Storie di ordinaria persecuzione. Dacia. (I°)
Inserito da dacia il Mar, 2007-10-16 07:12
Vi è mai successo di essere Neri? Ecco, se vi accadesse, vi potrebbe capitare di avere il piacere di frequentare gente come voi, ché l’integrazione mica vuol dire dimenticare chi si è, né tantomeno da dove si viene.
E magari vi potrebbe anche capitare di invitare a cena amiche ed amici che bianchi bianchi non sono, o che vi venga a trovare qualcuno da fuori e che invece di fargli spendere soldi in alberghi (che a Roma sono davvero cari) gli mettete a disposizione la stanza degli ospiti.
Vi è mai capitato di essere una militante per i diritti civili, e di mandare dal vostro studio privato a casa vostra telegrammi al carcere (mica a Tora Bora, neh?) per dire a persone in difficoltà che l’associazione che rappresentate ha deliberato di fornire loro avvocati gratuitamente o sostegno per le loro famiglie in difficoltà?
Ecco, se vi dovesse capitare, non sorprendetevi se un giudice vi sequestrerà la casa in cui vivete, se voi e i vostri figli rimarrete in mezzo alla strada, se vi accuseranno di favorire l’immigrazione clandestina per aver ospitato a cena o per un paio di giorni amici dalla pelle di colore diverso e di essere collaterale al terrorismo perché appartenente ad un’altra religione.
Lo so, non mi faccio mancare niente. Really spoiled.
Stay tuned, che questa storia sarà terribile, e grossa. Se non credete a me, fidatevi di Carlo Taormina, il regista di questa nuova avvincente telenevola, dal significativo titolo: “Altro sangue Valent per l’Italia, che semo a rota”.
Dacia Valent
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