Questa e' una della parecchie anomalie tutte italiane, causata da una cultura politica fatta di faziosita' invece che di discussione. L'elettorato di destra negli altri paesi e' sicuramente critico tanto quanto l'elettorato di sinistra. In italia invece una fetta consistente degli elettori di CDX (FI piu' che altro) ma in misura minore anche una parte di quelli di sinistra (specialmente sinistra estrema) antepongono l'appartenenza alla squadra di partito alla discussione politica, e il risultato e' l'assenza di autocritica.
Quando il capo dice una cosa, bisogna subito correre a giustificarlo e anche ad adattare la nostra opinione in modo che non contraddica la nostra squadra. Questa fedelta' ad oltranza logora piano piano le persone stesse, che giorno dopo giorno devono ingoiare rospi e mentire a se stesse pur di giustificare a posteriori il voto dato alle elezioni: chi esagera con la fedelta' acritica, incontra poi spesso una crisi di rigetto terribile che magari lo fa saltare sull'altra sponda e ricominciare col fanatismo ma stavolta per conto di chi in passato era il nemico. Basta pensare ai vari Ferrara, Liguori, Maroni, Bondi... un tempo fedelissimi comunisti oggi fedelissimi anticomunisti...