati reali che trovo quando vado in Tirolo, Baviera, Salisburghese, ecc.
I prezzi, gli stipendi; e il confronto è a nostro svantaggio.
Senza parlare dei servizi al cittadino...

Non penso che la questione dei salari e dei prezzi sia legata alla pressione fiscale vera e propria, in quanto in Italia (almeno nel 2004) la p.f. era al 41,8 mentre in Austria era al 43,9 e in Germania al 40,5 (variazioni che non dovrebbero essere molto percepibili). Magari ad una diversa distribuzione delle tasse (ma mi pare strano: chiedo lumi a chi ne sappia un poco di più, in quanto ad economia). Nulla da obiettare sui servizi.

Comunque... riagganciandomi al discorso principale, la domanda sul dato della pressione fiscale era per fare presente che, in genere, c'è ben poca conoscenza dei dati. Ben pochi ti saprebbero dire, anche approssimativamente, a quanto sta la spesa pubblica (altro dato statistico). E... se dovesse crescere a spese del deficit, sta tranquillo che (a meno di reportage giornalistici) nessuno se ne accorgerebbe... almeno per un po'.

[rostro]

...e difatti ti porta a conclusioni paradossali. Te lo ripeto: con un criterio del genere, raddoppiare la pressione fiscale dovrebbe essere una soluzione al problema dei costi della politica valida quanto tagliare la spesa della metà.
Eppure, stupore stupore, raddoppiare la pressione fiscale non risolverebbe il problema.

Certo che aumentare la pressione fiscale e' una soluzione al problema.
E' talmente paradossale da essere proprio la soluzione adottata dagli ultimi governi da 20 anni a questa parte


Non stupirti perche' dai numeri non si scappa, le soluzioni sono solo due o aumentare la pf (o la base imponibile aumentando il pil) oppure diminuire le spese che generano deficit di bilancio


visto che l'aumento del pil viene penalizzato dalla pf e nessun governo da anni ormai ci e' riuscito.......... fino ad ora si e' aumentata la pressione fiscale e nel contempo anche le spese con il risultato di ingigantire il deficit (debito pubblico)

ora probabilemente la pf e' vicino al limite fisiologico ( o almeno il cittadino la percepisce cosi') ed ulteriori aumenti porterebbero il contribuente a rivoltarsi contro e quindi rimane solo la soluzione della diminuzione delle spese


Tornando al discorso originario con questo quadro puoi accorgerti di quanto non sia assolutamente sufficiente questo finto taglio di stipendio da parte dei parlamentari e quanto suoni ridicolo in un quadro di questo tipo....

ti ricordo che non tendo a attribuirmi patenti di alcun tipo, veramente sei tu che etichetti le persone attribuendomi buone doti intellettive subito dopo aver dato la patente di stupido al padre del tuo amico...

[VeNuS]

E' record per l'esecutivo di Prodi:

102: tanti sono i componenti dell'esecutivo, da Romano Prodi agli ultimi tre sottosegretari nominati dal Consiglio dei ministri. A quota 102, infatti, il secondo governo Prodi batte di una lunghezza l'Andreotti VII che, nel 1991, contava 101 unità, e allunga anche sul Berlusconi-ter che contava alla fine 97 membri.


Con il leader del centrodestra a Palazzo Chigi erano infatti nel governo 24 ministri, 63 sottosegretari e 9 viceministri, per un totale di 97 persone. Ora, invece, insieme a Prodi, ci sono 25 ministri, 10 viceministri e 66 sottosegretari. Lontani, nella classifica dei governi più numerosi, anche i due governi D'Alema (83 componenti il primo, un massimo di 93 il secondo) e l'ultimo esecutivo di Giuliano Amato, nato con 78 componenti e salito alla fine a quota 80.

Andamento a fisarmonica per il secondo governo Berlusconi, che aveva giurato nelle mani del Capo dello Stato l'11 giugno 2001 ed era rimasto nelle sue funzioni fino al 20 aprile 2005. Partito con 26 ministri, 53 sottosegretari e 6 ministri junior (85 in tutto), si era poi allargato fino a 61 sottosegretari (poi scesi di nuovo a 59) e nove viceministri. Dunque nel periodo di massima espansione aveva visto in carica 97 membri, compreso il presidente del Consiglio.

Tutti numeri comunque molto superiori a quelli del primo esecutivo formato da Romano Prodi e insediatosi il 18 maggio 1996. I componenti furono all'ora all'inizio 70, con 20 ministri e 49 sottosegretari accanto al professore bolognese. Nel corso della sua vita il governo vide aumentare i suoi membri fino a 73 con la nomina di tre nuovi sottosegretari, prima di cadere per un voto nella famosa votazione del 9 ottobre 1998.

http://www.tgcom.mediaset.it/politic...lo313511.shtml


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[Skepto]

Certo che aumentare la pressione fiscale e' una soluzione al problema.
E' talmente paradossale da essere proprio la soluzione adottata dagli ultimi governi da 20 anni a questa parte

Per l'ennesima volta, il problema non è "avere il deficit di bilancio", il problema è "le spese per la politica sono percepite come troppo alte".

Non stupirti perche' dai numeri non si scappa, le soluzioni sono solo due o aumentare la pf (o la base imponibile aumentando il pil) oppure diminuire le spese che generano deficit di bilancio

Ma dimmi un po', dai numeri non si scappa.
Mentre eri intento a tirare fuori queste profonde verità, ti sei reso conto che si stava parlando di costi della politica e non di spesa pubblica in generale?
Sai... quella minuta differenza che passa fra 4 miliardi di euro e 700 miliardi di euro? E, magari... fra una cosa che può comportare come "soluzione" l'innalzamento della p.f. e una cosa che non può farlo? Medita sulla faccenda, magari riuscirai a capire quale è il problema...

visto che l'aumento del pil viene penalizzato dalla pf e nessun governo da anni ormai ci e' riuscito.......... fino ad ora si e' aumentata la pressione fiscale e nel contempo anche le spese con il risultato di ingigantire il deficit (debito pubblico)

ora probabilemente la pf e' vicino al limite fisiologico ( o almeno il cittadino la percepisce cosi') ed ulteriori aumenti porterebbero il contribuente a rivoltarsi contro e quindi rimane solo la soluzione della diminuzione delle spese

(vedi sopra)

Tornando al discorso originario con questo quadro puoi accorgerti di quanto non sia assolutamente sufficiente questo finto taglio di stipendio da parte dei parlamentari e quanto suoni ridicolo in un quadro di questo tipo....

E grazie tante che non è sufficiente, se parli del risanamento del deficit...

ti ricordo che non tendo a attribuirmi patenti di alcun tipo, veramente sei tu che etichetti le persone attribuendomi buone doti intellettive subito dopo aver dato la patente di stupido al padre del tuo amico...

Ah, se è questo quello che ti turba, allora una chiarifica è d'obbligo: lungi da me l'attribuirti patenti di intelligenza. Non l'ho mai fatto e puoi stare tranquillo che non lo farò.
Intanto ti faccio notare che hai stabilito un principio per cui un imprenditore (almeno uno che riesce a gestire la sua impresa) è automaticamente intelligente. Inoltre ti sei presentato come "dal mondo dell'impresa"... magari non era tua intenzione, ma unendo le due cose...

[Dav. c. G.]

Se fosse per noi l'avremo fatto in 5 minuti.

Sarà!
leggevo oggi su Repubblica che Rifondazione, verdi, pdci, UDC, lega ed Udeur sono fortemente contrari alla riduzione dei consiglieri comunali e provinciali prevista dalla finanziaria 2008.

[Rochefoucauld]

xchè la Fiat deve rendere conto di quanto guadagni il suo presidente?
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Perché è un'azienda, non una proprietà del presidente. Se tu demotivi i lavoratori, va a remengo l'azienda.

Può essere immorale per te, ma morale per un altro. L'importante per un'azienda sono gli utili, se non ha diritto ad aiuti di stato (come dovrebbe essere) deve contare sulle proprie gambe, sulle qualità dei propri manager e sulla produttività degli operai. Un'azienda va a ramengo se sbagliano a creare i prodotti (come stava succedendo fino a pochi anni fa) non per i guadagni del presidente.Con la cura Marchionne(che secondo me si merita fino all'ultimo euro che guadagna) e degli altri manager hanno salvato l'azienda e quindi il lavoro agli operai. Per una volta evitando di socializzare le perdite e privatizzare gli utili. Mi sembra un risultato ottimo anche per il paese (che ha contribuito a crescere il PIL del paese).