Sudafrica, tutti salvi i minatori intrappolati
I minatori sono tornati alla luce del sole


Si sono concluse con successo le operazione di salvataggio dei 3.200 minatori rimasti intrappolati da ieri a 2.200 metri di profondità nella miniera d'oro sudafricana di Elandsrand, situata alle porte di Carletonville, un centinaio di chilometri a sud-ovest di Johannesburg. Lo ha annunciato il ministro dell'Energia e delle risorse minerarie, Buyelwa Sonjica.

Pochi alla volta, lentamente, su montacarichi di servizio fatti procedere lentamente per non creare ulteriori rischi, i 3.200 minatori intrappolati da quasi 36 ore a più di due chilometri sottoterra in una miniera d'oro del Sudafrica sono tornati la luce del sole.

La dinamica dell'incidente è stata ricostruita: alle 10 locali (le 9 italiane) di ieri mattina un pezzo di una condotta di ventilazione si è staccato, è precipitato nel pozzo principale, tranciando il cavo elettrico principale e danneggiando altre strutture. "Di colpo, si sono spente tutte le luci", ha raccontato David Mokqosi, uno dei primi minatori a essere riportato alla superficie.

Il sindacato dei minatori sudafricani (Num, National Union of Mineworkers) punta il dito su quelle che definisce le scarse misure di sicurezza e, soprattutto, sui ritmi di lavoro, per i quali la miniera, con i turni, è in funzione 24 ore al giorno. "Sospettiamo all'origine ci sia la negligenza, perché l'operatività continua non lascia tempo per adeguati controlli", dice il presidente del Num, Senzeni Zokwana. La Harmony respinge l'accusa di negligenza, ma intanto il governo sudafricano ha deciso che quando i soccorsi saranno completati, la miniera resterà chiusa per sei settimane per i lavori di messa in sicurezza.

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