Primi segnali di "rottura" in Emilia-Lunense

[Pramsan (POL)]

Leggete quest'articolo dell'informazione del 02/11/07

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La Lega fa la giusta provocazione ma dimentica che oggi esiste un 'alternativa che si chiama Lunezia e che permetterebbe ai nostri territori di unirsi in una nuova realtà più attenta ai bisogni locali non di dividersi tra essi.ry:

Dal momento in cui si parla di Sanità, ricordo che:
Ospedale del bambino di Parma = ZERO investimenti regionali

Ospedale Maggiore, su 41.316.551 € stanziati a favore dell'Azienda Ospedaliera di Parma, con il programma regionale di investimenti in sanità 2003-06, solo 8.240.827,60 sono fondi regionali , gli altri 33.075.724, 33 li ha dovuti mettere lo Stato(precedente governo di CDX)

All'Ospedale di Parma (secondo in regione) sono arrivati 16milioni per il pagamento dei crediti contro i 100 milioni a quello di Bologna mentre "Pet Tac" e IRCS sono andate a Reggio e Iort a Sant'Arcangelo di Romagna.

Alla luce di tutto cio' e per finire, ricordiamo la ridicola e comicissima frase sortita da Bertelli per magnificare il nuovo PTR emilianoromagnolo:
"Questa è la novità: una regione nuova che utilizza il policentrismo, ma lo mette a sistema. E che ha una capitale, Bologna, che diffonde vantaggi sull’intera regione”. : : : :
Per maggiori informazioni www.lunezia.4000.it

[Spirit]

Quello che si intuisce da questo articolo è che abbiamo un sistema sanitario schifoso. Foldi, soldi stanziati, debiti che vanno a braccetto con lobbies di medici e case farmaceutiche, clientelismi politici, lottizzazioni e lotte intestine per gestire flussi di denaro pubblico sul quale tutti si gettano come lottatori di sumo. E poi parlano di diritto alla salute. Chissà come mai Michael Moore si è fermato in Francia per documentare il funzionamento di un sistema sanitario pubblico. Che schifo.

[Juv]

I problemi dell'amministarzione pubblica non si risolvono certo stravolgendo le identità locali o creando la XXI regione itagliana a statuto ordinario.

[ARTISTA]

I problemi dell'amministarzione pubblica non si risolvono certo stravolgendo le identità locali o creando la XXI regione itagliana a statuto ordinario.

Se ti riferisci all'Emilia-Romagna, qui non ci sono identità locali la realtà tolto il colore politico del partito che la governa è molto molto variegata.
Costruiamo federalismo e sussidiarietà e diamo la parola al popolo, in questo ci può stare non la 21 o 22 regione a statuto ordinario o speciale, ma uno stato confederato autonomo.
Questo è l'obiettivo politico.

[Juv]

Parlavo della Liguria. I popoli Emiliani e Romagnoli si organizzino come meglio pare.

[Juv]

Dato che secondo i "luneziani" io Ligure de spèza sarei un "luneziano" (manco un apuano o un lunigianino) sento il diritto di criticare la loro proposta che mi coinvolgerebbe direttamente.

[cincinnatobis]

Sottolineata l'idiozia di due comuni che chiedono di essere parte di una provincia che possono raggiungere solo attraversando un'altra regione (Ragazzola è comune di Roccabianca!), chiedo a Pramzan: perché, se Bologna ci sta sui coglioni (in questo concordo), vuoi che Massa, La Spezia, Reggio Emilia, Mantova, Cremona decidano di togliersi di dosso il dominio di Firenze, Genova, Bologna e Milano per mettersi "sotto" a quello di Parma?

[Pramsan (POL)]

Sottolineata l'idiozia di due comuni che chiedono di essere parte di una provincia che possono raggiungere solo attraversando un'altra regione (Ragazzola è comune di Roccabianca!), chiedo a Pramzan: perché, se Bologna ci sta sui coglioni (in questo concordo), vuoi che Massa, La Spezia, Reggio Emilia, Mantova, Cremona decidano di togliersi di dosso il dominio di Firenze, Genova, Bologna e Milano per mettersi "sotto" a quello di Parma?

La risposta, caro cincinnatobis, forse sta proprio nel termine (un po' enfatizzato, ma volontariamente provocatorio) che hai utilizzato...."DOMINIO".
Lunezia (Emilia-Lunense) è un progetto che riferendosi ad una proposta storica vuole ri-attualizzare e rivedere il modus operandi amministrativo delle nostre regioni. Le proposte sono numerose e tutte ancora da sviluppare. Sinteticamente Lunezia sarebbe ad esempio all'opposto del centralismo bolognese nato dall'ultimo piano regionale territoriale, perchè intende riunire periferie regionali che nel centralismo hanno avuto solo da perdere ma che per ragioni storiche e culturali. Ma questo è solo un aspetto del progetto lunense che dovrà esser portato avanti da chi non vuole limitarsi alla "semplice" creazione di una regione in più.
Forse la cosa più importante sarebbe anche capire che Lunezia si verrebbe a trovare geostrategicamente lungo un corridoio alternativo alle solite direttive di sviluppo dell'area centro-nord. Senza volerlo, il progetto della Costituente del 46, gettava le basi di una regione chiave nell'ambito europeo e questo oggi fa paura allo status quo delle rispettive regioni. Oggi, nel 2007, i centralismi di queste regioni, continuano a boicottare questa alternativa di sviluppo preferendo concentrare lo sviluppo infrastrutturale, turistico e sociale, in prossimità delle rispettive capitali con danno per l'intero Paese. La Pontremolese, il corridoio TI-BRE, il boicottare aeroporti, ospedali, teatri, biblioteche....sono solamente alcune delle mosse politiche per mantenere il potenziale di questa parte di territori sotto una specie di letargo controllato. Difficile approfondire un argomento tanto vasto in un solo post, ti invito a visitare il nostro forum .

[Pramsan (POL)]

Dato che secondo i "luneziani" io Ligure de spèza sarei un "luneziano" (manco un apuano o un lunigianino) sento il diritto di criticare la loro proposta che mi coinvolgerebbe direttamente.

Per questa ragione sul nostro forum abbiamo aperto una sezione riservata esclusivamente alle critiche anti-luneziane. Le tue osservazioni sarebbero le benvenute!
Comunque tu rimarrai ligure de Speza ed io pramsan di Parma non ti preoccupare. Lunezia non vuol dire abbandono di un identità ma creazione di un nuovo polo amministrativo più attento alle esigenze di territori periferici che comunque, da sempre, hanno avuto legami e scambi. Se la periferia diventa centro si crea qualcosa di nuovo e più forte, senza essere obbligati di rinnegare chicchessia. E' forse un male o una prevaricazione studiare un metodo per creare maggior benessere?
Ti rimando inoltre alla mia risposta a cincinnatobis qui sotto.

[Spirit]

Purtroppo i padani conoscono pochissimo la loro storia. Se la conoscessero non si presterebbero a queste iniziative, per altro rispettabilissime, che non spostano di una virgola lo spaccato che separa il Nord dall'autonomia. Eppure non è difficile: non è difficile capire cos'era la Lega Lombarda, chi la costituiva, con quali finalità e su quali basi ideali e politiche. Mentre siamo sotterrati sotto la coltre di una pressione fiscale del 53% reale, mentre stiamo sprofondando nel terzo mondo, c'è chi pensa a costituire una nuova Regione e a fomentare la ribellione di Spezia verso Genova o di Parma verso Bologna. Mi ripeto, ma continuo a dire che mi sembra fuori da ogni logica.