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  1. #11
    Simply...cat!
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    Concordo che i rom sono molto diversi dai rumeni,ma nemmeno questi ultimi sono svizzeri.
    E io li conosco bene i rumeni.

  2. #12
    Avaterotomane
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    Io conosco dei rumeni e l'impressione che mi hanno fatto è che siano potenzialmente integrabili per la maggiorparte , i problemi che causano adesso sono dovuti a 50 anni di comunismo e miseria più che ad una negatività congenita/genetica , sono abbastanza simili a noi per cultura , lingua e idee generali su famiglia , Dio , lavoro etc
    solo che andrebbero fatti entrare in numero molto minore e più sparsi sul territorio , per dare appunto loro il tempo di essere assimillati.
    Porte chiuse invece ai Rom , quelli integrabili saranno al massimo l'1% , parlo di quelle pochissime famiglie che lavorano onestamente e mandano i figli a scuola.
    Per tutti gli altri , o ve ne tornate a casa o andate a casa di Berlusconi e Prodi ma non esiste che pesiate sul nostro stato sociale già sconquassato di suo (per non parlare della criminalità).

  3. #13
    Erio.IlPadano
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    Citazione Originariamente Scritto da Glaser Visualizza Messaggio
    Mah...mi sembra che Fini sia spesso poco obiettivo e troppo interessato ad inquadrare le realtà che osserva nella sua personale visione del mondo, anche a costo di semplificazioni eccessive.
    Secondo me per valutare la situazione rumena bisognerebbe sentire un punto di vista più neutrale ed evitare di prendere posizioni buoniste che tendano in sostanza a "giustificare" l'immigrazione di massa che stiamo subendo ora.
    CONCORDO PIENALMENTE, IN PASSATO ASCOLTAVO CON PIACERE COME GIORNALISTA PER LE SUE IDEE MASSIMO FINI, PURTROPPO SECONDO ME, DA IDEE MOLTO VICINE ALLA LEGA, SE NE E' PROGRESSIVAMENTE ALLONTANATO. OSEREI DIRE CHE NON LO RICONOSCO PIU', EVIDENTEMENTE E' CRESCIUTO ....CULTURALMENTE......HA VIRATO A SINISTRA!!!!!!
    UN PO' DI SANO HUMOUR ALL'INGLESE FA SEMPRE BENE! comunque io ribadisco da impressioni personali, rom o rumeni, c'è si differenza tra loro, ma agli effetti pratici per il cittadino italiano non cambia granchè: sono entrambi dediti principalmente, come d'altronde la maggior parte degli immigrati africani ed orientali alla delinquenza! Naturalmente esistono decine, centinaia di casi di brave persone, ma d'altronde queste non incidono granchè percentualmente parlando. Attendo pareri da chi la pensa come me oppure no!!

    http://liberapadania.blogspot.com

  4. #14
    Erio.IlPadano
    Ospite

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    Concordo in generale su quanto espresso, però l'opinione che sono abbastanza simili, ricorda che non lo sono mai abbastanza!! Ricorda che anche i tuoi concittadini originari sono abbastanza simili a te, ma spesso avete opinioni largamente discordanti.

    Comunque questi pesano veramente sullo stato sociale, perchè, scrivo a ragion veduta, ottengono, per merito di politici, sindacalisti sinistrorsi agevolazioni, che Tu te le sei sempre sognate....si proprio sognate!!!


    http://liberapadania.blogspot.com

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da YSBYSB Visualizza Messaggio
    Massimo Fini su QN.

    Quello romeno non è un popolo di delinquenti, ma di disperati.
    Personalmente ne conosco tre che vivono in Italia. Il primo è un ragazzo di 32 anni, diplomato nel suo Paeseì, che fa l’aiuto di un vetraio. La seconda, laureata in economia in Romania, fa la badante. La terza è una splendida ragazza, laureata in Storia, che fa l’entraineuse, cioé in pratica la prostituta, in un noto locale notturno diMilano.
    Ho chiesto loro come fosse la vita in Romania sotto Ceausescu.
    Il diritto allo studio era garantito a tutti e non c’erano difficoltà a trovare lavoro. Le pensioni erano decorose e comunque sufficienti perché il costo della vita era basso e i prezzi stabili. L’essenziale era garantito, il superfluo un sogno.
    A soffrire erano soprattutto gli artisti perché mancava la libertà. L’apertura al libero mercato ha completamente disgregato quella società. Oggi a petto di enormi ricchezze c’è una maggioranza di miserabili che non hanno di che vivere e quindi, se possono, emigrano. Inoltre una cosa è essere poveri dove tutti, più o meno, lo sono, altra è esserlo dove brilla un’opulenza vistosa e vissuta come offensiva.
    Questo è il cocktail micidiale che scatena la violenza. La stessa cosa è accaduta in Russia dove, dopo la caduta del regime, i delitti sono decuplicati. Ci sono gli Abrhamovic che si comprano il Chelsea, ma con lo stipendio di un professore di università si compra una coscia di pollo. L’errore è stato di immettere brutalmente nelle società ex comuniste l’economia del ‘capitalismo reale’ senza salvare prima le povere, ma concrete, conquiste del ‘socialismo reale’.
    Si sono confuse le riconquistate, e sacrosante, libertà civili con il libero mercato. Ma non sono la stessa cosa.
    http://www.massimofini.it/__d/txt/full/T232997_01.pdf
    il sig. Finix se li porti a casa sua......i rumeni !!!


  6. #16
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    anzi, adesso che mi ricordo : erano spie anche sotto l'impero ottomano.

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da bastet Visualizza Messaggio

    il sig. Finix se li porti a casa sua......i rumeni !!!


    Guarda che mica tutti possono permettersi una badante brindisina!

  8. #18
    Erio.IlPadano
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    Citazione Originariamente Scritto da dime can Visualizza Messaggio
    i rom erano le spie del regime.
    LE SPIE NON MI SONO MAI PIACIUTE

    http://LIBERAPADANIA.BLOGSPOT.COM

  9. #19
    Erio.IlPadano
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    Citazione Originariamente Scritto da eleichem Visualizza Messaggio
    E' evidente che il libero mercato, iniettato in una società avvezza alla ripartizione della povertà, può solo portare disastri.
    Il regime di Ceausescu era criminale almeno quanto lo è chi ha portato in europa la romania in queste condizioni.( e chi non ha firmato la moratoria ai tempi del mitico governo di cdx)
    Detto questo,la povertà non giustifica un comportamento infame e criminale.
    Anche in condizioni di miseria una persona mantiene la sua dignità, se ne ha mai avuta una.
    Esiste una regia criminale nella destrutturazione di società consolidate, ormai è cosa evidente.
    Il falso mito del libero mercato prepara il terreno per l'avvento di una nuova e più feroce edizione del collettivismo.
    RICORDA CHE OGNI POPOLO HA UNA SUA DIGNITA' , DIVERSA DA QUELLA DI ALTRI POPOLI.

    HTTP://LIBERAPADANIA.BLOGSPOT.COM

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da YSBYSB Visualizza Messaggio
    Massimo Fini su QN.

    Quello romeno non è un popolo di delinquenti, ma di disperati.
    Personalmente ne conosco tre che vivono in Italia. Il primo è un ragazzo di 32 anni, diplomato nel suo Paeseì, che fa l’aiuto di un vetraio. La seconda, laureata in economia in Romania, fa la badante. La terza è una splendida ragazza, laureata in Storia, che fa l’entraineuse, cioé in pratica la prostituta, in un noto locale notturno diMilano.
    Ho chiesto loro come fosse la vita in Romania sotto Ceausescu.
    Il diritto allo studio era garantito a tutti e non c’erano difficoltà a trovare lavoro. Le pensioni erano decorose e comunque sufficienti perché il costo della vita era basso e i prezzi stabili. L’essenziale era garantito, il superfluo un sogno.
    A soffrire erano soprattutto gli artisti perché mancava la libertà. L’apertura al libero mercato ha completamente disgregato quella società. Oggi a petto di enormi ricchezze c’è una maggioranza di miserabili che non hanno di che vivere e quindi, se possono, emigrano. Inoltre una cosa è essere poveri dove tutti, più o meno, lo sono, altra è esserlo dove brilla un’opulenza vistosa e vissuta come offensiva.
    Questo è il cocktail micidiale che scatena la violenza. La stessa cosa è accaduta in Russia dove, dopo la caduta del regime, i delitti sono decuplicati. Ci sono gli Abrhamovic che si comprano il Chelsea, ma con lo stipendio di un professore di università si compra una coscia di pollo. L’errore è stato di immettere brutalmente nelle società ex comuniste l’economia del ‘capitalismo reale’ senza salvare prima le povere, ma concrete, conquiste del ‘socialismo reale’.
    Si sono confuse le riconquistate, e sacrosante, libertà civili con il libero mercato. Ma non sono la stessa cosa.


    http://www.massimofini.it/__d/txt/full/T232997_01.pdf
    La Romania era così anche sotto Ceausescu. Solo che le puttane si andavano a trovare la, mentre adesso ti fanno il servizio a domicilio, nella strada sotto casa.
    Se a quei tempi stavano tutti bene com'è che le donne la davano via per un paio di calze?

 

 
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