Originariamente Scritto da
carlomartello
Putin nel mirino di kamikaze in Iran
Il Presidente russo Vladimir Putin
Vladimir Putin sarebbe nel mirino di ignoti kamikaze che avrebbero organizzato un attentato per martedì in Iran nel corso della visita lampo che il presidente russo ha in programma per una riunione dei paesi rivieraschi del Mar Caspio.
L'allarme rosso, lanciato domenica sera dall'agenzia Interfax che cita come fonte, non meglio precisati «servizi speciali», viene confermato indirettamente dai portavoce del Cremlino, che pur rifiutando qualunque commento ammettono come «il presidente sia stato informato» della minaccia. Il ministero degli Esteri di Teheran invece si è affrettato a definire «totalmente infondate» le notizie del presunto complotto.
A Mosca silenzio totale dagli 007 del Fsb, l'erede del Kgb sovietico: Interfax d'altro canto non li menziona come i suoi informatori e non è escluso che la clamorosa indiscrezione li abbia colti in contropiede, e sia magari inserita in qualche modo nella «guerra interna» in corso nell'intelligence russa.
L'agenzia afferma che «diversi gruppi di kamikaze sono stati creati» appositamente per eliminare Putin nella capitale iraniana.
Il presidente era atteso in serata in Germania dove lunedì è in programma un vertice russo-tedesco dedicato principalmente alla questione dello scudo anti-missile americano in Europa dell'est, un duro contenzioso che gira comunque intorno all'Iran e ai suoi presunti programmi bellici.
Putin poi partirà martedì per Teheran, nella prima visita di un leader del Cremlino dall'epoca di Josif Stalin. Apparentemente, l'allarme non ha modificato i programmi presidenziali, come ha assicurato da Teheran anche il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Mohammad Ali Hosseini.
«Queste notizie infondate non avranno alcun effetto sul normale svolgimento del programma stabilito», ha detto, aggiungendo che la storia del complotto è stata fatta circolare da chi vuole «danneggiare le relazioni tra Iran e Russia».
I media russi si interrogano ora su chi potrebbe avere interesse a un gesto così clamoroso: Mosca è al momento, assieme alla Cina, il più strenuo difensore degli iraniani, e si è opposta - finora con successo - a qualunque minaccia di intervento o di sanzioni contro il regime di Mahmud Ahmadinejad.
Anche per l'Occidente, Putin resta uno dei pochi possibili mediatori, nonostante le divergenze sulla valutazione del rischio del dossier nucleare iraniano, che vede Mosca scettica. Resta il possibile movente della guerra in Cecenia, che non ha guadagnato al leader del Cremlino le simpatie delle organizzazioni integraliste islamiche.
Ci sono comunque molti dubbi sulle capacità organizzative dei secessionisti della piccola repubblica, decapitati dei loro leader storici e apparentemente in grado di operare solo entro i confini del Caucaso del nord: attentati in Iran con i kamikaze richiederebbero l'appoggio di gruppi ben più efficienti. La visita di Putin a Teheran è seguita con grande attenzione dalle cancellerie internazionali, specialmente in vista di un possibile pronunciamento dell'Unione europea per un inasprimento delle sanzioni, che vede ora fra i suoi sponsor la Francia di Nicolas Sarkozy.
Proprio al presidente francese, Putin aveva ribadito nei giorni scorsi l'opposizione di Mosca a misure internazionali contro l'Iran, giudicate inefficaci e controproducenti. E si preparava a fare pressioni su Ahmadinejad, come aveva indicato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, perchè tenesse a mente «l'importanza di continuare con la diplomazia». Non è la prima volta che si menziona un possibile attentato contro il presidente russo: all'indomani della strage di Beslan del settembre 2004, il Fsb aveva anche dato notizia del ritrovamento di un'autobomba sull'abituale percorso casa-ufficio del leader del Cremlino. È però il primo allarme che riguarda un viaggio al'estero del presidente, molto attivo nei suoi otto anni al potere sul piano delle missioni diplomatiche.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero
carlomartello