Nuova Destra Sociale ritiene assolutamente indispensabile un’uscita dell’Italia dall’area dell’Euro. Tale proposta è tesa a riaffermare il principio dell’autonomia monetaria nazionale. Alla luce, infatti, della pessima gestione della finanza internazionale, fondata solo sulle lobbies bancarie e sulle multinazionali, c’è bisogno di una tale misura, che può apparire estrema, ma in realtà è dettata dalla logica e dal buon senso, per rilanciare un’economia nazionale sana (e non di carta come è attualmente), basata su attività produttive compatibili con uno sviluppo ecologicamente sostenibile, quali il turismo, il terziario, l’agricoltura e la produzione di beni di altissima qualità che ha sempre caratterizzato il nostro Paese. Il tutto in un’ottica che veda il ritorno alla Lira, da intendersi come moneta di Popolo al servizio del Popolo. Per gli scettici, diciamo solo che altri Paesi europei non hanno aderito all’Euro (Gran Bretagna e Paesi Scandinavi) e le loro economie sono ben più prospere della nostra. Perché noi dobbiamo subirci l’Euro con tutti i danni che comporta, dal vertiginoso aumento del costo della vita, al calo delle esportazioni e del turismo derivanti da una moneta forte, ed altri Paesi no?