Città del Vaticano, 20 mar. (Adnkronos) - Benedetto XVI, a nome di tutta la Chiesa, esprime vergogna e rimorso alle vittime degli abusi sessuali avvenuti negli istituti religiosi irlandesi. E’ quanto si legge nella lettera che il Pontefice ha indirizzato ai cattolici irlandesi sul tema dei preti pedofili e diffusa oggi dalla Sala stampa della Santa Sede.
Nel paragrafo dedicato alle vittime e alle loro famiglie, il Papa afferma: “Avete sofferto tremendamente e io ne sono veramente dispiaciuto. So che nulla può cancellare il male che avete sopportato. E’ stata tradita la vostra fiducia, e la vostra dignità è stata violata”. “E’ comprensibile – spiega il Pontefice – che voi troviate difficile perdonare o essere riconciliati con la Chiesa. A suo nome esprimo apertamente la vergogna e il rimorso che tutti proviamo . Allo stesso tempo vi chiedo di non perdere la speranza”.
Rivolgendosi poi ai sacerdoti e ai religiosi che hanno abusato dei ragazzi, il Papa afferma: “Avete tradito la fiducia riposta in voi da giovani innocenti e dai loro genitori. Dovete rispondere di ciò davanti a Dio onnipotente, come pure ai tribunali debitamente costituiti. Avete perso la stima della gente dell’Irlanda e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli. Quelli di voi che siete sacerdoti avete violato la santità del sacramento dell’Ordine Sacro, in cui Cristo si rende presente in noi e nelle nostre azioni. Insieme al danno immenso causato alle vittime, un grande danno è stato perpetrato alla Chiesa”.
"Siamo tutti scandalizzati per i peccati e i fallimenti di alcuni membri della Chiesa", ha continuato. Anche i vescovi hanno commesso “seri errori nel trattare le accuse” di abusi sessuali da parte del clero in Irlanda, scrive ancora il Pontefice . “Capisco – aggiunge – quanto era difficile afferrare l’estensione e la complessità del problema, ottenere informazioni affidabile e prendere decisioni giuste alla luce di consigli divergenti di esperti. Ciononostante bisogna ammettere che furono commessi gravi errori di giudizio”. “Tutto questo - sottolinea – ha seriamente minato la vostra credibilità ed efficacia”.
Per evitare il ripetersi di fatti gravi di pedofilia fra i preti, è necessario secondo il Pontefice, rivedere le norme di accesso ai seminari. ''Certamente - aggiunge - tra i fattori che vi contribuirono possiamo enumerare: procedure inadeguate per determinare l'idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa; insufficiente formazione umana, morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati; una tendenza nella società a favorire il clero e altre figure in autorità e una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali, che hanno portato come risultato alla mancata applicazione delle pene canoniche in vigore e alla mancata tutela della dignità di ogni persona''. ''Bisogna agire con urgenza - afferma Benedetto XVI - per affrontare questi fattori, che hanno avuto conseguenze tanto tragiche per le vite delle vittime e delle loro famiglie e hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di persecuzione''.
Il Papa ha quindi annunciato di aver deciso di indire una visita apostolica in Irlanda. “Dopo essermi consultato e aver pregato sulla questione – scrive il Papa nella missiva – intendo indire una visita apostolica in alcune diocesi d’Irlanda come pure in seminari e congregazioni religiose. La visita si propone di aiutare la Chiesa locale nel suo cammino di innovamento ”. “Propongo inoltre - afferma ancora il Pontefice – che si tenga una missione a livello nazionale per tutti i vescovi, i sacerdoti e i religiosi”. Questa seconda iniziativa ha lo scopo, ha concluso Benedetto XVI, di far approfondire a ciascuno la propria vocazione “ in modo da riscoprire le radici della vostra fede in Gesù Cristo”.
Commentando la lettera il cardinale irlandese Sean Brady , colpito lui stesso dalle accuse di aver taciuto sugli abusi commessi dai preti, ha dichiarato: "Preghiamo perché questo sia l'inizio di una grande epoca di rinascita per la Chiesa". "Un passo ulteriore nel processo di rinnovamento e di guarigione", ha fatto eco l'arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, sottolineando come il Pontefice, nella lettera inviata ai cattolici irlandesi, abbia "riconosciuto i fallimenti delle autorità ecclesiastiche nel trattare questi atti criminali e peccaminosi". Critiche sono arrivate, invece, da Michael Kelly, vice direttore di 'Irish Catholic', principale quotidiano cattolico irlandese, secondo cui servono "gesti concreti" per ripristinare l'autorità morale della Chiesa.