Non è ampiamente diffusa nell'area di "destra radicale", l'innovazione tercerista, ma è costante l'abuso di slogan e simbologia che non si riflette nelle scelte politiche dei movimenti di estrema destra. Come ammette R. Nistri, "E' stato un abbaglio tentare di inserire elementi di sinistra in un ambiente radicatamente reazionario". Questo vale per tutti coloro che intendono essere portatori di rinnovamento e sintesi in un'Area sostanzialmente conservatrice e ostile ad ogni apertura. Provo la più profonda disistima nei confronti di tutti gli ex/post che sono rifluiti nei Partiti istituzionali. Non esiste - ripeto - alcun motivo politico per continuare a lavorare in Alleanza Nazionale. L'entrismo è una pratica fallimentare.
Tra le dune sorge il mitra di settembre nero..
"Il 7 novembre del 1979 un gruppo di estrema sinistra viene arrestato al porto di Ortona (Chieti) mentre contrabbadava in Italia dei letali lanciamissili di fabbricazione sovietica. Dopo una settimana veniva catturato per lo stesso reato il rappresentante in Italia della frangia marxista leninista dell'Olp, a Bologna, dove risiedeva e operava. Fin dal '75 l'uomo veniva coperto dai servizi militari italiani. A dicembre i servizi assiucrano al presendiente del Consiglio Cossiga che i palestinesi non c'entravano nulla, ma ci pensa Habbash, capo dei marxisti palestinesi, ad inviare agli italiani una lettera che rivendica la proprietà delle armi al suo gruppo e ingiunge la immediata restituzione del materiale e la scarcerazione del suo ufficiale di collegamento. Il giordano è anche responsabile della logistica del terrorista internazionale Carlos, che aveva una base proprio a Bologna. Le trattative per la liberazione del giordano durano a lungo senza esito. L'8 marzo del 1980, sempre da Bologna, vengono trasmessi al ministero dell'Interno avvertimenti di possibili ritorsioni contro il nostro Paese. L'11 luglio 1980 il direttore dell'Ucigos scrive al direttore del Sisde che il FPLP sta per intraprendere tali azioni di ritorsione. Il 2 agosto esplode la bomba alla stazione di Bologna. Il 18 settembre una giornalista italiana, che risulterà lavorare per i nostri servizi, intervista il responsabile dei servizi di sicurezza dell'OLP che assicura che la strage l'hanno fatta i neofascisti italiani addestrati dalla Falange Libanese.
Marcello De Angelis, Strage di Bologna: e ora chi sa, parli, Gian Paolo Pellizzaro, Strage di Bologna, ad un passo dalla verità, su Area, luglio-agosto 2005.
Questo sarebbe il fiero sostenitore della Causa Palestinese!
Bhè dovrà perlomeno ricordarsi di quando teorizzava con Peppe Dimitri e Walter Spedicato l'unità di generazione ed il superamento degli opposti estremismi ?
Questo lo rese allora "avanguardia politica" e non retroguardia becera e reazionaria .
Speriamo che oggi, negli ambienti dell'autonomia , si ricordi di quando seppe essere e fino a che punto avanguardia ...