Originariamente Scritto da
Giò91
Putin comunista?
Finiamola con questa storia, tra l'altro ridicola.
Vladimir Putin non avrebbe potuto essere altrimenti in passato.
In Russia c'era il comunismo e praticamente la stragrande maggioranza della popolazione russa era comunista.
Solo verso la fine degli anni '70 è incominciato il declino del regime in termine di consensi.
Non vedo cosa altro poteva essere Putin che, come tutti i russi nati in pieno regime sovietico, era stato educato in un determinato modo e a cui sin dall'infanzia erano stati inculcati determinati principi-base che erano quelli del comunismo.
Poi il Comunismo è caduto, la Russia ha conquistato la libertà e s'è liberata da un regime tirannico, dispotico e barbaro.
Ma Boris Eltsin non portò la Russia allo splendore, si asservì agli americani, allineandosi al nuovo ordine mondiale imposto da USA-Israele, lasciò ampia libertà d'azione agli oligarchi ebrei e determinati poteri forti.
Vladimir Putin invece ha riportato la Russia alla stabilità. Ha eliminato gli oligarchi legati alla lobby ebraica mondiale, ha eliminato i mafiosi collegati ad essi, ha ristabilito l'autorità dello Stato, ha usato il pugno di fetto di fronte al terrorismo secessionista ultra-islamico ceceno appoggiato da Soros e compagnia brutta, ha abolito il giorno della Rivoluzione d'Ottobre come festa nazionale, mettendo invece una data "nazionalista": la vittoria dei Russi sui Polacchi nel '600.
Guardiamo poi alla politica estera: Vladimir Putin ha fatto capire bene agli Americani e a tutto il resto del mondo che lui fa gli interessi della Russia e che mira ad espanderne l'influenza e che quindi a lui dei cosidetti "interessi occidentali" non frega una mazza....o meglio, gli interessano solo nella misura in cui coincidano con quelli russi.
E questa politica di autonomia dall'asse USA-Israele è ottima e andrebbe ripresa dalla stessa Unione Europea che dovrebbe cercare di avere un rapporto privilegiato con la Russia di Putin anzichè pensare ad ingressi insensati come quello della Turchia e di Israele o di continuare a sottostare ai voleri degli USA e dell'ONU.