4 novembre la festa dimenticata

[Palazzoni]

Al Milite Ignoto, C. Lolli

"Io lo so chi ti spinse a partire e non fu desiderio di gloria, io lo so non volevi morire, nè lasciare un ricordo alla storia, io lo so chi ti venne a cercare, fin sui campi, fin dentro a un cortile, io lo so non ci fu da parlare, con chi aveva in mano un fucile.
Io lo chi ti guardò partire, sorseggiando un bicchiere di vino, fu lo stesso che poi venne a dire, che eri felice come un bambino. Ma io lo so che non era affar tuo, che non era la tua quella guerra e del resto cos'è che era tuo, certo neanche quel pezzo di terra.
Hanno scelto la terra più triste, quella che era costata più cara, quella in cui a migliaia cadeste, che vi accolse e vi fece da bara. Hanno scelto la terra più rossa, quella che era costata più vite ed un corpo in cui solo le ossa, circondassero ormai le ferite.
Lo hanno offerto a una patria impazzita, che sfogasse così il suo dolore, han pagato i tuoi anni di vita con un grande anonimo onore. Così oggi sei il milite ignoto, morto in guerra nessuno sa come, dopo averci lasciato la pelle, c'hai rimesso per sempre anche il nome.
Ma non sarai certo ignoto ai compagni, che con te avran lavorato, non sarai certo ignoto alla donna, che ti avrà ogni notte aspettato. Non sarai certo ignoto agli amici, che ti avran dedicato le sere, nel ricordo dei tempi felici in cui potevano offrirti da bere.
Come sei invece ignoto a quelli, per cui tutto ciò è stato un affare, che cantando siam tutti fratelli, ti ricordano intorno a un'altare. Come sei certo ignoto alle mani, di quel vivo illustre da bene, che verrà a sputare domani, altri fiori sulle tue catene."
-------------------------------------------------------------------------

[Der Goerzer]

Non penso che i lombardo-veneti dell'epoca avessero piacere a far parte di una nazione allora decadente (l'impero austro-ungarico) che fra l'altro li vessava particolarmente e li considerava la feccia dell'impero.

prima di parlare, apriamo uno stramaledetto atlante storico, no?

il Regno Lombardo-Veneto fece parte dell'Impero Asburgico solo dal 1815 al 1866... fu una evidente forzatura territoriale per Vienna, anche se l'amministrazione economica di quelle terre fu molto migliore di quelle successive dell'Italia unita

il Lombardo-Veneto fu annesso al Regno d'Italia ENTRO il periodo del VERO Risorgimento (conclusosi interamente nel XIX secolo). dunque nessuno discute di questo...

il 4 novembre è una festa (oscena) che celebra invece la "vittoria" italiana sull'ex alleato Austro-Ungarico. nel 1918. quali territori furono guadagnati?

il Trentino, il Sud-Tirolo e il Litorale (ribattezzato con scarsa fantasia "Venezia Giulia").

con l'eccezione FORSE del Trentino, erano tutte terre dove il sentimento filo-imperiale era maggiore di quello filo-irredentista. ma si sa, la storia non la fa la gente, ma le solite élite di riccastri annoiati.

si diffuse la leggenda che il Risorgimento italiano non fosse concluso, e si mandarono a morire più di 600,000 BRAVI RAGAZZI (pace alla loro anima) per insanguinare TERRE ALTRUI DA SEMPRE. schiacciati a Caporetto, retrocessi nel loro Veneto, gli italiani ebbero fortuna ad essere solo una delle tante forze messe in campo contro l'Impero Austro-Ungarico. preso fra mille fuochi fu costretto a firmare l'armistizio.

da notare che il Trentino fu offerto all'Italia per evitare che tradisse il suo alleato... offerta rifiutata, come altre esagerate fatte dopo...

mah!

non festeggerò mai il 4 novembre.

Gorizia libera, Litorale libero.

[Serendipity]

Gli ultimissimi reduci ancora vivi.

http://www.youtube.com/watch?v=8OG0_UGQieY

[Eridano]

4 novembre la festa dimenticata
4 novembre, per non dimenticare, non c'è futuro senza memoria, sradicare l'amor per la storia, significa sradicar l'amor patrio, e la consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo, ci vanno a nozze i nuovi signori della comunanza globale, teniamo alta la fiaccola della memoria, di tutti i grandi eventi che segnarono il popolo italiano, altrimenti il cammino per l'oblio di massa sarà ineluttabile.

Meno male.

[senhor soares (POL)]

il 28 ottobre semmai

no, proprio il 28 aprile... ovvero la festa nazionale sarda