Comunque è stata data una sala dell'oratorio e non la Chiesa, ma in ogni caso non doveva essere data in base a una nota della CEI del 1993 che proibisce di concedere locali di proprietà della parrocchia per atti di culto di altre religioni. Se fosse stata concessa la Chiesa, sarebbe stata anche una profanazione, ma anche la concessione dell'oratorio resta comunque grave e illecita....
Aridatece Hagia Sophia ....
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Credo che ci sia qualcosa che non sappiamo. Perchè si parla di riuscito intento di integrazione in questa ridente cittadina che dev'essere Ponzano. Non credo che il venerdì i cattolici disertino la parrocchia.
Riflettevo sul fatto che io non ho mai occasione di conoscere un musulmano e in generale un extracomunitario. Non andiamo nella stessa palestra e la sera frequentiamo comitive e probabilmente zone della città diverse. Poco male perchè io non sono il futuro.
M'immagino che in quella parrocchia di Ponzano qualche bimbo italiano faccia amicizia con qualche bimbo musulmano e di conseguenza le loro mamme scambino qualche parola, anche se le mamme hanno meno in comune tra di loro dei rispettivi figli.
Nell'articolo si legge anche di altre attività per favorire la conoscenza reciproca e lo scambio culturale.
In passato l'ospite che veniva da lontano era gradito anche perchè era una fonte di notizie e novità, ora abbiamo i tg e i voli low cost
Il punto cattolico è che non è bene fare del bene a qualcuno senza poter tentare di convertirlo. E quest'idea non tanto mi piace.
Anche se fornire dei locali per la preghiera in effetti significa favorire un culto non solo le singole persone.
Il cenacolo, sì, il Cenacolo, il luogo ove Nostro Signor Gesù Cristo istituì il sacramento dell'Eucarestia, è a tutti gli effetti una moschea con tanto di Mihrab. Qualcuno lo sapeva? Non ci si può celebrar la Messa, è vero: ma d'altro canto ci si può ben pregare, noi cristiani. Gerusalemme, Gerusalemme, maestra degli incastri.
E dentro l'edicola del santo Sepolcro, sulla pietra, su quella pietra, si invoca la Trinità in cui lo Spirito-Santo-procede-dal-Padre-e-dal-Figlio, o la Trinità in cui lo Spirito-Santo-procede-solo-dal-Padre? Si invoca il Gesù dalle due nature o quello dall'unica divina natura? Gerusalemme, Gerusalemme, maestra degli incastri.
Ci si può incastrare senza smarrire la nostra identità (neppure quella missionaria)? Ci può essere un musulmano che venga percosso interiormente dall'apertura di cuore di un vecchio prevosto veneto che antepone la legge dell'amore a quella del diritto e che viene incontro al suo bisogno di preghiera anche se è inserito in una cornice di credenza totalmente differente dal proprio? Che venga toccato, stimolato, che si domandi quel che c'è dietro, e che - di domanda in domanda, di ricerca in ricerca - si ritrovi appoggiato sulla spalla di Cristo senza saper neppure come c'è finito?
Non so. Non sono domande retoriche, non credo ci sia una vera risposta. Ma le le pongo.
B
Oggi il vescovo, monsignor Andrea Bruno Mazzoccato, ha voluto incontrare il sacerdote proprio «per avere chiarimenti circa alcune sue dichiarazioni evidenziate dai quotidiani e da alcuni organi radiotelevisivi». In un dialogo «fraterno e cordiale», don Aldo ha ribadito «la sua obbedienza al vescovo e la piena disponibilità a trovare una soluzione al problema».
Vediamo cosà dirà il vescovo. Sinceramente, credo che chi è partito in quinta accusando questo prete da alcuni definito "ingenuo", non può che partire da dei pregiudizi che si porta con sé. E' automatico...purtroppo. Ma facendo così si fanno tanti danni. Perciò, si faccia più attenzione ai fatti e non a idee.
Interessanti sono poi queste riflessioni di Informatore:
La perdita di esclusività di un edificio cristiano (che quindi può essere adibito a qualsiasi uso sociale) è segno di una perdita del sacro che rode oramai da moltissimo tempo il mondo cristiano occidentale.
Io mi chiedo che cosa mai avrà in mente quando dice "perdita del sacro"?
Quale sacro? In che termini sacro? ecc ecc.
E poi (la cosa ancor più importante), e allora? Ce davvero una "perdita"?
Se non si capisce di cosa si parla (e come se ne parla), vi rimane una sola via che ha questo percorso: lamentela - giudizio - esclusione.
E' quella più immediata, la più economica.
E' la Via di Cristo?
Forse e` ingenuita`, ma indubbiamente rabbia e odio sono sentimenti peggiori.
Inoltre volevo aggiungere una cosa: la Chiesa di Cristo, cosi` come viene insegnato al catechismo, e` l'unione nello spirito e nella preghiera dei fedeli, non quattro mura con una campana. E il bisogno del "possesso" e della "proprieta" e` materialismo ed egoismo, non fede.
L' unica via è l' integrazione, il muro contro muro non porterà a niente, anche perche avvalorando la seconda ipotesi si da carbone da bruciare a chi sponsorizza la violenza come unico metodo per risolvere queste questioni che di certo non è la via che avrebbe indicato il signore.
E' sinceramente assai deprimente portare il proprio contributo a queste discussioni perché i punti di riferimento dai quali si muovono i vari interventi sono addirittura opposti e non paiono certo voler incontrarsi.
PRIMA di iniziare a discutere su qualsiasi argomento bisognerebbe cercare di capire e di capirsi, perché con le attuali basi si rischia di parlare, non essere compresi e, in seguito, dileggiati.
Se le cose rimangono così lo scrivere non serve a niente, a nessuno ed è una perdita di tempo.
L'esempio lo abbiamo sotto gli occhi: l'utente "wlavita" scrive ma non sa evidentemente cosa dice.
Pare equivocare la differenza esistente - e che sempre esisterà - tra mussulmani e cristiani suggerendo che la distanza tra i due gruppi generi automaticamente odio, rabbia, ecc.
L'equivoco diviene palese errore quando - in nome di uno spiritualismo disincarnato - proclama che l'unione dei fedeli va al di sopra di ogni loro possesso, chiese e campane incluse.
Su questo e altri forum più volte ho precisato la necessità della povertà cristiana ma l'asserzione di "wlavita" è decisamente pauperistica, per giunta in nome del Catechismo.
Quanto questo sia semplicemente sciocco lo vediamo subito tutti se, in nome dell'amore e dell'armonia della famiglia, rinunciassimo, ad esempio, a dare ad essa una casa. Se seguiamo il ragionamento di "Wlavita" è importante l'unione spirituale, rispetto al possesso di una casa, cosa "egoistica"??? Non mi pare di esagerare troppo con questo esempio...
Tanto è sciocco questo ragionamento - chiaramente posto dal nostro utente - tanto è sciocco affermare che è importante l'unione di spirito di una comunità rispetto ad una chiesa con tutte le sue suppellettili liturgiche.
E' uno spiritualismo che stacca lo "spirito" dagli aspetti "materiali", come se mai fosse possibile farlo. Per lo stesso principio, solo esagerando un poco, allora perché non si vende tutto e si cammina per strada nudi e crudi?? Perché rimanere "egoisticamente" attaccati ai propri vestiti o al proprio computer con il quale si inviano corbellerie nel web????
Evidentemente questo idealismo spiritualistico è affermato nel tentativo quanto mai inconsistente di approvare che una chiesa o un edificio annesso ad essa, possa essere dato a persone di altri credi e fedi. E' qui che si vuole parare.
Se questo si potesse fare allora perché io, che "wlavita" non conosce nemmeno, non mi installo temporaneamente nella sua casa accampando un mio precipuo diritto? Perché certe cose sì e altre no? E poi perché, nel momento in cui si fanno le giuste distinzioni per cui una chiesa deve rimanere chiesa e non moschea, c'è sempre qualcuno che parla a sproposito di odio, di combattimento o di opposizione all'integrazione?
Ecco è tutto questo che rende molto pesante e noioso intervenire in un forum come questo. Se certi presupposti non cambiano e le persone non si rendono conto di quanto dicono è infatti impossibile ogni discorso costruttivo, soprattutto davanti a chi dimostra ignoranza e beata ingenuità e non crede affatto di essere ignorante e ingenuo.
[sarcasmo] Oh com'e' caduta in basso la chiesa, non ci sono piu' i valori veri, il mondo e' allo sfascio... addirittura si permette di fare concessioni al nemico. Non e' piu' la bella religione cristiana di una volta che i mussulmani li massacrava financo a casa loro, e che bruciava vivi quei mascalzoni degli atei, degli eretici o chi comunque osasse contraddirla [/sarcasmo]
Questa qui di dare una stanza (non una chiesa) da usare come moschea poteva essere un'occasione di dimostrare silenziosamente un pochino di quella "superiorita' culturale" di cui ci vantiamo tanto a parole. Proprio perche' NON e' assolutamente un atto dovuto.