INNO DEI CORRIDONIANI
Sventoliamo al sol di maggio
il vessillo redentore:
su compagni, su coraggio
della lotta suonan l'ore.
Siamo giovani, siam forti,
non ci trema in petto il cuore;
siam le vigili coorti
di un'Idea che mai non muor.
Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza
della vita nell'ebbrezza
il tuo canto squillerà.
Corridoni, la tua schiera
è già pronta alla battaglia.
Con lo sguardo alla bandiera
sui nemici essa si scaglia.
Sul borghese che si stende
nel suo fango e nel suo oro
che ci sfrutta e ognor offende
i diritti del lavoro.
Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza
della vita nell'ebbrezza
il tuo canto squillerà.
Corridoni, o duce amato
sorgi, ormai, dalla tua fossa.
Vieni, esulta, è ormai spuntato
il gran dì della riscossa.
Scritto sta sopra i destini
l'avvenire sindacale,
l'alto sogno di Mazzini
la Repubblica social.
Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza
della vita nell'ebbrezza
il tuo canto squillerà