Citazione Originariamente Scritto da Ichthys Visualizza Messaggio
È vero che gli psicofarmaci non curano, ma tamponano la situazione, e poi questi disturbi, se opportunamente controllati da uno specialista, spariscono con l'avanzare dell'età.

Ti informo che coi metodi coercitivi e umilianti di cui parli tu una mia collega è stata licenziata... e il bello è che il signor Roma!TSR, che non vuole nemmeno che si impieghino gli insegnanti di sosteno, scrive che non ha nulla da aggiungere, ma per cortesia.
Insomma, abbiamo pure le mani legate e poi si pretendono punizioni esemplari. Al di là della sospensione o addirittura dell'espulsione non si può andare e comunque non servirebbe a niente visto che tale disturbo recidivo è competenza di specialisti.
Al contrario, ci sono moltissime testimonianze di psicofarmaci che aumentano l'aggressività, la depressione e molte volte portano al suicidio.

Mai detto che la famiglia non deve essere coinvolta. La scuola e la famiglia rivestono un ruolo fondamentale, scambiarsi continue informazioni tra le due deve essere un obbligo morale.

Se dovessi scegliere tra espulsione, pscofarmaci e insegnante di sostegno certamente preferirei che venisse applicata quest'ultima soluzione. Psicofarmaci ed espulsione non sono un aiuto, ma il rifiuto nell'accettare l' anormalità

Secondo molti psichiatri l'iperattività è una disfunzione neurologica, non è dovuta quindi a fattori esterni come la famiglia.
Si dice di lasciare fare al servizio, allo specializzato. Forse questo peggiora la situazione del bambino perchè al posto dell'aiuto familiare subentra il farmaco, al posto della scuola la punizione e l'isolamento (e qui mi pare siamo d'accordo a bocciare in pieno)

Quello che mi spaventa è l'aumento sostanziale che si sta verificando in questi ultimi anni di casi ADHD, l'assenza di prove organiche e chimiche di questa malattia, e quindi l'impossibilità di stabilire chi "malato" e chi no.

L’adhd non e’ una malattia ed il bambino iperattivo non e’ un malato, ma una soggettivita’ e come tale va rispettata”, e’ la tesi sostenuta da Giusy Gabriele, psicologa e direttore generale dell’Asl RmD