Polonia, i gemelli Kaczinsky scatenano i loro 007 personali
Mauro Caterina
A meno di due settimane dal voto in Polonia per il rinnovamento del parlamento, la campagna elettorale è diventata feroce. Il governo ha varato un decreto che permette a una branca dei servizi segreti, il servizio anticorruzione, di abbattere una delle ultime porte rimaste chiuse: il servizio sanitario nazionale. Gli spioni speciali, che rispondono solo al capo del governo Jaroslaw Kaczynski, leader di Legge e giustizia (Pis), avranno accesso alle cartelle sanitarie di ogni polacco. E il più turbolento dei due gemelli al potere in Polonia ha dimostrato di saper fare buon uso di trame, informazioni e dossier.
La campagna elettorale è delineata: da una parte Jaroslaw Kaczynski, primo ministro uscente, leader dell'ultraconservatore Legge e Giustizia (Pis) e fratello gemello del presidente Lech, dall'altra l'opposizione con il partito liberale Piattaforma Civica (Po) guidato da Donald Tusk, e il raggruppamento di centro sinistra (Lid) capeggiato dall'ex presidente della repubblica Kwasniewski. Ma è una campagna che non appassiona i polacchi.
Altra cosa è l'intelligence interna. L'ordinanza del governo Kaczynski permette ai servizi anticorruzione (Cba) di accedere liberamente al database del servizio assicurativo sanitario nazionale (Zus), dove sono custoditi i dati personali di ogni cittadino polacco. Fino ad ora l'accesso a tali informazioni era possibile solo in caso di indagini antiterroristiche o investigazioni criminali. L'attuale ordinanza prevede, invece, un accesso illimitato e «preventivo» della Cba su tutto il database. Una schedatura di massa che si intreccia col ruolo non del tutto limpido dei servizi segreti durante i giorni caldi del «Watergate polacco». Il premier Jaroslaw ha più volte ribadito che «chi è innocente non deve aver paura» ma in un duro editoriale su Gazeta Wyborcza, il più diffuso e autorevole fra i quotidiani polacchi, il vicedirettore Jaroslaw Kurski usa parole di fuoco: «Chiediamo che il governo dia spiegazioni - scrive - e che l'ordinanza sia resa inapplicabile sino al giudizio del tribunale costituzionale».
I servizi anticorruzione sono stati creati dal governo Kaczynski con un decreto legge entrato in vigore il 20 luglio 2006, tre mesi prima che venisse presentata in parlamento la lustracja, la legge di de-comunistizzazione voluta dai gemelli terribili e bocciata dalla Corte costituzionale polacca nel maggio scorso. La Cba dipende dalla presidenza del consiglio e a capo dell'agenzia siede Mariusz Kaminski, fedelissimo dei Kaczynski e padre putativo del decreto che ha permesso la nascita del servizio anticorruzione. La Cba sarebbe stata la punta di diamante di quella «rivoluzione morale» che avrebbe dovuto traghettare il paese verso le sponde della Quarta repubblica. E in effetti, in appena un anno, il servizio anticorruzione ha guadagnato parecchie prime pagine. Fra tutte, l'arresto dell'ex ministro dell'interno Kaczmarek lo scorso 30 agosto, accusato di corruzione e d'essere stato la «gola profonda» che permise a un altro ministro e alleato scomodo dei Kaczynski, Andrzej Lepper, di sottrarsi a una trappola a base di tangenti organizzata dalla Cba. Una settimana dopo, un tribunale di Varsavia ha dichiarato quell'arresto illegale per mancanza di prove. Ma le immagini spettacolari dell'operazione, trasmesse dalla tv pubblica in formato reality, sono valse più della sentenza di un tribunale.
L'arresto di Kaczmarek è stato una prova generale. Si contano infatti a centinaia le perquisizioni e gli arresti mattutini, tutti filmati e in seguito gettati in pasto ai media. In una di queste operazioni c'è pure scappato il morto. Si tratta dell'ex ministro «rosso» per lo sviluppo e l'urbanistica Barbara Blida. La mattina del 25 aprile i servizi per la sicurezza interna (Abw), anch'essi controllati dal governo, fecero irruzione nella casa dell'ex ministro con la solita procedura: sei del mattino, perquisizione, telecamerina in azione. Ma qualcosa andò storto. Secondo la versione ufficiale, Barbara Blida si sarebbe suicidata con un colpo di pistola in bagno subito dopo l'irruzione. Ma le immagini registrate non sono mai state mostrate e la vicenda è stata goffamente chiusa in sede di commissione parlamentare sui servizi segreti, con l'allontanamento del capo dell'Abw.
Dopo il caso Blida, il caso Lepper e il caso Kaczmarek, l'opposizione e i media indipendenti avevano inutilmente chiesto la creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta sull'operato dei servizi. La commissione forse nascerà col nuovo parlamento. Un sondaggio pubblicato dal settimanale WProst, però, indica il Pis al 41%, percentuale che permetterebbe ai gemelli di ottenere la maggioranza assoluta del Sejm, la camera bassa. Il sogno del «timido» Donald Tusk di una grosse koalition col Pis sta trasformandosi nell'incubo di un governo monocolore firmato Kaczynski. A quel punto, la commissione d'inchiesta non sarà più necessaria.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano...007/art51.html