Radio Maryja (da non confondere con Radio Maria italiana) è un'emittente radiofonica

[Ulfenor]

.

[Ulfenor]

Mil,
in parte hai ragione, in parte forse no.
Un conto è professare la fede crstiana che necessariamente si pone al di là dell'ebraismo, come superamento dello stesso. E questo è un fatto di fede innegabile, e chi lo negasse negherebbe la base della fede cristiana.
Altra cosa è l'antisemitismo (cui fa riferimento l'articolo postato) che è legato al concetto di pregiudizio razziale e che ha le proprie origini nel mito dell'ebreo strozzino/esattore, dell'unico popolo al mondo che ha commesso deicidio, fino ad approdare alle assurde teorie del complotto pluto-giudaico-massonico avallato dal famoso falso storico del protocollo dei saggi di sion, passando per l'hitleriano concetto di razza semita inferiore a quella ariana (peccato poi che Einstein fosse ebreo!).

Ora mi chiedo: se quanto detto da Radio Marija è legato alla fede cristiana e alla sua necessaria transizione/superamento dell'ebraismo è un conto, se invece in tale radio si sono diffusi attacchi di tipo politico/razziale agli ebrei è tutt'altro conto.

In quest'ultimo caso un intervento per frenare tali eventuali attività antisemite ritengo sia dovuto, alla luce anche di una colpa tutt'ora imputata a Roma per i suoi silenzi di sessant'anni fa.

Salve Tom.
Il discorso Polacco meriterebbe una trattazione a parte. Diciamo che cinquant'anni di comunismo ultraviolento, dove veramente ci si abbracciava alla Croce per non morire, o si moriva per non lasciare la Croce, conducano ad una esperienza di Fede dura come l'Acciaio, che io e tanti altri ce la possiamo solo sognare.
Vero anche che se tante leggende sugli ebrei padroni del mondo sono bufale, per quelle che riguardano la Polonia un fondo di verità esiste (vedasi il discorso che gli Zar nelle provincie polacche subappaltavano a baronie ebraiche create ad hoc, il compito di incassar tributi).

La Storia non giustifica ma aiuta a spiegare.

Sempre per il discorso di PioXII andremmo a parare estremamente lontano, ma il fatto stesso che la querelle sia emersa una decina di anni orsono, dopo che tantissimi ebrei compreso Toaff avevano ad alta voce lodato l'operato di Papa Pacelli, (senza dimenticarsi di Zoller, "spina" che ancora l'ebraismo italiano sente vivissima) indica che la chiarificazione storica in merito è molto lontana dall'essersi conclusa e quindi andrebbe presa estremamente con le pinze, dato che essendo il processo storico ancora in corso, come è d'uopo dire "in dubbio pro reo".

A questo punto però bisogna entrare nella questione di merito.
Ora, io non parlo polacco.
Ma per questioni di lavoro, sono entrato in contatto con testi di legge polacche (tradotte in inglese) riguardanti la libertà d'espressione, il valore e campo di applicabilità della censura ideologica, la tematica del revisionismo storico et similia.
Ti assicuro senza l'ombra di essere smentito che per moltissimi motivi (dall'avvicinamento della Polonia all'orbita Nato, al discorso degli investimenti israeliani in Polonia, che piaccia o non piaccia, è diventata luogo di pellegrinaggio per molti israeliani con sonante danè) , la Polonia è dotata di un apparato giuridico per quello che riguarda antisemitismo, dottrine suprematiste et similia, veramente complesso, articolato, e molto esaustivo, superiore a quello della Germania e molto vigilante (anzi il compito spesso viene subappaltato a magistrature speciali).

Perciò dubito che questo Sacerdote alla Radio trasmettesse le repliche dei discorsi di Streicher, od una marzulliana ed immaginaria intervista a Goebbels.

Detto ciò, rimane da pensare che il massimo crimine commesso sia stato leggere qualche testo di Padre Kolbe, piuttosto che ovvie considerazioni che un Cristiano senza peli sulla lingua o con l'ansia del politicamente corretto ha dovere di fare.
Sinceramente avrei piacere di sentire un altra campana, oltre a quella del congresso ebraico mondiale.
Mi sembra un poco di parte, visto che praticamente ogni qualvolta che parla di Chiesa sembra quasi debba dettare l'agenda Teologica del Papa.
Masticando un poco anche di modus operandi diplomatico, la stessa autoconvocazione d'urgenza, dal Papa sa un poco di ricatto.

Difatti è stata prima annunciata ai media, successivamente resa nota allo stesso (ho dato un'occhiata alla scaletta cronologica degli eventi)

Come dire "Mi devi ricevere che ti devo parlare di quanto siano antisemiti i tuoi preti"

Cosa che equivale in pratica ad un diktat. Cosa sarebbe successo se il Papa avesse risposto "No" ?.

Ma non un "no" inteso come "devi morire immonda stirpe che ha per padre il diavolo" ma un "no perchè si rispetta il protocollo diplomatico" o "no, perchè al momento ho altre cose più urgenti da fare, che in Birmania la gente sta morendo ed in Cina vogliono mettere i Cristiani di nuovo nel tritacarne, od in Turchia si minaccia il pogrom antiCristiano" oppure "no, perchè avete già messo in croce sto povero pretino".

Io tendo ad essere innocentista per natura (cosa scambiabile per fessaggine).
Pur tuttavia un attenta analisi e dei comunicati , e della situazione legislativa polacca e della storia dell'operato di tale congresso, che ha riservato peggior trattamento al Papa stesso ai tempi di The Passion , mi fa un poco più credere alla tesi che si stia facendo volontariamente tanto rumore per nulla, se non altro per mostrare i propri bicipiti.

L'analisi delle cose deve essere oggettiva. Il congresso ebraico, pur con la sua legittimità, pur con la sua rispettabile opinione, è sicuramente molto partigiano in tutta la vicenda. Il fatto stesso che in passato pure i Francescani, siano stati tacciati di clericofascismo (!) o di antisemitismo dallo stesso organismo, per i fatti di Betlemme di alcuni anni orsono, non mi fa deporre per la loro oggettività.

Detto ciò, auspicando una tua risposta, caro Tom, od il contributo di altri forumisti, credo che la cosa migliore sia cercare su altre fonti, che non riportino le veline di tale organismo rappresentativo, ulteriori e necessarie delucidazioni in merito all'operato di questa Radio.
Rischiamo difatti di fare un processo non alle intenzioni, ma addirittura all'impressione terze di una intenzione.

[Thomas Cranmer]

Torna a ripetere, brevemente, presupposto che neanch'io parlo polacco, due sono le possibilità:
- o si è parlato di teologia cristiana (e allora nulla da eccpire, come detto si pone di per sé stessa al di là dell'ebraismo e in teologica opposizione/prosecuzione dello stesso)
- se invece si è fatto antisemitismo su preconcetti razziali o di pseudo-teologia di bassissimo livello (e non vedo presupposti in potenza che debbano negare tale eventualità) una censura è quantomeno dovuta.

Delle due, una.

[Thomas Cranmer]

Il Papa riceve il Presidente del World Jewish Congress

Ronald S. Lauder ha ringraziato Benedetto XVI


CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 9 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricevuto questo lunedì una delegazione del World Jewish Congress, guidata dal suo Presidente Ronald S. Lauder.

Era accompagnato dal Segretario generale del WJC, Michael Schneider.

La conversazione “si è concentrata sul dialogo interreligioso e sull’antisemitismo in vari Paesi europei”, spiega in un comunicato il World Jewish Congress.

Nel corso dell’incontro privato con il Papa, Ronald S. Lauder lo ha ringraziato per tutto ciò che ha fatto per il popolo ebraico nei decenni passati. Il Pontefice ha detto di avere molto a cuore la questione dei rapporti ebraico-cattolici.

“Lauder ha affermato che le ripetute dichiarazioni antisemitiche da parte del sacerdote polacco Tadeusz Rydzyk, della stazione radiofonica ultraconservatrice ‘Radio Maryja’, non dovrebbero essere più tollerate”.

Inoltre, si legge ancora nella nota: “Ha esortato il Pontefice a prendere decisi provvedimenti contro quanti nella Chiesa vogliono danneggiare lo stretto e positivo rapporto tra cristiani ed ebrei”.

I leader del WJC hanno anche proposto iniziative congiunte su questioni di interesse sociale nei Paesi più poveri, ed hanno sottolineato la necessità di collaborare per rafforzare ulteriormente il rapporto tra il popolo ebraico e la Santa Sede.

“Abbiamo compiuto progressi talmente grandi negli ultimi quarant’anni che dovrebbe essere possibile lavorare ancora a più stretto contatto”, ha sottolineato Lauder.

Secondo il Presidente di WJC è altresì importante promuovere un dialogo con i Paesi e i leader musulmani moderati al fine di assicurare un futuro pacifico.

Ronald Lauder offrirà un evento congiunto in onore del Papa in occasione della sua visita negli Stati Uniti d’America. Benedetto XVI ha accettato l’invito in principio ed ha affermato che entrambe le parti dovrebbero lavorare ai preparativi.

Domenica sera, Lauder e Schneider hanno ospitato una cena alla quale hanno partecipato Cardinali, ambasciatori presso la Santa Sede e rappresentanti vaticani impegnati nel dialogo interreligioso.