Questo spiega il meccanismo dei mutui sub prime, che non bastano da soli a causare il collasso della intera finanza mondiale.
Il meccanismo è molto più ampio, e riguarda tutti i crediti, compresi quelli non americani.
Le banche di mezzo mondo, comprese le italiane, vendevano i crediti a Wall Street e poi investivano in prodotti finanziari creati dagli stessi che si compravano questi crediti (le "bombe", le chiama nel filmato)
Apposta hanno in pancia i titoli tossici.
Il meccanismo è stato concepito nei primi anni '90 (il TUB italiano è del 1993) ed affinato nel corso degli anni, e definito nella sua forma devastante alla fine degli anni '90 (la legge 130/99 delle cartolarizzazioni è del 1999, ben prima dell'11 settembre che secondo i filmati segna l'inizio del credito facile da parte della Federal Reserve)
Ha ragione giogionaz quando dice che non si deve chiudere con la ricerca dei banchieri avidi, non ci sono banchieri avidi.
C'è un "sistema" ideologico, che si è tradotto in leggi che hanno consentito comportamenti prima illegali. E' questa illegalità resa legale che sta alla base del disastro, e finchè queste leggi non vengono abrogate, e la leva finanziaria dichiarata illegale dalla crisi non solo non si esce, ma peggiora sempre di più.
Ma dichiarare di nuovo "illegale" quello che si è fatto per venti anni significa uno sfracello sia per chi si è coperto il petto di medaglie con le "modernizzazioni" (basta pensare a Ciampi, o a Prodi), sia per intere classi sociali (diciamolo alla marxista) che per decenni hanno incassato le rendite mobiliari e immobiliari.
Dichiarare illegale le leve finanziarie significa prendere atto di un altro disastro, che si chiama WTO, Globalizzazione, deindustrializzazione, a cui si può porre rimedio solo ritornando all'antico, alla gestione dei flussi commerciali coi dazi e i contingentamenti...
Per adesso si cerca di salvare capra e cavoli, ma è impossibile.
In questi ultimi venti anni la produttività industriale è cresciuta moltissimo grazie ai processi di automazione e informatizzazione, e questo di per se già ha portato ad una diminuzione generalizzata di ore/uomo per unità di prodotto.
E le fabbriche, se si vuole mantenere in piedi la globalizzazione, o stanno aperte in USA e in Europa o stanno aperte in Cina e India.
Certo, lo Stato ci potrebbe dare una paghetta per stare in mezzo ai campi a scacciare i passeri, per sorvegliare che nessuno butti il sacchetto fuori del cassonetto, o chissà che.
Ma deve pure far andare e rotative.