SOLIDARIETÀ CON LA LOTTA DEL POPOLO CURDO
Il Kurdistan è una nazione senza stato spartita fra Iraq, Iran e Turchia. Soprattutto nella parte turca al popolo kurdo è negato ogni elementare diritto. Ogni manifestazione culturale ed economica autonoma, perfino la celebrazione del capodanno kurdo “Newroz”, viene ogni anno repressa nel sangue. Quando il Governo italiano consegnò il segretario del Partito dei lavoratori kurdi (PKK) al regime fascista turco, il movimento armato di liberazione nazionale e sociale kurdo ha scelto di proclamare una tregua unilaterale con la speranza di una risoluzione diplomatica del conflitto. Sono passati diversi anni senza nessun risultato concreto. La comunità internazionale e soprattutto i governi nordamericani, hanno fatto calare una cappa di silenzio sulla questione kurda, riesumandola soltanto al momento di trovare giustificazione all’aggressione imperialistica statunitense all’Iraq (stranamente agli USA interessano storicamente soltanto i “diritti” dei kurdi della parte irachena). Solo dopo che ogni altra strada si è definitivamente chiusa l’inesauribile sete di libertà del popolo kurdo e della sua avanguardia politica (il PKK) ha scelto di rilanciare la guerrra popolare contro il fascismo turco. Tutte queste informazioni sono state bellamente ignorate dai media che negli ultimi giorni hanno trasmesso la notizia di una operazione militare condotta contro un convoglio di soldati turchi e della rappresaglia contro postazioni di guerriglieri al di là del confine con la Turchia in cui sarebbero caduti più di trenta militanti del PKK.
È VERGOGNOSO che sui media non si sia fatto neppure un accenno alla durissima repressione che in Turchia subiscono i movimenti sociali di opposizione e alle condizioni inumane a cui sono abbandonati i prigionieri politici (molti dei quali sono morti in seguito a lunghissimi scioperi della fame).
È VERGOGNOSO che si definiscano “terroristi” i militanti del PKK che sono l’unica speranza di libertà agli occhi di milioni di kurdi a cui è negato il diritto all’esistenza!
Ankara si prepara, in collaborazione con gli USA, con i collaborazionisti-fantocci iracheni (che hanno dichiarato la loro neutralità in caso di operazioni militare oltre confine) e con il silenzio dell’Unione Europea (alla quale la Turchia vorrebbe aderire), a sferrare una massiccia rappresaglia in nome della guerra globale al terrorismo.
IL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI E DEI POPOLI OPPRESSI DAL COLONIALISMO E DALL’IMPERIALISMO HANNO IL DOVERE DI SCHIERARSI CONCRETAMENTE DALLA PARTE DEI FIGLI DEL KURDISTAN E DELLA LORO GUERRA POPOLARE PER IL DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE NAZIONALE ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI UNO STATO INDIPENDENTE E ALLA LIBERAZIONE SOCIALE ATTRAVERSO UNA ECONOMIA PIANIFICATA DI TIPO SOCIALISTA.
A Manca pro s’Indipendentzia
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