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    Predefinito Indipendenza del Kosovo, uno scenario inquietante


    Uscito su "Il gazzettino" il 09/11/2007
    di Massimo Fini

    Prima di Natale gli albanesi kosovari sono decisi a proclamare l'indipendenza del Kosovo.
    A prescindere da come vadano a finire le stanche trattative che si tengono da mesi a Vienna con la intermediazione della Ue. Del resto la proposta ultimativa che la Ue ha fatto ai serbi è che Belgrado firmi un trattato dove non si parla formalmente di indipendenza del Kosovo ma a quest'ultimo viene dato un seggio all'Onu (che è la soluzione adottata nel 1972 per la Ddr). Se non è zuppa è pan bagnato.
    E' giusto che il Kosovo diventi indipendente? Per capirlo bisogna rifarne la storia. Alla fine degli anni '90 in Kosovo si confrontavano due ragioni: quella dell'indipendentismo degli albanesi kosovari, diventati nel tempo, la maggioranza, perchè più prolifici, e quella della Serbia a mantenere la sovranità su un territorio che da secoli era, storicamente e giuridicamente, serbo, che era anzi considerato "la culla della Nazione serba".
    Il braccio armato dell'indipendentismo kosovaro, l'Uck, foraggiato dagli Stati Uniti, faceva guerra di guerriglia e uso, com'è in tutte le lotte partigiane, del terrorismo. La Serbia rispondeva con una dura repressione, poliziesca e militare. Ne aveva diritto? Facciamo un'ipotesi fantapolitica, ma neanche troppo.
    Poniamo che, fra cinquant'anni, in Piemonte gli islamici diventino la maggioranza e pretendano la separazione di quella regione dal nostro Paese e la sua indipendenza.
    Avrebbe l'Italia il diritto di difendere, anche con le armi, l'integrità del suo territorio? Io credo che non ci siano dubbi. Perchè un territorio non appartiene solo a coloro che lo abitano e ci vivono in quel momento, ma anche alle generazioni che lo hanno abitato, vissuto, lavorato nel passato e reso quello che è.
    E' vero che in un anno e mezzo c'erano stati, ad opera di gruppi paramilitari serbi, due eccidi di civili, a Racka e in un'altra cittadina kosovara, in cui erano morte 205 persone. Una brutta vicenda, ma niente di nemmeno lontanamente paragonabile a quanto avviene da decenni in Palestina o al genocidio perpetrato dai russi in Cecenia (un quarto della popolazione eliminato).
    Non importa, gli americani avevano deciso che il torto stava solo dalla parte dei serbi.
    Nella primavera del 1999 la Nato, con l'Italia di D'Alema nella poco dignitosa parte del 'palo', violando il principio di diritto internazionale fino ad allora mai messo in discussione, della non-ingerenza negli affari interni di uno Stato sovrano, bombardò per 72 giorni una grande capitale europea come Belgrado. Finchè i serbi furono costretti a cedere.
    In Kosovo fu imposta un'amministrazione neocoloniale, a guida Nato, che avrebbe dovuto garantire la convivenza fra le due etnie. Il progetto è miseramente fallito. In Kosovo si è realizzata (dopo quella del presidente croato Tudjman: ottocentomila serbi cacciati, in un sol giorno, dalle "Krajne") la più grande 'pulizia etnica' dei Balcani: di 360 mila serbi ne sono rimasti sessantamila, 150 chiese e monasteri ortodossi sono stati dati alle fiamme. Una guerra, quella scatenata nel 1999 dalla Nato contro la Serbia, che oltretutto ha favorito nei Balcani quella componente musulmana che oggi provoca tante reazioni "Fallaci style". Ma i serbi continuano ad essere "i cattivi".
    In un recente discorso a Tirana, Bush ha promesso agli albanesi l'indipendenza del Kosovo. Il presidente americano non sembra rendersi conto delle conseguenze.
    Con quale dirittto e con quale faccia ci si opporrà, d'ora in poi, all'indipendentismo dei curdi di Turchia che, a differenza degli albanesi kosovari, abitano una regione che è da sempre loro tanto che si chiama Kurdistan? O all'indipendentismo ceceno? O corso? O basco? O agli indipendentismi, serbi, bulgari, rumeni, valacchi, che serpeggiano in varie zone dei Balcani dove queste etnie sono minoranze all'interno dei rispettivi Stati ma maggioranze nelle loro specifiche regioni?
    L'indipendenza del Kosovo può essere il detonatore di una gigantesca polveriera in Europa.
    Gli Stati Uniti se ne possono fregare. Noi europei no.

    http://www.massimofini.it/


  2. #2
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    Il tema mi sembra piuttosto pertinente...

    (...) Alla fine degli anni '90 in Kosovo si confrontavano due ragioni: quella dell'indipendentismo degli albanesi kosovari, diventati nel tempo, la maggioranza, perchè più prolifici, e quella della Serbia a mantenere la sovranità su un territorio che da secoli era, storicamente e giuridicamente, serbo, che era anzi considerato "la culla della Nazione serba".
    Il braccio armato dell'indipendentismo kosovaro, l'Uck, foraggiato dagli Stati Uniti, faceva guerra di guerriglia e uso, com'è in tutte le lotte partigiane, del terrorismo. La Serbia rispondeva con una dura repressione, poliziesca e militare. Ne aveva diritto? Facciamo un'ipotesi fantapolitica, ma neanche troppo.
    Poniamo che, fra cinquant'anni, in Piemonte gli islamici diventino la maggioranza e pretendano la separazione di quella regione dal nostro Paese e la sua indipendenza.
    Avrebbe l'Italia il diritto di difendere, anche con le armi, l'integrità del suo territorio? Io credo che non ci siano dubbi. Perchè un territorio non appartiene solo a coloro che lo abitano e ci vivono in quel momento, ma anche alle generazioni che lo hanno abitato, vissuto, lavorato nel passato e reso quello che è. (...)

  3. #3
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    --sarebbe politica saggia che l'italia non s'intrigasse in quella questione e lasciasse all'ONU di metterci il naso e non di più perchè l'ONU non risolve che i casi già risolti,mai quelli complessi dove si deve imporre anche la forza.
    In alternativa mandiamo i milioni di pacifisti ad "imporre" la pace ai kossovari e poi vediamo come tornano a casa.

  4. #4
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    guerra alla serbia e indipendenza del kosovo = vergogna d'europa.

  5. #5
    Simply...cat!
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    Citazione Originariamente Scritto da YSBYSB Visualizza Messaggio
    Poniamo che, fra cinquant'anni, in Piemonte gli islamici diventino la maggioranza e pretendano la separazione di quella regione dal nostro Paese e la sua indipendenza.
    No, non potrebbero farlo perchè non c'è la stessa continuità e contiguità territoriale che il Kosovo ha con l'Albania.

  6. #6
    Meda sabios paris
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    Citazione Originariamente Scritto da YSBYSB Visualizza Messaggio
    Poniamo che, fra cinquant'anni, in Piemonte gli islamici diventino la maggioranza e pretendano la separazione di quella regione dal nostro Paese e la sua indipendenza.
    [COLOR=black][FONT=Verdana][B]Avrebbe l'Italia il diritto di difendere, anche con le armi, l'integrità del suo territorio?
    Che lo facciano i Padano-Piemontesi senza aspettare gli islamici, così le cose si sitemano da se!

    Comunque per quanto mi riguarda meglio Rep. Islamica de Sardinnya che regione itagliana....

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Kornus Visualizza Messaggio
    Che lo facciano i Padano-Piemontesi senza aspettare gli islamici, così le cose si sitemano da se!

    Comunque per quanto mi riguarda meglio Rep. Islamica de Sardinnya che regione itagliana....
    Penso che la parola padano stia piano piano scomparendo, i popoli si chiameranno tutti con il loro vero nome!

  8. #8
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    Io vedo realmente un pericolo creando un precedente di "occupazione con gli uteri" nel Kosovo. Anche se, diciamo, il Piemonte non ha contiguità territoriale con nessun paese islamico, nemmeno la Bosnia ne ha una, eppure è stata ad un pelo da diventare repubblica islamica. A Colonia i Turchi erano già arrivati a proporre un Califfato Indipendente... e se la Turchia entrerà nell' UE, ci saranno milioni di uteri turchi fecondissimi che hanno già le valigie pronte per emigrare. Con una media di 6 figli (mal messi e peggio educati, ma numerosi), è solo questione di pochi anni.
    Un mese fa la Merkel aveva proposto una legge che obblighi le future spose sedicenni turche (residenti ancora in Anatolia) di turchi residenti in Germania ad imparare (esame) almeno 300 parole di tedesco prima di potersi andare a sposare e vivere in Germania. L' opposizione fu feroce, apparvero caricature di Angela con i baffetti su un quotidiano di Ankara. Se non pensassero di diventare a breve maggioranza, perchè arrabbiarsi tanto per l' obbligo di imparare un po' di tedesco (che poi sarebbe una cosa a loro vantaggio)?
    Alle persone serve conoscere la lingua del posto, agli uteri no: con questa distinzione si capisce subito chi è una persona seria che vuole lavorare ed intergrarsi e chi..beh...insomma...

  9. #9
    Meda sabios paris
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    Citazione Originariamente Scritto da Mitteleuropeo Visualizza Messaggio
    Io vedo realmente un pericolo creando un precedente di "occupazione con gli uteri" nel Kosovo. Anche se, diciamo, il Piemonte non ha contiguità territoriale con nessun paese islamico, nemmeno la Bosnia ne ha una, eppure è stata ad un pelo da diventare repubblica islamica. A Colonia i Turchi erano già arrivati a proporre un Califfato Indipendente... e se la Turchia entrerà nell' UE, ci saranno milioni di uteri turchi fecondissimi che hanno già le valigie pronte per emigrare. Con una media di 6 figli (mal messi e peggio educati, ma numerosi), è solo questione di pochi anni.
    Un mese fa la Merkel aveva proposto una legge che obblighi le future spose sedicenni turche (residenti ancora in Anatolia) di turchi residenti in Germania ad imparare (esame) almeno 300 parole di tedesco prima di potersi andare a sposare e vivere in Germania. L' opposizione fu feroce, apparvero caricature di Angela con i baffetti su un quotidiano di Ankara. Se non pensassero di diventare a breve maggioranza, perchè arrabbiarsi tanto per l' obbligo di imparare un po' di tedesco (che poi sarebbe una cosa a loro vantaggio)?
    Alle persone serve conoscere la lingua del posto, agli uteri no: con questa distinzione si capisce subito chi è una persona seria che vuole lavorare ed intergrarsi e chi..beh...insomma...
    Ma il Governo Turco è (ancora) laico, che interesse avrebbe a occupare altri paesi europei o a islamizzare l'Europa? Potrei capire l'Arabia o il Pakistan, ma la Turchia?
    Possibile che ci sia un'alleanza antioccidentale da Ankara a Teheran e poi si facciano la guerra tra loro, aiutando anche gli USA nelle invasioni di Iraq e Afghanistan?

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da YSBYSB Visualizza Messaggio
    Con quale dirittto e con quale faccia ci si opporrà, d'ora in poi, all'indipendentismo dei curdi di Turchia che, a differenza degli albanesi kosovari, abitano una regione che è da sempre loro tanto che si chiama Kurdistan? O all'indipendentismo ceceno? O corso? O basco? O agli indipendentismi, serbi, bulgari, rumeni, valacchi, che serpeggiano in varie zone dei Balcani dove queste etnie sono minoranze all'interno dei rispettivi Stati ma maggioranze nelle loro specifiche regioni?
    L'indipendenza del Kosovo può essere il detonatore di una gigantesca polveriera in Europa.

    http://www.massimofini.it/
    MAGARI!!!

 

 
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