chiesa sempre + omofoba: "ho finto per smascherare chi lo è"

[pseudovector]

Quando il genio crede in Dio di Claudio Damioli

Dice bene il Papa: Dio non manda in pensione l’intelligenza dell’uomo. Fede e ragione convivono: si può essere un genio ed amare il Creatore. Le prove della storia.

Si puo' essere profondamente nevrotici ed essere dei geni. Si puo essere profondamente religiosi ed essere scienziati.

Il problema arriva quando si vuole applicare un punto di vista critico sui dogmi delle religioni (non semplicemente su un generico deismo tipico della maggior parte degli scienziati che voi chimate credenti).
E' li che casca l'asino...


PS; per la cronaca - piantatela di ripetere che Einstein era credente in Dio, perche era piu ateo di me.

[catholikos]

Penitenziagine! Penitenziagine

Si dice penitentiagiTe al massimo penitenziagiTe. Deve finire con TE.

[catholikos]

Si puo' essere profondamente nevrotici ed essere dei geni. Si puo essere profondamente religiosi ed essere scienziati.

Marco, c'era qui dentro tempo fa un altro ricercatore del CERN. Postava su cattolici Romani e sil forum di Agiografie ed Apologetica. Il nick è Maelstrom. E' da mesi che non posta più, ma magari è ancora iscritto al forum. Mi sembrava anche lui dottrinalmente rigoroso.

[pseudovector]

Marco, c'era qui dentro tempo fa un altro ricercatore del CERN. Postava su cattolici Romani e sil forum di Agiografie ed Apologetica. Il nick è Maelstrom. E' da mesi che non posta più, ma magari è ancora iscritto al forum. Mi sembrava anche lui dottrinalmente rigoroso.

Puo' darsi. Non sto dicendo che i cattolici sono pazzi o stupidi. La religiosita' e' il risultato di un meccanismo psicologico che e' molto simile a quello che induce alcune forme di nevrosi (non necessariamente in senso patologico). L'intelligenza c'entra poco o nulla, sono anzitutto meccanismi emotivi. (una misurabile correlazione negativa fra QI e religiosita e' pero' comprovata).

E' ovvio che Fides et Ratio possono stare benissimo insieme: basta non applicare la Ratio al Fides. Una decisione che nel credente viene presa ad un livello inconscio.

[dan46]

Anche i cattolici, secondo me, dovrebbero essere accolti con rispetto, compassione e delicatezza, evitando ogni discriminazione.

..siete cosi' moralmente insensibili che neppure vi accorgete di quanto potrebbero suonare offensive certe affermazioni.

Non ci vedo nula di offensivo...lo so che è difficile guardare in faccia alle difficolatà, ma non si risolvono facendo finta che non lo siano!

[dan46]

Puo' darsi. Non sto dicendo che i cattolici sono pazzi o stupidi. La religiosita' e' il risultato di un meccanismo psicologico che e' molto simile a quello che induce alcune forme di nevrosi (non necessariamente in senso patologico). L'intelligenza c'entra poco o nulla, sono anzitutto meccanismi emotivi. (una misurabile correlazione negativa fra QI e religiosita e' pero' comprovata).

E' ovvio che Fides et Ratio possono stare benissimo insieme: basta non applicare la Ratio al Fides. Una decisione che nel credente viene presa ad un livello inconscio.

Non è assolutamente vero quello che dici, perchè essere credenti non vuol dire essere dei cretini, perchè è quello che subdolamente vuoi far passare...

[catholikos]

Puo' darsi. Non sto dicendo che i cattolici sono pazzi o stupidi. La religiosita' e' il risultato di un meccanismo psicologico che e' molto simile a quello che induce alcune forme di nevrosi (non necessariamente in senso patologico). L'intelligenza c'entra poco o nulla, sono anzitutto meccanismi emotivi. (una misurabile correlazione negativa fra QI e religiosita e' pero' comprovata).

Si Marco, ma io sono passato anche, tra il 1998 ed il 2001 da una fase simile alla tua. Avevo stabilito di non credere più a nulla ma mi interessavo molto dei chierici e della Chiesa che mi ossessionava. Perchè dicevo... racconta fantasie alla gente. Io non sperimentavo con alcuno strumento queste fantasie, poi aprivo la tv o uscivo in strada e vedevo milioni di persone darvi più o meno credito e questo dava ai nervi (leggi nevrosi... per carità non patologica). Non credevo ma ero assillato, imbevuto di politically correct di illuministica memoria fin dalle medie ed il liceo, ero assilato dicevo dai "diritti" umani degli ecclesiastici. Diedi un passaggio una volta ad una monaca dal sud al nord della calabria in macchina perchè la avevano trasferita di convento ed io la conoscevo dai tempi dell'asilo. Cominciai ad inveire quasi... "TU hai il diritto di essere prete!!" lei mi guardava sbigottita e rispondeva "ma tu creidi..." ed io: " ma che credo... alle vostre favole?! Tu hai il diritto epercheè... etc...". Vedi mi sembri in una fase molto simile a quella. Tu stesso dici "la religione mi infastidisce". Parole tue questo "infastidimento" è proprio uno stato nevrotico contro cui lottare. Uno stato che ti porta a passare ore ed ore su internet non a discutere serenamente di cose belle, interessanti ma di religione, altrui, a cui tu non credi, ma a cui sei ossessionato dal dettare il tuo decalogo morale, la tua lista di regole. Mi sembra in questo topic siano già state elencate un bel pò (i vescovi devono... i preti devono.... etc...). Ti invito ad adoperare su te stesso un indagine introspettiva ed a prendere quantomeno in considerazione se in tutto questo, a torto o a ragione, ci sia un forte connotato "nevrotico".

[ConteMax]

Certo che se poi si passa ai miracoli di San Gennaro, alle madonnine piangenti e alle quotidiane rivelazioni della madonna di Medjugorje trovare un briciolo di ragione diventa impossibile...

[pseudovector]

essere credenti non vuol dire essere dei cretini, perchè è quello che subdolamente vuoi far passare...

Non l'ho detto e non lo penso.
Quello che ho detto e' che esiste una correlazione statistica negativa fra QI e pratica religiosa. E uesto e' un fatto. Chi conosce un po di statistica sa capire il significato.

[pseudovector]

Si Marco, ma io sono passato anche, tra il 1998 ed il 2001 da una fase simile alla tua. Avevo stabilito di non credere più a nulla ma mi interessavo molto dei chierici e della Chiesa che mi ossessionava. Perchè dicevo... racconta fantasie alla gente. Io non sperimentavo con alcuno strumento queste fantasie, poi aprivo la tv o uscivo in strada e vedevo milioni di persone darvi più o meno credito e questo dava ai nervi (leggi nevrosi... per carità non patologica). Non credevo ma ero assillato, imbevuto di politically correct di illuministica memoria fin dalle medie ed il liceo, ero assilato dicevo dai "diritti" umani degli ecclesiastici. Diedi un passaggio una volta ad una monaca dal sud al nord della calabria in macchina perchè la avevano trasferita di convento ed io la conoscevo dai tempi dell'asilo. Cominciai ad inveire quasi... "TU hai il diritto di essere prete!!" lei mi guardava sbigottita e rispondeva "ma tu creidi..." ed io: " ma che credo... alle vostre favole?! Tu hai il diritto epercheè... etc...". Vedi mi sembri in una fase molto simile a quella. Tu stesso dici "la religione mi infastidisce". Parole tue questo "infastidimento" è proprio uno stato nevrotico contro cui lottare. Uno stato che ti porta a passare ore ed ore su internet non a discutere serenamente di cose belle, interessanti ma di religione, altrui, a cui tu non credi, ma a cui sei ossessionato dal dettare il tuo decalogo morale, la tua lista di regole. Mi sembra in questo topic siano già state elencate un bel pò (i vescovi devono... i preti devono.... etc...). Ti invito ad adoperare su te stesso un indagine introspettiva ed a prendere quantomeno in considerazione se in tutto questo, a torto o a ragione, ci sia un forte connotato "nevrotico".

Si! L'obiezione e' sensata. Ma io so gia' di essere nevrotico.
Il fatto che la religiosita' mi infastidisca ha sicuramente una base nevrotica in me. Cio' non significa che io debba rinunciare ad esercitare il mio senso critico riguardo a questo particolare ambito.
Inoltre non e' che mi infastidisca sempre. Per esempio non mi sento infastidito dai buddisti o dai testimoni di geova (nonostante la loro propensione maniacale per il citofono).
Mi infastidisce invece un imam o un papa che fanno fallire un referendum popolare, o che declamano verita' rivelate su temi quali l'aborto per le donne o il matrimonio per gli omosessuali. Il resto, come nota COnteMax, sono credenze patentemente assurde ma relativamente innocue.