Originariamente Scritto da
SubZero
Da una lettera ad un suo amico "rivoluzionario antifascista"
A costo di passare per un ingenuo, confesso di non comprendere come degli uomini che si autoproclamano rivoluzionari - socialisti, comunisti, anarchici - e che per i loro ideali han sofferto la galera e l'esilio, possano plaudire all'Inghilterra plutocratica e all'America trustistica che in nome della democrazia e della lbertà democratica devastano l'Europa. Intuisco in anticipo la tua risposta. Da rivoluzionario non ami Hitler e non hai fiducia in Mussolini. E va bene. Ma come fai ad avere fiducia nell'Inghilterra imperialista che ha tradito la Persia, schiacciato le repubbliche boere, oppresso per tanto tempo l'India e l'Egitto, e si arroga il diritto di proteggere e dirigere tanti popoli degni di libertà? Come puoi avere fiducia nell'Inghilterra mercantile che da oltre tre secoli fa il gendarme d'Europa strozzando ogni rivoluzione e rimettendo sgli altari dinastie macchiate di sangue e re spergiuri?
[...] Come fai a conciliare i tuoi ideali rivoluzionari con quelli di Churchill e di Roosvelt? Churchill è un uomo intelligente, ma è conservatore nel midollo, duca e ricco a starelli. Roosvelt è il portavoce dei miliardari americani. Entrambi personificano il sistema capitalistico, che è il nemico numero uno del proletariato e della rivoluzione.
E ancora :
Io non so se la rivoluzione maturata in Italia con Mussolini e penetrata ormai nella coscienza europea, sarà fermata dalle bombe e dai carri armati della reazione inglese e americana. Potrà essere fermata ; non vinta.
Questa non è una guerra nazionalista, ma rivoluzionaria, provocata dall'ingiustizia e dall'ineguaglianza sociale. Assurdo è pretendere che si ritorni alla democrazia liberale del secolo XIX, quando la democrazia era composta da gruppi di possidenti. Indietro non si torna. Il mondo è lanciat verso l'avvenire : verso il socialismo.
[...]Io, italiano e proletario, ammiratore e seguace di Carlo Pisacane, il più veroe autentico precursore del nazionalsocialismo, ho seguito Mussolini prechè in Lui, e nella sua azione, vedevo il solo mezzo di spezzare le catene dela miseria secolare del nostro popolo. Anche tu eri di questa opinione.
Mussolini, dunque, è un rivoluzionario e la sua dittatura è legittima e necessaria in quanto senza dittatura non può esserci rivoluzione :
Tu vuoi giustificare il tuo atteggiamento sostenendo che sei contro le dittature in favore della libertà e della personalità umana. [...] Ma è pur vero che non ci furono mai e mai ci saranno rivoluzioni senza dittature. La Rivoluzione francese ebbe suoi Robespierre; quella russa ha Stalin. Le dittature si accompagnano logicamente alle rivoluzioni e le rivoluzioni si sostengono con le dittature finchè non hanno compiuto il loro ciclo. Il tuo è un errore comune a molti. Ti fermi sbigottito davanti ai nomi evitando di scendere in profondità. Mussolini, Hitler e Stalin sono tre autentici rivoluzionari ; hanno fatto tre rivoluzioni che sono costate ingenti sacrifici di sangue. Si può avere più simpatia per l'uno o per l'altro ; ma non si può negare che siano i genuini rappresentanti di tre rivoluzioni che hanno per metà lo scardinamento del sistema capitalistico e il benessere dei loro rispettivi popoli. Il nemico comune è il capitalismo ; e il capitalismo è la peggiore dittatura.
Stanis Ruinas