Herald Tribune: simbologia interessante

[are(a)zione]

Leggo spesso questo giornale, ma come sempre capita lo si fa non facendo attenzione a certi particolari.

Ieri ho notato il simbolo che sta tra Herald e Tribune: ed è interessante notare la simbologia che vi è rappresentata.

Qualcuno ha qualche articolo a riguardo?

[pcosta]

Leggo spesso questo giornale, ma come sempre capita lo si fa non facendo attenzione a certi particolari.

Ieri ho notato il simbolo che sta tra Herald e Tribune: ed è interessante notare la simbologia che vi è rappresentata.

Qualcuno ha qualche articolo a riguardo?

I giornalisti dell'Herald lo chiamano il "Dingbat" (si potrebbe tradurre con "il coso", credo) e comparve sulla prima pagina del New York Tribune (il predecessore dell'Herald) il 10 aprile 1866.
Ovviamente non c'era l'aereo, le fabbriche inquinavano ed il treno era a vapore.
L'originale era questo:



Al centro del disegno c'è un orologio che segna le sei e dodici (si suppone che sia l'ora di nascita di Horace Greely, l'editore); alla sinistra il Padre Tempo contempla il mondo antico rappresentato dalle rovine di un tempio greco, un uomo che ara con i buoi, una carovana di sei cammelli che passa davanti alle Piramidi, e la clessidra.
A destra una "Giovanna d'Arco" americana che stringe la bandiera, saluta la modernità rappresentata da treno e fabbriche.
Sopra l'orologio, pronta a prendere il volo nello sconfinato futuro americano, c'è un'aquila.
Un'istantanea del Tempo, allegoria della funzione del giornale di illustrare "al volo" la Storia mentre accade.

(da Richard Kluger, "The Paper: The Life and Death of The New York Herald Tribune." )

Non tanto esoterico e misterioso dunque.
Ma l'analisi del vecchio "dingbat" rispetto al nuovo cela comunque un mistero, che evoca le magie dei dervisci delle Mille e una Notte e che facilmente potrete identificare, se non risolvere.

[are(a)zione]

I giornalisti dell'Herald lo chiamano il "Dingbat" (si potrebbe tradurre con "il coso", credo) e comparve sulla prima pagina del New York Tribune (il predecessore dell'Herald) il 10 aprile 1866.
Ovviamente non c'era l'aereo, le fabbriche inquinavano ed il treno era a vapore.
L'originale era questo:



Al centro del disegno c'è un orologio che segna le sei e dodici (si suppone che sia l'ora di nascita di Horace Greely, l'editore); alla sinistra il Padre Tempo contempla il mondo antico rappresentato dalle rovine di un tempio greco, un uomo che ara con i buoi, una carovana di sei cammelli che passa davanti alle Piramidi, e la clessidra.
A destra una "Giovanna d'Arco" americana che stringe la bandiera, saluta la modernità rappresentata da treno e fabbriche.
Sopra l'orologio, pronta a prendere il volo nello sconfinato futuro americano, c'è un'aquila.
Un'istantanea del Tempo, allegoria della funzione del giornale di illustrare "al volo" la Storia mentre accade.

(da Richard Kluger, "The Paper: The Life and Death of The New York Herald Tribune." )

Non tanto esoterico e misterioso dunque.
Ma l'analisi del vecchio "dingbat" rispetto al nuovo cela comunque un mistero, che evoca le magie dei dervisci delle Mille e una Notte e che facilmente potrete identificare, se non risolvere.

I cammelli però sono diventati 5.

[pcosta]

Eh già, quale prodigio più evocativo di magiche notti d'Oriente della sparizione di un cammello?