A distanza di alcuni mesi dal sequestro del portavoce della sinistra indipendentista basca Arnaldo Otegi, arrestato per avere portato l’estremo saluto ad alcuni patrioti caduti, la polizia spagnola ha arrestato anche il responsabile dei rapporti internazionali del partito Batasuna nonché ex eurodeputato Joseba Alvarez. Ad una lunghissima tregua unilaterale dell’organizzazione patriottica armata ETA e alla proposta di pace e di risoluzione pacifica e democratica del conflitto della sinistra indipendentista , il franchismo spagnolo nella sua variante socialdemocratica ha risposto con continue repressioni di piazza e con l’uso ancora più spregiudicato della tortura. Ora punta direttamente a liquidare l’intera dirigenza basca sequestrando Joseba Alvarez.
Lo scorso 9 settembre si era svolta a San Sebastian una delle tante manifestazioni popolari in solidarietà ai settecento prigionieri politici baschi conclusasi, come del resto tante altre, con violente cariche da parte della polizia. Bisogna ricordare che quasi tutte le manifestazioni indipendentiste basche finiscono così perchè le varie compagini della sinistra indipendentista sono fuori legge e tutte le loro manifestazioni vengono sciolte con la forza. Ma il giudice Baltasar Garzon, lo stesso che ha sciolto il partito Batasuna, ha evidentemente deciso di attribuire la responsabilità degli scontri non allo stato spagnolo ma ad Alvarez. Si tratta di un atto vergognoso e barbaro che offende la dignità di ogni persona sensibile al destino del popolo basco e in generale al diritto della libertà di espressione e partecipazione politica. Colpendo Alvarez non viene colpito soltanto un esponente politico ma anche una grossa percentuale di cittadini baschi che gli hanno espresso fiducia eleggendolo più volte ad ogni tornata elettorale.
A Manca pro s’Indipendentzia esprime la stessa fraterna solidarietà a Joseba Alvarez, ad Arnaldo Otegi e a tutti i prigionieri politici baschi che loro hanno dimostrato nei nostri confronti dopo l’11 luglio del 2006 quando dieci nostri patrioti vennero sequestrati dalla polizia italiana. La lotta continua!
Cristiano Sabino
Responsabile dei rapporti internazionali di A Manca pro s’Indipendentzia - Sardigna