La fgci riceve stamattina questa lettera.
Ci asteniamo dal commentarla, proprio per il suo contenuto estremamente chiaro. Ma chiediamo di farlo a tutti voi, aggiungendo un commento in calce a questa notizia, proprio per fare sentire a tutti i precari che a Roma non potranno esserci, che noi stiamo assolutamente dalla loro parte...
Il 20 ottobre a Roma portate anche la voce degli assenti (forzati).Padova
16/10/07
La manifestazione del 20 ottobre è un appuntamento importante per tutta la Sinistra italiana, e per tutti i lavoratori.
Non dobbiamo mai stancarci di ribadire che il lavoro precario sia una male per la società, e il 20 ottobre a Roma si porterà la voce di quanti, come il sottoscritto, non potrà esserci fisicamente.
E' appunto la nostra situazione di precari (a prescindere dal tipo di contratto che si ha firmato) che ci impedisce di partecipare a questi importanti appuntamenti, poiché anche una semplice assenza in un giorno lavorativo (penso a quanti, come me, lavorano nella ristorazione) risulta impossibile se la contropartita è il posto di lavoro stesso, o quel poco di stipendio che permette di garantire un minimo di futuro (seppure a breve termine).
E' da diversi anni che lavoro i fine settimana in una pizzeria per poco più di 6 euro l'ora (pochi, maledetti, ma subito); lo faccio perché devo mantenermi gli studi e dopo una lunga battaglia sono riuscito a firmare un contratto (a chiamata, quel tanto di garanzia, soprattutto per il titolare verso la Guarda di Finanza), questo non ha risolto nessun problema per noi "extra" del sabato e domenica, anzi continuiamo a essere praticamente a nero.
Non potrò venire a Roma, da un lato perché non posso permettermi di saltare una giornata lavorativa, e dall'altro perché la risposta alla mia richiesta di permesso (ammesso e non concesso che si possa parlare di permesso con il mio "contratto") è stata che ci sono tanti che potrebbero prendere il mio posto.
Non siamo pochi, e non è da oggi che c’è questo problema: giovani e meno giovani che non possono manifestare per i propri diritti e per un lavoro migliore proprio per le condizioni del loro lavoro.
Vi chiedo: a Roma portate anche la voce degli assenti, che sono tanti e non hanno diretta rappresentanza nelle istituzioni e nei sindacati. Fate sì che anche noi sabato, almeno nelle grida della protesta, possiamo essere a Roma con voi!
S.M.
(lettera firmata)
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