Tutti d'accordo, anche i genitori
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In una scuola elementare di Cagliari la lingua sarda, la "limba", è diventata materia obbligatoria. Lo ha stabilito il consiglio di circolo scolastico 'Randaccio' per l'anno in corso. La scelta è stata approvata a larghissima maggioranza, con un solo voto contrario, e con il totale sostegno da parte dei rappresentanti dei genitori. La decisione, unica nell'isola, sarà ora vagliata del collegio dei docenti. Artefice di questa piccola rivoluzione è il neo-dirigente scolastico Giovanni Mazziotti, perugino d'origine ma sardo d'adozione, che vive nell'isola da 25 anni. "Non ho fatto altro che seguire la volontà dei miei predecessori - racconta -, quella di voler valorizzare la lingua e l'identità sarda. Già nel Pof (piano dell'offerta formativa) dello scorso anno, denominato 'Progetto Sardegna: mistero e fascino di un'isola', erano contenute le linee per diffondere la cultura sarda".
Ora, dopo l'approvazione da parte del collegio dei docenti, che per Mariotti "dovrebbe avvenire in tutta tranquillità" si dovrà rendere operativa la scelta: dovrà essere stabilito il numero delle classi interessate, il metodo di insegnamento e così via. Le risorse non mancheranno. L'istituto "Randaccio", che sperimenterà la novità, conta 1.100 studenti e 120 docenti, per quattro plessi della scuola dell'infanzia e tre della scuola primaria. L'ora di sardo verrà inserita nelle 27 di insegnamento obbligatorio, con tutta probabilità al posto di un'ora di italiano. Per consentire la diffusione di questo idioma (ovviamente nella variante cagliaritana, perché in tutta l'isola, a seconda delle aree, la limba ha grosse diversità), la scuola si servirà sia di insegnanti interni che esperti esterni, linguisti e storici e universitari.
Soddisfazione da diversi ambienti isolani. Per alcuni esponenti politici sardi, con questo provvedimento si riprende un cammino mai interrotto verso il bilinguismo. Poiché il sardo è ancora molto parlato in famiglia. Anche in ambito amministrativo locale, gli sforzi di recupero della lingua autoctona non mancano. Per la prima volta nella storia dell'Autonomia, la Regione ha adottato una delibera scritta in sardo, il 28 aprile 2006, dando seguito all'approvazione delle norme di riferimento per una Limba Sarda Comuna, e rendendo pubblico il testo. Successivamente è stata realizzata la traduzione dello Statuto sardo e della Legge 26, del 15 ottobre 1997 sulla "Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna".