Domenica ci sono state le elezioni in Ucraina, con una leggerissima vittoria della colazioni di Yushenko/Timoshenko. Il partito, però, è quello di Yanucovych.
Il paese è palesemente spaccato, come mostra eloquentemente questo grafico (riferito alle elezioni del 2004, ma la situazione è rimasta pressoché invariata):
Bisognare fare importanti premesse. Yushenko è filo americano, non filo europeo, dunque a trarne vero benefico dalla sua elezione sono esclusivamente gli Stati Uniti. L'elezione di Yushenko sta portando Mosca a maggiori ingerenze, mentre Yanucovych potrebbe stemperare il clima e mediare tra le varie parti.
L'UE ha bisogno di rapporti distesi con la Russia, e di evitare ogni scontro con quest'ultima. Il modo in cui pongono gli statunitensi nell'Est Europa sta compromettendo i rapporti tra UE e Russia, con le conseguenze del caso.
E' importante premettere anche che in Ucraina parte della popolazione è russa, così come buona parte della letteratura, dunque l'interesse e l'ingerenza di Mosca è del tutto comprensibile e legittima.
La Russia può essere un'importante alleato dell'UE per contenere la Cina ma purtroppo, a causa della politica statunitensi e del servilismo europeo verso Washington, stiamo de facto consegnando i russi ai cinesi.
Il baricentro russo può essere europeo o asiatico, e purtroppo gli USA lo stanno portando verso l'Asia.
Tra l'altro l'entrata dell'Ucraina nell'UE sarebbe controproducente: confinare con la Russia rischia di portare alla creazione di una cortina di ferro, nonché farsi Mosca nemica una volta per tutte. Meglio che l'Ucraina, assieme alla Bielorussia, resti uno Stato cuscinetto tra di noi e i russi, ovviamente assicurandosi che Kiev e Minsk non vadano contro gli interessi europei.