http://www.renatapolverini.it/wp-con.../programma.pdf
46. PIU’ ENERGIA, MENO CONSUMI E PIU’ FONTI RINNOVABILI
L’energia costituisce un elemento chiave del governo dei processi produttivi, imprenditoriali e ambientali. Oggi la sfida posta dall’Unione Europea con il pacchetto energia e ambiente per il 2020 (la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l’aumento del 20% del risparmio energetico e il raggiungimento del 20% della produzione di energia da fonti rinnovabili) può trasformarsi per il territorio in motore di innovazione, sviluppo di impresa e occupazione. Le nostre priorità:
Approvazione e attuazione del Piano Energetico Regionale. L’approvazione del piano energetico è assolutamente prioritaria per avere:
- un quadro normativo che renda più semplice e rapida la realizzazione di impianti di produzione energetica nel settore delle fonti rinnovabili (fotovoltaico, biomasse ed eolico) e al fine di massimizzare la produzione degli impianti in funzione;
- un bilancio della capacità energetica regionale analizzando la produzione degli impianti esistenti;
- una valutazione dell’esistente e del potenziale di sviluppo dell’energia prodotta dalle diverse tipologie di fonti (ad esempio, fotovoltaico, biomasse, eolico,
carbone pulito, gassifica tori, etc.);
- un’integrazione con il piano energetico di Roma relativo alla produzione di energia da fonti rinnovabili presenti sul territorio comunale;
- un migliore sfruttamento del potenziale di impiego delle energie rinnovabili per usi termici (riscaldamento a biomassa e utilizzo di pompe di calore);
- l’autosufficienza energetica della regione come obiettivo finale del piano, ottimizzando la produzione già in essere ed integrando la stessa attraverso la eventuale realizzazione di nuovi impianti.
Realizzazione di parchi regionali di biomasse e promozione e finanziamento di “progetti integrati di sviluppo” per valorizzare il territorio.
Realizzazione di un Piano d’azione per l’efficienza energetica.
Serve un piano perché non si può fare efficienza energetica con un solo strumento. Ne occorrono tanti e di tipo diverso, ma coordinati e coerenti tra di loro: dagli incentivi alla defiscalizzazione, dalla normativa alle campagne di informazione, dagli accordi volontari al “green public procurement”, dalla certificazione energetica degli edifici alla promozione della cogenerazione, ma anche codici di condotta, diffusione di “buone pratiche”, formazione e qualificazione di tecnici e progettisti, diffusione di una cultura dell’efficienza energetica.