eccoti intanto un rapida estrapolazione da internet:
"(...) Engels, nel 1849, chiedeva lo sterminio degli ungheresi, ribellatisi contro l'Austria. E dà alla rivista diretta dal suo amico Karl Marx, la "Neue Rheinische Zeitung", un articolo importante la cui lettura sarà raccomandata da Stalin, nel 1924, nei sui «Fondamenti del Leninismo». Engels vi consiglia di far scomparire, oltre agli ungheresi, i serbi e altri popoli slavi, poi i baschi, i bretoni e gli scozzesi". In «Rivoluzione e controrivoluzione in Germania», pubblicato nel 1852 dalla stessa rivista, lo stesso Marx si chiede come si possa fare per sbarazzarsi di "queste tribù moribonde, i boemi, i corinzi, i dalmati, ecc...".
La razza conta molto, per Marx e Engels. Che scrive nel 1894, a uno dei suoi corrispondenti, W. Borgius: "Per noi, le condizioni economiche determinano tutti i fenomeni storici, ma la razza è anch'essa un dato economico...". Secondo i fondatori del socialismo, la superiorità razziale dei bianchi è una verità "scientifica".
Nelle sue note preparatorie a «L'Anti-Dühring», il vangelo della filosofia marxista della scienza, Engels scrive: "Se, per esempio, nel nostro paese gli assiomi matematici sono perfettamente evidenti per un bambino di otto anni, senza nessun bisogno di ricorrere alla sperimentazione, non è che la conseguenza dell'eredità accumulata. Sarà al contrario molto difficile insegnarli a un boscimane o a un negro d'Australia". Ancora nel XX secolo, degli intellettuali socialisti, grandi ammiratori dell'Unione Sovietica, come H. G. Wells e Bernard Shaw, rivendicano il diritto per il socialismo di liquidare fisicamente le classi sociali che fanno ostacolo alla Rivoluzione o che la ritardano."