http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=248781
Fonte
http://torrentfreak.com/hungary-shut...t-sites-071112
L’Ungheria chiude siti BitTorrent, anticipando l'azione degli Stati Uniti
La scorsa settimana una triste notizia è arrivata dall’ Ungheria, un paese che sembrava essere un luogo sicuro per quanto riguardava le reti peer-to-peer e il filesharing.
È’ stato colpito il più grande e più popolare tracker ungherese bitHumen (30000 utenti registrati).L’incursione ha avuto luogo il 9 novembre fra le 11 A.M. and le 3 P.M. a Budapest
Sono stati utilizzati circa 80 agenti di polizia per sequestrare circa 100 server. Nuove informazioni suggeriscono però che questo numero è stato esagerato ed il numero giusto sia effettivamente di circa 30.
Comunque è sembrata un incursione altamente pianificata ed organizzata. Non sono stati sequestrati solo i server dei siti torrent come ad esempio Bithumen, BitLove, Moobs e GigaTorrents, ma anche quelle di altri siti warez , gli sms warez server ecc.
Altri siti coinvolti nel raid sono Bitgate, Cinemastores, Darkside, Majomparade, Pretorians e Savaria. BitHumen informa i suoi membri che non vi sono gli indirizzi IP memorizzati sul server, in modo che non si devono preoccupare di possibili conseguenze dalla loro adesione. Questo è un altro grave attacco al filesharers negli ultimi giorni dopo il raid britannico che ha bloccato il tracker Oink seguito dalla chiusura di Demonoid .
La scorsa settimana si è anche parlato del cosiddetto "Pirate Act", che consentirebbe al Dipartimento di giustizia statunitense atti legali nei confronti di coloro che accusa di impegnarsi in violazione del diritto d'autore. In fondo all’articolo c’è forse la prova che può spiegare le ragioni del raid in Ungheria:
“Creazione di "unità operative" di almeno 10 agenti FBI per indagare sul furto di proprietà intellettuale .L’atto consente al Dipartimento federale di giustizia di assegnare un procuratore a Hong Kong e a Budapest, in Ungheria, "per aiutare nel coordinamento del sistema di applicazione delle leggi sulla proprietà intellettuale" e stanzia $ 12 milioni di euro l'anno.”
Sebbene il Pirate Act non sia ancora in vigore, non è difficile immaginare la pressione da parte degli Stati Uniti a cui è stato sottoposto il governo ungherese.