ROMA - Non è stato accertato al momento alcun reato di competenza del Tribunale dei Ministri per quanto riguarda la posizione del Guardasigilli Clemente Mastella. E' quanto si apprende da fonti giudiziarie della procura di Roma che hanno inviato parte degli atti sull' inchiesta "Why not" alla procura di Catanzaro. Il pm Sergio Colaiocco, con la supervisione del procuratore Giovanni Ferrara, ha tuttavia trattenuto alcuni atti e continua l' indagine per quanto riguarda la posizione di Mastella prima dell'incarico di governo.
Lo scorso 26 ottobre la procura di Roma aveva ricevuto da Catanzaro i soli faldoni dell'inchiesta "Why not" relativi ai presunti reati commessi dal ministro Mastella. A decidere l'invio degli atti a piazzale Clodio era stato il procuratore generale di Catanzaro, Dolcino Favi, che aveva avocato l'indagine coordinata dal pm Luigi De Magistris. Come di prassi in questi casi, il pm di Roma, Sergio Colaiocco e il procuratore capo Giovanni Ferrara, avevano proceduto all'iscrizione di Mastella (già indagato a Catanzaro) nel registro degli indagati per le ipotesi di reato di abuso d'ufficio, finanziamento illecito ai partiti e concorso in truffa.
A fine ottobre i magistrati romani avevano acquisito le dichiarazioni di Giuseppe Tursi Prato, 54 anni, supertestimone dell'indagine 'Why not' attualmente in carcere per scontare una condanna a nove anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa finalizzata al voto di scambio e per corruzione. Dal racconto di Tursi Prato, ex consigliere regionale del Partito socialdemocratico, ex assessore nonchè ex presidente dell'Asl di Cosenza, non sarebbero emersi fatti penali rilevanti.
Il pentito, in sostanza, si sarebbe limitato a parlare di conoscenze e amicizie di natura politica, che poco o nulla hanno a che vedere con fatti-reato. Per questo motivo, i magistrati di Roma hanno deciso di proseguire gli accertamenti per capire se tutta la vicenda, nata a Catanzaro, abbia o no un qualche fondamento.
In sostanza la procura, dopo avere vagliato gli atti, ha stabilito che non contengono ipotesi di reato riconducibili al periodo in cui Mastella si è insediato al ministero della giustizia. Il pm Colaiocco, con la supervisione del procuratore capo Ferrara, dovrà ora effettuare gli atti istruttori necessari a valutare se nelle carte rimaste a Roma sono individuabili ipotesi di reato relative al periodo in cui Mastella era semplice parlamentare.
non me l'aspettavo proprio...
evvvvvvvvvvviva... la nostra classe politica è la milgiore del mondo........
VERGOGNA!!!
Solidarietà a De Magistris!!!
ROMA - Non e' stato accertato al momento alcun reato di competenza del Tribunale dei Ministri per quanto riguarda la posizione del Guardasigilli Clemente Mastella. E' quanto si apprende da fonti giudiziarie della procura di Roma che hanno inviato parte degli atti sull' inchiesta ''Why not'' alla procura di Catanzaro. Il pm Sergio Colaiocco, con la supervisione del procuratore Giovanni Ferrara, ha tuttavia trattenuto alcuni atti e continua l' indagine per quanto riguarda la posizione di Mastella prima dell'incarico di governo.
Secondo quanto si e' appreso dall'esame dei documenti e del fascicolo trasmesso dal pg di Catanzaro, e dall'interrogatorio dell'ex consigliere regionale Pino Tursi Prato sentito dal procuratore di Roma Giovanni Ferrara e dal pm Sergio Colaiocco, non sarebbero emersi elementi penalmente rilevanti tali da indurre la trasmissione del fascicolo al Tribunale dei Ministri. Il termine per la trasmissione degli atti al collegio competente per i reati ministeriali, e' scaduto in questi giorni.
Tursi Prato venne sentito dal pm Luigi De Magistris che successivamente all'interrogatorio iscrisse Mastella nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta 'Why Not'. Mastella resta indagato anche a Roma per truffa, finanziamento illecito e abuso d'ufficio. Secondo quanto si e' appreso l'attivita' istruttoria del pm Colaiocco continuera' anche nei prossimi giorni. Il magistrato potrebbe decidere di sentire altri personaggi coinvolti nell'indagine per verificare l'eventuale sussistenza di reati commessi a Roma da Mastella nella sua veste di segretario dell'Udeur e di parlamentare.
http://www.ansa.it/opencms/export/si..._66083106.html