E' almeno dal 1972 (facevo la V Liceo) che vedo recitare il copione (i "fasci" danno i volantini o vogliono parlare in assemblea, i "compagni" glelo vogliono impedire...)
Dopo quaranta anni abbiamo esattamente la stessa sceneggiatura diretta dallo stesso capocomico.
Nel frattempo il mondo è cambiato, imperversa la Filibusta, i piccoli imprenditori che sono il tessuto connettivo del paese si impiccano, le maestranze scendono dal tetto per andare in rappresentanza da Santoro o da Lerner dove vengono dileggiate con le "esigenze della globalizzazione" e le "opportunità del mercato cinese".
I figli delle maestranze e della piccola borghesia sono chiamati a fare i facchini a ore ogni tanto, a 4 euro l'ora lordi, e a litigarsi il lavoro con tutti i morti di fame del mondo.
Posto come dato di fatto che "fascismo" e "comunismo" nelle loro espressioni storiche non esistono più da parecchio, sono rimasti i fasci e i compagni. Roba nuova.
Ma nel mentre i fasci hanno compiuto il percorso di liberarsi dai sepolcri imbiancati (medaglie, busto al Pincio e tanti saluti) i compagni sono ancora preda di questi e non ne usciranno prima di altri venti anni almeno (sono ingessati, mummificati da capi, capetti e reduci)
Per cui guidare la rivolta giovanile (che ci sarà, arriverà fino ai quarantenni) toccherà a voialtri.
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.
Ti quoto in tutto, Grifo, vedo che siamo quasi coetanei, nel 1972 ero in IV superiore, bellissima la tua analisi della Filibusta, chissà che i compagni facciano un minimissimo di autocritica sul passato ma, anche e sopratutto, per il futuro. Lo stesso dicasi per i "fasci" (apposta tra virgolette, preferisco camerati)
eh beh, i soliti fascistelli che menan le mani e poi van a prendere i soldi dal pdl..tutto normale..
-Ma dai, sarà la bora..
-Ma non siamo a Trieste!