26 settembre 2007
Stop alle dimissioni dal posto firmate in bianco
di Francesca Milano
Dopo l'approvazione della Camera arriva il nulla osta anche in Senato per il disegno di legge n. 1695 sulle nuove modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie. Il provvedimento è stato votato a larga maggioranza e insieme all'Unione si è schierata anche An.
La legge introduce l'obbligo di consegnare le dimissioni su un modulo numerato che avrà una validità di 15 giorni. Questo stampato sarà distribuito dai centri territoriali per l'impiego e da altre postazioni pubbliche e dovrà attestare la certezza "cronologica" della volontà del lavoratore di dimettersi.
«In questo modo – spiega la relatrice Colomba Mongiello (Sd) – si cerca di porre fine alla pratica molto diffusa delle false dimissioni in bianco, fatte sottocrivere al dipendente nel momento stesso dell'assunzione, quando il rapporto di forza tra i contraenti è a favore del datore di lavoro».
La disposizione si applica non solo ai rapporti di lavoro indeterminato, ma anche ai tutti gli altri contratti di lavoro, siano essi a tempo continuato o parziale, comprese anche le prestazioni di lavoro autonomo, indipendente e di consulenza. Le prescrizioni della legge, approvata in via definitiva dal Senato, stabiliscono, poi, la nullità delle dimissioni in assenza dei requisiti e delle forme previste.
«Quella delle dimissioni in bianco – afferma la senatrice Mongiello – è una pratica scorretta che penalizza soprattutto le donne, a cui alcuni datori di lavoro fanno sottoscrivere fin dal momento dell'assunzione le dimissioni dal posto occupato. Dimissioni in bianco che entrano in vigore a discrezione del datore di lavoro: spesso per sanare conflitti o per impedire l'esercizio di diritti fondamentali come quello per la maternità e per prolungata malattia».
L'approvazione definitiva al Senato è stata festeggiata da tutta la maggioranza: «Siamo molto soddisfatti – sottolineano da Sd – perchè fin dalla nostra nascita abbiamo chiarito che il lavoro è il tema centrale delle nostre priorità politiche ». La battaglia contro le dimissioni in bianco è stata sostenuta anche dall'Ugl e dalPrc. «Ci auguriamo –affermano i senatori di Rifondazione – che il governo affronti ancora con coraggio i temi del lavoro, della precarietà e della sicurezza».
A votare contro, oltre ai senatori di Forza Italia, anche l'Udc. «Il disegno di legge – spiegano i senatori Luigi Maninetti e Nedo Poli – introduce un meccanismo che complica e appesantisce la gestione del rapporto di lavoro e allo stesso tempo lascia il dubbio interpretativo circa l'effettiva portata della disposizione ». Secondo l'Udc «la giurisprudenza attuale è già particolarmente attenta a tutelare i lavoratori in caso di dimissioni in bianco, ritenendo nulli gli atti di recesso così formulati ». Nello scorso anno, però, secondo i sindacati sono stati 40mila i casi di false dimissioni in bianco riscontrati.
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