E' diventato il liet motiv di questi ultimi mesi: la crisi della politica. Ormai non c'è più articolo, dibattito televisivo, convegno che non ponga l'attenzione su questo tema. Improvvisamente sembra che questo paese si sia reso conto che la propria classe politica sia composta da incapaci. Ma prima della famosa intervista di Massimo D'alema al Corriere della sera dove il ministro degli esteri denunciava la crisi della politica preconizzando addirittura una rivolta della gente eguale o addirittura peggiore di quella del '92 seguente i fatti di tangentopoli, nessuno ne parlava. Ma in quell'intervista, D'alema aveva bisogno di coprire le difficoltà del suo governo attribuendole ad una crisi più generalizzanta del sistema politico italiano. Poi è arrivato il V-day di Beppe Grillo e i politici ne hanno aprofittato per acutizzare ancora di più la percezione di antipolitica della gente. La sinistra perchè così può proporre il Pd come la soluzione all'antipolitca. E la destra per scaricare le responsabilità dell'antipolitca sulla sinistra. E' stata la casta ad ordinarci di attacarla. E noi, da bravi soldatini, stiamo obbedendo, diventatno il mezzo di cui la politica si serve per poter trascinare l'italia in una nuova pseudo repubblica, la terza repubblica e così "anestetizzare" possibili moti di ribellione degli elettori per l'incapacità cronica della classe dirigente di saper decidere. Come con tangetopoli: i settori della politica non toccati dallo scandalo ne approfittarono per proporsi come baluardo morale in grado di porre fine al marciume della prima repubblica e portare così l'italia in una seconda e candida repubblica. Salvo poi sparare a zero sul pool di maini pulite dopo averlo santificato. E ora l'obiettivo è lo stesso: alimentare l'antipolitica per creare una nuova pseudo repubblica e tenere buoni gli elettori per i prossimi 15-20 anni. E si andrà avanti così per altri quarant'anni o cinquant'anni: ogni quindici anni si tirerà fuori alimenterà l'antipolitica come antidoto all'atipolitca. Una cura omeopatica con cui la casta si assicurerà la propria soprovvivenza fino a che la gente non capirà di essere presa per il culo e allora saranno dolori, perchè ci sarà la rivolta proletaria e le conseguenze, per il buon andamento delle dinamiche democratiche delle paese, potrebbero essere deleterie. Ma questi signori non si accorgono del pericolo che il loro lassismo rischia di causare.

Tratto da http://vocelibera.blog.excite.it categoria "IL PUNTO".