Ogni volta che uno o più esponenti delle forze delll'ordine perpetrano abusi ingiustificati ai danni di civili inermi, come accaduto a Genova durante il G8, o addirittura causano la morte ingiusta e ingiustificata di un tifoso, come accaduto la scorsa domenica, si alzano subito le barricatre del centro-destra e la cortina fumogena dei vertici delle forze dell'ordine. Ciò per via di una logica perversa secondo la quale se si cerca di fare chiarezza sugli sbagli di uno o di alcuni appartenenti alle forze dell'ordine, automaticamente si processano tutte le forze dell'ordine. Ma questa logica corporativa e omertosa, non fa altro che creare ostracismo nei confronti delle forze di polizia e carabinieri, in particolare fra i giovani. Perchè da la sensazione di un senso di impunità di chi indossa una divisa al quale sembra sia concesso di ergersi al di sopra delle leggi che i comuni cittadini sono tenuti a rispettare. E ciò è profondamente ingiusto, specie per chi da costoro ha subito abusi o per i familiari delle vittime di tali abusi a causa dei quali magari perdono un figlio come accaduto domenica con il giovane tifoso della lazio. E l'apogeo di tale impunità la si avrà con il processo ad alcuni esponenti delle forze dell'ordine che hanno preso parte al G8, visto che anche in caso di condanna i reati verrano prescritti e quindi chi ha sbagliato non pagherà. Dire che fare chiarezza sulle responsabilità di singoli non significa perpetrare una ritorsione contro l'istituzione delle forze dell'ordine è davvero monotono e ripetitivo. Perchè chi dice il contrario o non capisce o è in malafede(più facile la seconda). E soprattuto chi tanto si batte per tutelare il buon nome di polizia e carabinieri, non capisce che così facendo ottiene il risultato opposto, visto che poi finiscono nel calderone sia agenti onesti che disonesti. Mentre "estirpando" questi ultimi e facendo in modo che paghino per i loro errori, non può che aumentare il senso di fiducia nelle forze dell'ordine. Ma la propaganda in questo paese è sempre di moda e quindi si urla subito al linciaggio, senza però che chi lo fa, indichi come trovare le risorse per aumentare gli stipendi delle forze di polizia che prendono stipendi da fame nonostante rischino la vita. E soprattuto senza indicare come dirottare risorse verso l'azione delle forze dell'ordine i cui agenti sono costretti perfino a mettersi la benzina di tasca propria. E cosa curiosa, chi è sempre in prima linea per difendere le forze dell'ordine, non fa altrettanto con i magistrati, i quali sono sempre oggetto di strali e accuse di militanza poltica e protagonismo. E soprattuto di indebite ingerenze dell'esecutivo e del parlamento nel loro lavoro. Nonstante anche loro siano presidio di legalità e sicurezza e rischino anche loro la vita nel portare avanti il loro lavoro. Però i magistrati non vanno difesi e anzi vanno dileggiati e delegittimati. I poliziotti e carabinieri difesi sempre e comunque. Anche quando sbagliano. Anzi essi non sabgliano mai. Anche se fanno fuori un tifoso o massacrano dei mafinifestanti.

Tratto da http://vocelibera.blog.excite.it