Originariamente Scritto da
Manfr
Dunque, io ho due categorie "di 5 punti"
Categoria A:
1) Abbandono dell'aggettivo "Comunista"; Uscita dalla Sinistra Europea e domanda di adesione al PES
2) Scaricamento di disobbedienti e no global.
3) Abbandono della retorica "vetero-ottocentesca" e dei dogmi pauperistici nel nome dell'elevazione delle condizioni di vita dei lavoratori
4) Conseguente adozione, in materia di welfare, di una linea di flexicurity: Esistenza di contratti flessibili, a condizione che il lavoratore sia pagato di più rispetto a uno a tempo pieno e che esista un sistema di ammortizzatori sociali, a carico delle aziende, per supportarli in attesa di nuovo impiego; apertura alla contrattazione decentrata; apertura all'aumento graduale dell'età pensionabile per i lavori non usuranti (e riflessione seria su quali siano).
5) Abbandono dell'egualitarismo inteso come livellamento, in favore di un egualitarismo inteso come eguaglianza delle condizioni di partenza.
In quest'ottica, il PRC diverrebbe un partito socialdemocratico in politica interna, con un sano spirito critico nei confronti delle politiche capitaliste e imperialiste, e potrebbe essere motore di una riaggregazione a sinistra di forze raziocinanti. In quest'ottica, mi ci potrei avvicinare.
Categoria B:
1) Netto Stop alla prospettiva di Federazione della Sinistra, o di Partito Unico della Sinistra. Rilancio, anche teorica, dell'identità comunista depurata da nostalgismi sovietici o da frazionismo "trotzkista".
2) Scaricamento di disobbedienti e no global.
3) Aggancio con la FIOM in un'ottica di difesa e rappresentanza esclusiva del lavoro tradizionale.
4) Rilancio di istanze di socializzazione e partecipazione da parte dei lavoratori, e delle lotte sindacali.
5) Abbandono del buonismo radical-chic.
In quest'ottica, Rifondazione diventerebbe un partito comunista duro e puro, ma depurato di elementi demenziali, pericolosi o antigovernisti a prescindere, che potrebbe candidarsi a rappresentare le istanze in crisi di settori del mondo del lavoro che i grandi partiti hanno rinunciato a coprire. In quest'ottica, chiaramente, la Cosa Rossa fallirebbe e ci sarebbe spazio, a sinistra del PD, per un soggetto politico Socialista che possa contrastare il buonismo clerical-liberista veltroniano senza cadere vittima di ricette anacronistiche.
Immagino che nessuno dei compagni del PRC apprezzi le mie proposte strategiche