Cari amici e compatrioti.
Esprimo ospite del forum le motivazioni per la fine del rapporto con la vecchia nomenclatura neoborbonica di via Cervantes.
Per chi volesse fare esperienza del come poi affrontare la vita sociale e politica di tutti i giorni credo che il tirocinio all’interno dell’associazione neoborbonica sia una tappa fondamentale, una palestra indispensabile per tutti quelli che hanno l’intento di affrontare la lotta a Sud per il bene e la salvaguardia della storia, dei valori e delle battaglie identitarie che chi sente l’appartenenza alle Due Sicilie deve fronteggiare in giro per il mondo.
Ottima palestra quindi ma non certo per l’indottrinamento che sappiamo tutti nasce internamente dentro di ognuno di noi per l’amore che proviamo verso la nostra antica Patria.
Serve invece “scottarsi” per imparare quante belle anime e quante figure assurde si possono riscontrare attorno a questo microcosmo che è l’associazione neoborbonica.
Personalmente ne ho conosciuti di tutti i colori, savi, senzienti, fuori di testa, settari,inconcludenti, falsi, egocentrici , millantatori e brave persone.Di palestra migliore non c’è né.
Credo che una specie di autogol il vertice che comanda dall’inizio questo sodalizio senza sorta di discontinuità l’abbia commesso quattro anni fa quando mi chiese di entrare a fare parte del consiglio direttivo non certo per le mia natura che nessuno conosceva, non certo per l’amicizia che è una cosa che nulla ha a che fare con questi signori ma per un’atavica mancanza di danaro che serve e serviva per tenere in piedi la struttura. Da quello che mi risulta chiunque abbia fatto parte di questo movimento, tranne e “grazie” alla famosa triade, ha resistito pochi anni per poi defilarsi alla chetichella per esaurimento di sopportazione, abbandonando il campo dopo naturalmente avere speso tempo, passione, denaro e avendone ricevuto in cambio, frustrazione, rabbia ed insofferenza. In tutti questi casi tranne che nel mio questi bravi compatrioti si sono ritrovati da soli e con l’anima “stracciata” .
L’autorete della triade è stata l’accettarmi dentro il consiglio direttivo . Il mio scopo iniziale non era certo solo quello di donare soldi così tanto per simpatia, ma soprattutto quello di fare crescere,ingrossare e elevare qualitativamente il movimento.A spese mie ho ristrutturato un sito internet che era al limite della parodia e che fino all’ultimo il “Venerabile Jorge” della triade ha tentato di tenermi fuori dalla gestione,magari per proseguire egli da solo immune l’immenso stillicidio che è stato da sempre capace di fare,e come ha già iniziato a fare cancellando lettere di chi è ancora socio del movimento con tanto di tessera e di obulo, personalmente ho ricostruito Caserta neoborbonica, ho invogliato i duosiciliani della diaspora romana,emiliana e lombarda ad incontrarsi, unirsi e cooperare, napoletani borbonici che provavano un certo prurito ad entrare nell’associazione l’hanno fatto perché hanno creduto nel mio progetto non certo per simpatia verso la dirigenza, calabresi e siciliani che per amore della Causa hanno aderito nonostante le perplessità verso i dirigenti nazionali anzi in alcuni casi male sopportati. Siccome la mia idea di sodalizio è stata da sempre, perché così mi è stato insegnato in famiglia, da sempre dicevo del tipo aziendale, ed anche riscontrando quindi, elementi al limite del settarismo e dell’arroganza o persone che si trovavano a dirigere solo “pè fà qualcosa, fino a quando non arriva l’occasione buona ” ho ammiccato e tirato avanti perché il mio progetto era quello di ristrutturare il movimento neoborbonico inserendo nel tempo all’interno persone capaci, volenterose, attaccate alle Due Sicilie ed a un buon progetto di determinazione nazionale e con un buono se non alto senso qualitativo dirigenziale, in poche parole a me interessava la salvaguardia del marchio “neoborbonico” non certo chi dirigeva e dirige l’associazione. Dopo anni di duro lavoro era giunto il momento tanto atteso, ad ottobre del 2007 doveva prospettarsi l’evoluzione, il cambiamento, il salto di qualità, abbassando non solo il dato anagrafico del consiglio direttivo del movimento, ma innestando uomini di forte spessore identitario e di buona “grana”, poco inclini agli accomodamenti ed agli accordi con la politica nazionale italiana e napoletana.
Credevo che al mio fianco mi sarei trovato il presidente nazionale del movimento che mi aveva sempre dato l’impressione di un “imprigionato” fermo ed immobile perché da sempre lasciato in balìa delle fesserie degli altri “comandanti” e dunque oltre alla salvaguardia del marchio neoborbonico mi sarei profuso come ho sempre fatto fino a rendermi in alcuni casi insopportabile, anche per il nr. 1 dell’associazione. Nel momento della resa dei conti invece si è riscontrato che la triade è indivisibile e che l’andamento lento è l’unica posizione gradita, nessun uomo nuovo, nessun dirigente fresco,nessuna buona idea, nessuna progettualità , solo magari qualche altro “vitello grasso” da grassare fino a che si può e poi “ tiriamo a campare”, “perché la colpa è degli altri che lasciano” non certo per l’eccezionale capacità del “Trio Lescano” che a loro dire “sono il meglio del meglio che pulsa nelle contrade dell’ex regno borbonico”.
L’amarezza personale è quella di essere caduto all’ultimo chilometro, non certo per esaurimento di fiato ma per essere stato sgambettato da colui credevo fosse l’unico di cui fidarsi, capita.
Comunque gli uomini ci sono, le peculiarità anche, lo spessore pure in giro per le Due e Tre Sicilie quindi niente depressione e compendiamo, perché perdersi ed arrendersi risulterebbe drammatico per le speranze della nostra gente, specie per quelli che non sono consapevoli della loro Grandezza di popolo, della infinità possibilità di salvezza . Tocca a noi, a voi a tutti quelli che tengono a cuore le sorti delle Due Sicilie riprendere e proseguire, non saranno certo tre grotteschi personaggi a fermare la forte voglia di lotta per liberare il Sud d’italia .Quindi tutti a Caserta per il 14 ottobre e…
Forza e onore
Fiore Marro