Ecco una notizia che si dovrebbe commentare ma che gli amanti del lamento a tutti i costi non sembrano voler fare.
Pacchetto sicurezza, atteso l'ok del governo
Atteso il via libera dei provvedimenti che comprendono il ripristino del falso in bilancio
ROMA - Pene più severe per il falso in bilancio, allungamento dei tempi di prescrizione, stretta contro il caporalato, concessione del permesso di soggiorno alle extracomunitarie vittime di violenze in famiglia. Sono alcune delle novità del pacchetto sicurezza che dovrebbe essere approvato oggi in Consiglio dei ministri, dopo il rinvio di martedì scorso per le troppe divergenze. Ora i dissidi nella maggioranza dovrebbero essere superati e palazzo Chigi conta che oggi il cdm dia via libera al provvedimento con «il massimo consenso».
CON FALSO IN BILANCIO, DDL SALGONO A 5 - Il pacchetto si compone di cinque disegni di legge: ai quattro originari (Sicurezza urbana, Misure per la certezza della pena, Misure contro la criminalità organizzata, Banca dati del dna), si aggiunge quello sul falso in bilancio. Fortemente voluto da Antonio Di Pietro, ma anche da Paolo Ferrero (che aveva chiesto punizioni anche per i reati dei cosiddetti «colletti bianchi»), la misura innalza le pene che nella scorsa legislatura erano state alleggerite. In particolare, la pena per chi falsifica i bilanci sale fino a quattro anni (prima erano due) e vengono cancellati i commi che escludono la punibilità se le falsità o le omissioni non alterano in modo sensibile il quadro societario. In caso di società quotate in Borsa, la reclusione passa da un massimo di tre a sei anni.
NORME ANTICONTRAFFAZIONE E CAPORALATO - Accanto ai ddl, il Consiglio dei ministri approverà oggi anche due misure (contro caporalato e contraffazione) che si configurano come emendamenti a due ddl già all'esame delle Camere. Le misure anti-contraffazione vengono così scorporate dal ddl sulla certezza della pena e ci sarà anche, come auspicato da Ferrero, una riduzione della pena prevista per i venditori in strada (la formulazione originaria prevedeva fino a tre ani di carcere).
AUMENTANO TEMPI PRESCRIZIONE - Nel ddl sulla certezza della pena sono state invece inserite norme che riscrivono la cosiddetta Cirielli allungando i tempi di prescrizione. Si va da un minimo di sei anni per i delitti e quattro per le contravvenzioni, ad un massimo di venti anni, che diventano trenta per i reati di mafia, schiavitù, tratta, sequestro di persona.
LIMITI A POTERI PREFETTO DI ESPULSIONE COMUNITARI - Il lavoro degli uffici legislativi dei ministeri nell'ultima settimana ha portato anche a limature ed aggiustamenti delle misure contenute nel pacchetto. In particolare, il potere dei prefetti di espulsione di cittadini comunitari per ragioni di pubblica sicurezza si ferma di fronte ai minorenni ed a chi sta in Italia da più di dieci anni. In questi casi, il potere è nelle mani del ministro dell'Interno.
PERMESSO SOGGIORNO A EXTRACOMUNITARIE VITTIMA VIOLENZE - È stata poi accolta la richiesta del ministro per le Pari opportunità, Barbara Pollastrini, di prevedere la concessione del permesso di soggiorno alle extracomunitarie che denunciano violenze subite in famiglia, così come avviene ora per le prostitute che denunciano il proprio sfruttatore.
FORESTALI A PROTEZIONE PARCHI - Inoltre, come chiesto dal ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, sarà costituito presso il ministero un nucleo di coordinamento del Corpo forestale dello Stato per la tutela dei parchi nazionali contro i reati ambientali. Infine - e anche questa richiesta accontenta i ministri della cosiddetta sinistra radicale - è stata prevista la distruzione d'ufficio dei campioni di Dna raccolti in caso di assoluzione del soggetto.
PROBABILI ASTENSIONI - Nell'ultima settimana, dunque, gli uffici legislativi hanno lavorato per arricchire il pacchetto con le proposte arrivate da diversi ministri ed introdurre modifiche che potessero allargare il più possibile - come auspicato da Romano Prodi - il consenso sul provvedimento. È tuttavia probabile che oggi ci siano astensioni sul pacchetto da parte di alcuni ministri. Nell'ultimo Cdm, i «dissidenti» erano Emma Bonino, Ferrero, Pecoraro Scanio, Pollastrini, Fabio Mussi e Rosy Bindi. Mentre Di Pietro è tornato a chiedere la soluzione del decreto legge per le misure più importanti.
Parliamo di questo...
vorrei chiedere ad Antonio (che mi pare che teneva il conto della cosa, ma chiunque lo sa si faccia avanti ) ora che mettono mano al falso in bilancio quante leggi vergona sono gia' state cancellate e quante ne restano, ricordando a tutti che il csx governa solo da 1 anno e mezzo ed ha ancora altri 3 anni e mezzo di legislatura per portare a termine il proprio programma.
http://www.corriere.it/politica/07_o...ministri.shtml