Originariamente Scritto da
oggettivista
Premetto di essere un meridionale ma che si vergogna di appartenere a quello che considera un popolo antropologicamente diverso dal sottoscritto. Non occorre darsi il fastidio di produrre letteratura razzista per constatare come i cittadini di una città come Taranto, che riescono da anni a vegetare in un letamaio dove quasi tutti i cassonetti dell'immondizia sono scoperchiati, dove non trovi, DA ANNI PER NON DIRE DA SEMPRE, passaggio pedonale sul quale non siano parcheggiate una o più auto, appartengano [........]. Comunque basta passeggiare in una città come quella da me citata e guardare le faccie della sua gente per rendersi conto che la situazione in cui versa il sud è irreversibile. Da qualche anno vivo in una città del nord e devo constatare come tutto ciò che a Taranto è all'ordine del giorno qui non è neppure lontanamente immaginabile. E da più parti si seguita a parlare di finanziamenti da stanziare a favore del sud. Credo sia invece opportuno imporre al sud di versare una tassa per autorizzare chi vi abita a continuare a chiamarsi italiano.
Un meridionale che si vergogna delle proprie origini