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    Predefinito Libro e dibattito sull'immigrazione

    Venerdi 5 ottobre 2007
    Ore 21.30
    Auditorium sant’ilario, via Garibaldi (PC)

    Presentazione del libro
    Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai

    I giornalisti Emiliano Raffo e Mattia Motta intervistano Pino De Rosa, autore del libro “Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai” ed Elisa Meggiorin, madre di Claudio Meggiorin, ucciso da un immigrato albanese e sfortunato protagonista del libro.

    L’incontro verrà trasmesso in diretta su Radio Bandiera Nera




    Per informazioni

    http://www.fiammapiacenza.org
    http://fiammapiacenza.splinder.com
    http://derosa.splinder.com

    Per chi volesse partecipare e abita fuori piacenza può contattare il 3285383070 oppure l’indirizzo email fiammapiacenza@email.it


    ASSOCIAZIONE “IN COMPAGNIA DEL GIRASOLE”

    tratto dal sito http://www.incompagniadelgirasole.com/chisiamo.php

    Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai:
    ‘MEGGIO AMICO DI TUTTI’ ‘CLAUDIO VIVI CON NOI’
    L’Associazione ‘In compagnia del girasole’ è nata per la ferrea volontà di mamma Elisa di mantenere sempre vivo il ricordo del figlio Claudio, ragazzo esuberante, pieno di voglia di vivere, solare, estroverso e aperto al mondo, tanto generoso e altruista da donare la propria vita per aiutare degli amici in difficoltà.
    Claudio vive e vivrà sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto ed il suo gesto non sarà dimenticato, ma rimarrà esempio di puro amore e generosità capace di superare ogni ostacolo creato dalla violenza, dal soppruso, dall’egoismo.
    Con la sua forza tutti i giovani, in particolare i ragazzi di Besano, Varese e Milano, avranno non solo un ricordo, ma un esempio ed una guida che li accompagnerà nel sentiero della vita.
    Così mamma Elisa affiancata da papà Giampaolo, dalla sorella Alessandra e da molti amici, si è resa promotrice di una serie di attività a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù.
    Finalità dell’Associazione è infatti quella di operare nel settore dell’assistenza sociale con lo scopo esclusivo di sostenere l’età infantile e giovanile, contrastando ogni causa di disagio familiare, sociale, economico, psichico o psicologico, al fine di consentire una crescita armoniosa e serena della gioventù.
    Claudio era un appassionato di sport, amante dello sci, del tennis, del nuoto, della canoa e soprattutto del calcio, proprio da questa sua passione è nata l’idea di organizzare il primo torneo di calcio intitolato alla memoria di ‘Claudino’ che si si è giocato presso lo stadio F. Ossola di Varese e al quale parteciperanno oltre un centinaio di giovani.
    Il torneo è stato organizzato con l’ausilio ed il sostegno dell’associazione ADE, che si occupa del recupero e reinserimento sociale di minori devianti e/o a rischio di devianza, e dell’A.S. Varese 1910. Questa iniziativa, oltre che un momento di ricordo è stata occasione di aggregazione, riflessione e confronto sulle problematiche inerenti il disagio giovanile.
    L’Associazione ha in progetto di occuparsi di implementare l’avviamento alla pratica sportiva anche da parte dei più piccoli sostenendo le squadre dei settori giovanili della nostra provincia.
    Il gioco è infatti una delle componenti significative che compongono il quadro dei problemi e delle deprivazioni dei giovani definiti a rischio.
    Dare al gioco il giusto spazio nell’arco dell’età evolutiva significa svolgere un’importante lavoro di educazione e prevenzione:
    “ un bambino che gioca non è mai un bambino che perde tempo, in realtà attraverso il gioco guadagna tempo sviluppando la propria autonomia, la propria capacità di rapportarsi con il mondo che lo circonda, sperimentando libertà e limiti, fantasia e realtà, conflitti e mediazioni”.

    questa pagina e tratta da ladestra.info del 2 dicembre2006 (prima presentazione del libro)


    Sabato 2 dicembre alle ore 21:00 a Varese verrà presentato il libro di Pino De Rosa “Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai”, prefazione a cura di Elisabetta Garruti Meggiorin, la madre di Claudio Meggiorin, il giovane barista di Besano ucciso da un albanese il giorno 11 giugno 2005. Alla serata saranno presenti tutti gli amici di Claudio Meggiorin che nei giorni immediatamente successivi all’assassinio del giovane scesero nelle piazze di Varese a manifestare, insieme al dolore, la rabbia per quanto accaduto e l’ormai insostenibile situazione per le problematiche connesse all’epocale fenomeno immigratorio che vive la nostra terra. Il libro oltre a raccontare l’accaduto e a tracciare un profilo della giovane vittima, analizza la campagna di stampa che deviò l’attenzione dell’opinione pubblica criminalizzando la reazione spontanea dei manifestanti. Nel libro c’è poi un capitolo dedicato alle indagini ed ai procedimenti giudiziari che hanno portato alla condanna dei due giovani albanesi coinvolti. Infine nel capitolo intitolato “Il fattore razziale” l’autore cerca, partendo dalle evidenze rappresentate dal caso di cronaca, di descrivere più in generale, sinteticamente, le ragioni e le problematiche connesse al fenomeno dell’immigrazione.
    Questo il pensiero espresso da Rodolfo Graziadei, coautore del precedente libro scritto con De Rosa, che, unico, ha letto il libro in anteprima:
    In questo libro scritto magistralmente per ricordare la giovane vita di Claudio Meggiorin, troncata nel fior fiore della sua giovane età da un balordo immigrato, è descritto chiarezza tutto il malessere di questa Italia della globalizzazione che emargina i suoi giovani migliori a vantaggio di tutti i balordi multietnici, immigrati o nazionali.
    Infatti il doloroso e criminale avvenimento è frutto di quella politica globale dissennata ben descritta dall’autore, che porta all’annullamento di quei valori che sono sempre stati, nel passato il pane quotidiano dei nostri giovani.
    Valori che purtroppo vanno scomparendo, con l’impegno tenace dei nostri politicanti e dei mezzi d’informazione, impegnati solamente a copiare il mondo multirazziale americano che non ha niente da insegnarci, che genera confusione tra i nostri giovani ed apre la strada a tutto ciò che di negativo proviene da altre culture, cancellando così anche l’identità di un popolo con un passato glorioso ed una millenaria civiltà esportata da secoli in tutto il mondo.
    A questa situazione molti giovani si ribellano cercando di resistere a questa indegna trasformazione. Purtroppo accade che proprio quei giovani, innamorati della loro terra, di sentimenti sani e genuini, in questa Italia, diventano,loro i diversi!
    Basta dare un’occhiata a quanto riportato da certa stampa sull’accaduto, messo ben in evidenza dall’autore per rendersene conto!
    Si arriva così al lassismo più assoluto, al permissivismo a tutto campo.
    Tutto viene accettato a danno di quella parte di società rispettosa del prossimo e delle regole di civile convivenza, che anzi viene subito additata come intollerante e, perché no, razzista, appena si permette di manifestare il suo pensiero.
    Democrazia, termine malamente inteso e abusato, dovrebbe significare soprattutto rispetto dell’altro.
    In realtà oggi è sopraffazione, come avviene del resto anche in campo internazionale.
    Ecco perché la democrazia, come oggi messa in atto, è solo molto utile ai furbi e disonesti di tutte le risme.
    Dovremmo stare molto vicini a quei giovani, porre molta attenzione e sostenerli perché loro soli resistono al disfacimento morale e culturale dilagante.
    Solo loro possono darci una speranza di ripresa per il prossimo futuro.
    Il libro di Pino De Rosa, partendo da un doloroso fatto di cronaca, descrive, analizza e conclude nel senso di questa speranza ed è un altro strumento per una consapevole battaglia di civiltà, tesa a riconquistare per il nostro popolo l’identità
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  2. #2
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    .
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  3. #3
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    Tra un'ora su radio bandiera nera
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  4. #4
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    Tra pochissimo

  5. #5
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    Oggi sul quotidiano locale un bello spazio, anche un riquadro su radio bandiera nera con tanto di foto e indirizzo web, appena riesco ricopio un pò di testo...
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  6. #6
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    Come è andata in termini di affluenza di pubblico?

  7. #7
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    Direi ottimamente, la sala sant'ilario è notoriamente dispersiva, ma è stata praticamente riempita, presenti delegazioni di Lega e An, oltre a Fiamma e LaDestra, un gruppo degli ultras locali che hanno terminato la serata con una felpa regalata ad Elisabetta Meggiorin e anche un pò di gente accorsa per curiosità o per passaparola, nonostante i quotidiani non si siano certo impegnati a pubblicizzare la cosa.
    I giornalisti hanno preparato bene la serata e i due "ospiti" hanno risposto a dovere, si è parlato di integrazione e cultura, di spirito comunitario contrapposto alle schegge impazzite della società globalizzata, credo sia il modo migliore per trattare l'argomento, senza xenophobie e allarmismi, con un metodo più tecnico.
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  8. #8
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    Da "La cronaca" di Piacenza

    RADIO BANDIERA NERA
    Su internet va in diretta la conferenza

    Un computer, un microfono ed una connessione ad internet: è bastato poco ieri sera ai ragazzi di RBN, Radio Bandiera nera, per portare la conferenza piacentina virtualmente in tutto il mondo.
    “Il tutto è nato da un forum della destra alternativa - spiega Tiziano Alquanti (portavoce del blocco studentesco) - da quest’estate è attiva la radio on line con redazioni da tutta Italia e dall’estero”.
    Ai deejay piacentini sono affidate due trasmissioni settimanali, ogni lunedì dalle 20 alle 22 ed il mercoledì dalle 21 alle 22.
    “Durante gli spazi a disposizione presentiamo libri come questa sera, oppure interviste ed approfondimenti culturali, trasmettendo musica rock, punk e altri generi”.
    Importante il successo dell’emittente, che nel solo mese di settembre ha sommato più di cinquantamila ascoltatori, durante la serata sono arrivate diverse domande via internet, dimostrando così l’interesse della comunità che si è creata intorno alla radio.
    L’indirizzo per ascoltare l’emittente è www.radiobandieranera.org
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  9. #9
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    Meggiorin un libro per non dimenticare
    In sala i genitori del giovane ucciso
    De Rosa: l’immigrazione peggiorerà

    Il coraggio di Elisabetta Meggiorin di parlare della morte del proprio figlio di 22 anni ha commosso ieri sera la platea del sant’ilario.
    La presentazione del libro di Pino De Rosa “Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai” è riuscita a realizzare un piccolo miracolo mediatico: a moderare la discussione Emiliano Raffo e Mattia Motta, giovani firme dei due quotidiani piacentini, seduti dietro lo stesso tavolo.
    Il testo che analizza sotto più punti la tragedia dell’assassinio di Claudio Meggiorin da parte di un giovane albanese è già stato presentato in altre realtà italiane, raccogliendo ovunque un gran successo di pubblico ma scarsa attenzione da parte dei media.
    Sul difficile rapporto tra la stampa e la vicenda Meggiorin è incentrata una grossa parte del testo: “Della mazzetta di giornali raccolti de nessuna parte è spiegato realmente cosa sia successo. La stampa sembrava più interessata a condannare gli amici che a parlare dell’omicidio”.
    In una ricostruzione dei fatti compiuta dai giudici che condannarono l’assassino a 30 anni di carcere è stato evidenziato come Claudio Meggiorin fosse uscito dal bar proprio per dividere una rissa tra italiani e albanesi. “Gli stranieri passavano ad alta velocità di fronte al bar nonostante più avanti ci fosse un oratorio con bambini. Ad un certo punto gli italiani all’esterno del bar hanno invitato i due a rallentare. Gli albanesi sono scesi ed è iniziata una rissa. Claudio Meggiorin, come farebbero tanti baristi, è uscito dal locale per mettersi in mezzo e dividere i due gruppi, quando l’albanese più grande ha estratto un coltello che aveva in auto con una lama di 21 centimetri, colpendo il giovane al torace e uccidendolo”.
    Nei drammatici giorni che seguirono l’omicidio, gli amici di Claudio non hanno mai lasciato soli i genitori. “Abbiamo sentito tanto affetto intorno, anche da quegli ultras che tutti guardano male, nella manifestazione che si è tenuta nei giorni successivi ho deciso di partecipare anch’io, stando vicino a loro mi sembrava di rivedere mio figlio”.
    La discussione si è spostata sul tema generale dell’immigrazione. Drammatica la situazione secondo Pino De Rosa, e a rischio peggioramento. “Il 25% degli under 25 piacentini è straniero, perché si dovrebbe credere che gli extracomunitari dovranno fare i lavori più umili? Hanno ragione a cercare una situazione di vita migliore, però se si unisce la situazione razziale e le nuove rivendicazioni si comprende perché parliamo di una situazione potenzialmente esplosiva”.
    A Besano, il paese natale di Claudio, sono diversi i progetti che portano il suo nome. “Abbiamo organizzato un torneo di calcio al quale hanno partecipato oltre 500 bambini, è stato creato un centro polivalente e ora stiamo cercando di comprare un’autoambulanza che porterà il nome di mio figlio”
    Chi volesse contribuire può consultare il sito internet www.incompagniadegirasole.com gestito dai familiari e dagli amici di Claudio Meggiorin.


    I relatori



    La sala era gremita, evento raro in sant’ilario



    La redazione di RBN
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

 

 

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