“Berlusconi ce l’ha fatta, è finita, tra pochi giorni si va a casa”.

[Paolo Paolini]

Da “Il Foglio”

“Berlusconi ce l’ha fatta, è finita, tra pochi giorni si va a casa”. Stavolta l’ha detto Romano Prodi in persona. L’ha detto ieri ai promotori della manifestazione contro il protocollo sul welfare prevista per il 20 ottobre. Quelli erano arrivati a Palazzo Chigi per convincere (in un’ora) il premier che il loro corteo non sarà contro il governo né contro il sindacato. E lui, Prodi, con un’allegria quasi liberatoria, ha cordialmente annunciato che il governo da lui presieduto non supererà novembre: “Ora non è più un’ipotesi, è una cosa certa. Berlusconi ce l’ha fatta”. Protetto da una muta ostilità verso la maggioranza e il suo nuovo leader, Walter Veltroni, Berlusconi avrebbe infine portato a compimento il proprio piano: conquistare il cuore di almeno sette senatori disillusi e scontenti, pronti a fiancheggiare la svolta isolazionista del senatore Lamberto Dini e dei suoi due colleghi.

E’ appunto a lui che Prodi attribuisce l’inesorabilità della caduta. Perché la settimana prossima il Senato dovrà cominciare le operazioni di voto sulla legge finanziaria, i numeri sono quelli che sono, anzi lo erano: sarà quella della manovra 2008, ha assicurato Prodi agli interlocutori, la pietra tombale sul suo secondo e tribolato esperimento di governo. Sempre tranquillo, il presidente del Consiglio ha anche intrattenuto gli ospiti sulla prospettiva che si aprirà dopo la crisi. Nessun governo istituzionale, ha preannunciato Prodi. Non ci sono le condizioni, non ci sono le disponibilità. Sicché si scioglieranno le Camere. Il premier lo dà per scontato e prevede che a gennaio – “passato il Natale” – si terranno le nuove elezioni.

Ai vertici del Pd non tutti ne sono stati informati, e quelli che ne sono informati preferirebbero sorvolare. Ma il fatto è che tra i costituenti appena proclamati, peraltro dopo ben 72 ore di attesa – e sempre con l’eccezione dei collegi Campania 1 e 2 – circa un centinaio (tra assemblea nazionale e assemblee regionali) rischia di perdere il posto prima ancora dell’inizio dei lavori. In compenso, un centinaio di trombati, qualora decidesse di fare ricorso, avrebbe altissime probabilità (per non dire la certezza) di rientrare all’ultimo minuto tra i 2.800 eletti.

Un problema non da poco, che rischierebbe oltretutto di alimentare veleni e sospetti a non finire. Ragion per cui, al momento, sembra che la linea prevalente nel Pd sia quella di non dire niente a nessuno, sperando che le incolpevoli vittime non si avvedano della fregatura. Il problema riguarda i voti non sufficienti a far scattare un seggio (i “resti”) raccolti dalle liste, computati in un complicatissimo sistema di compensazione circoscrizionale. Talmente complicato che in 19 regioni è stato applicato in un modo, quello (quasi certamente) sbagliato, e in una sola, la Toscana, nel modo (quasi certamente) corretto.

Si tratterebbe insomma di stabilire chi debba beneficiare dei seggi previsti per il “recupero” dei resti: coloro che hanno preso più voti in assoluto (più esattamente: i primi dei non eletti nelle liste, bloccate, che hanno preso più voti in assoluto) o coloro che hanno preso più voti in proporzione al numero dei voti validi nel collegio? Buon senso e regolamento - almeno secondo i toscani, che così l’hanno applicato – dicono che la risposta corretta è la seconda. Tutti gli altri, per ora, preferiscono non dire niente.

[RobertoP]

Sarà la volta buona?

[Paolo Paolini]

Sarà la volta buona?

speriamo

[robert jordan]

Da “Il Foglio”

“Berlusconi ce l’ha fatta, è finita, tra pochi giorni si va a casa”. Stavolta l’ha detto Romano Prodi in persona. L’ha detto ieri ai promotori della manifestazione contro il protocollo sul welfare prevista per il 20 ottobre. Quelli erano arrivati a Palazzo Chigi per convincere (in un’ora) il premier che il loro corteo non sarà contro il governo né contro il sindacato. E lui, Prodi, con un’allegria quasi liberatoria, ha cordialmente annunciato che il governo da lui presieduto non supererà novembre: “Ora non è più un’ipotesi, è una cosa certa. Berlusconi ce l’ha fatta”. Protetto da una muta ostilità verso la maggioranza e il suo nuovo leader, Walter Veltroni, Berlusconi avrebbe infine portato a compimento il proprio piano: conquistare il cuore di almeno sette senatori disillusi e scontenti, pronti a fiancheggiare la svolta isolazionista del senatore Lamberto Dini e dei suoi due colleghi.

E’ appunto a lui che Prodi attribuisce l’inesorabilità della caduta. Perché la settimana prossima il Senato dovrà cominciare le operazioni di voto sulla legge finanziaria, i numeri sono quelli che sono, anzi lo erano: sarà quella della manovra 2008, ha assicurato Prodi agli interlocutori, la pietra tombale sul suo secondo e tribolato esperimento di governo. Sempre tranquillo, il presidente del Consiglio ha anche intrattenuto gli ospiti sulla prospettiva che si aprirà dopo la crisi. Nessun governo istituzionale, ha preannunciato Prodi. Non ci sono le condizioni, non ci sono le disponibilità. Sicché si scioglieranno le Camere. Il premier lo dà per scontato e prevede che a gennaio – “passato il Natale” – si terranno le nuove elezioni.

Ai vertici del Pd non tutti ne sono stati informati, e quelli che ne sono informati preferirebbero sorvolare. Ma il fatto è che tra i costituenti appena proclamati, peraltro dopo ben 72 ore di attesa – e sempre con l’eccezione dei collegi Campania 1 e 2 – circa un centinaio (tra assemblea nazionale e assemblee regionali) rischia di perdere il posto prima ancora dell’inizio dei lavori. In compenso, un centinaio di trombati, qualora decidesse di fare ricorso, avrebbe altissime probabilità (per non dire la certezza) di rientrare all’ultimo minuto tra i 2.800 eletti.

Un problema non da poco, che rischierebbe oltretutto di alimentare veleni e sospetti a non finire. Ragion per cui, al momento, sembra che la linea prevalente nel Pd sia quella di non dire niente a nessuno, sperando che le incolpevoli vittime non si avvedano della fregatura. Il problema riguarda i voti non sufficienti a far scattare un seggio (i “resti”) raccolti dalle liste, computati in un complicatissimo sistema di compensazione circoscrizionale. Talmente complicato che in 19 regioni è stato applicato in un modo, quello (quasi certamente) sbagliato, e in una sola, la Toscana, nel modo (quasi certamente) corretto.

Si tratterebbe insomma di stabilire chi debba beneficiare dei seggi previsti per il “recupero” dei resti: coloro che hanno preso più voti in assoluto (più esattamente: i primi dei non eletti nelle liste, bloccate, che hanno preso più voti in assoluto) o coloro che hanno preso più voti in proporzione al numero dei voti validi nel collegio? Buon senso e regolamento - almeno secondo i toscani, che così l’hanno applicato – dicono che la risposta corretta è la seconda. Tutti gli altri, per ora, preferiscono non dire niente.

domanda: ma se non succede, la smetterete di pensare alla spallata e incomincerete a dire cosa farete se vincerete le elezioni politiche del 2011 (ipotesi che vedo sempre meno probabile)?

perche' per adesso quello che e' stato fatto nel quinquennio sono schifezze (eccezioni: riforma del diritto societario, legge fallimentare, patente a punti) o maquillage insufficienti di leggi precedenti (la biagi che ritocca il pacchetto treu ma senza introdurre la riforma degli ammortizzatori sociali).

lasciando perdere per carita' di patria le leggi ad personam, la moratti voleva introdurre l' avviamento nel 2007 (dalla societa' della conoscenza al ritorno agli anni '50), stanca ha finanziato italia.it etc etc

l' unica novita' e' che lo dice il foglio, dato che giornale libero fede etc etc etc lo stanno dicendo dal 12 aprile 2006

[Paolo Paolini]

domanda: ma se non succede, la smetterete di pensare alla spallata e incomincerete a dire cosa farete se vincerete le elezioni politiche del 2011 (ipotesi che vedo sempre meno probabile)?

perche' per adesso quello che e' stato fatto nel quinquennio sono schifezze (eccezioni: riforma del diritto societario, legge fallimentare, patente a punti) o maquillage insufficienti di leggi precedenti (la biagi che ritocca il pacchetto treu ma senza introdurre la riforma degli ammortizzatori sociali).

lasciando perdere per carita' di patria le leggi ad personam, la moratti voleva introdurre l' avviamento nel 2007 (dalla societa' della conoscenza al ritorno agli anni '50), stanca ha finanziato italia.it etc etc

l' unica novita' e' che lo dice il foglio, dato che giornale libero fede etc etc etc lo stanno dicendo dal 12 aprile 2006

se io fossi il capo di FI ma purtroppo sono solo un simpatizzante attuerei riforme drastiche

flat tax
aumento età pensionabile
riconferma della legge biagi
alcune delleliberalizzazioni dibersani tipo i taxi
abolirei gli ordini tranne medici e odontoiatri e avvocati
separazione delle carriere
certezza della pena
inasprimento delle pene ma soprattutto loro certezza per i reati della microcriminalità che è quella c veramente pericolosa

metà ddelle rapine d'europa son in Italia, cazzo

comunque la vera novità è che con vcopevole ritardo è prodi stesso a gettare la spugna

[trenta81]

nn credo mollera cosi velocemente nn il premier ma anche i senatori e ministri le cariche pesano

[Donald 2]

Si , vabbè.....
Però con questa infame legge elettorale , se va al governo di nuovo lui (Berlusconi) si riproporranno esattamente le stesse situazioni , invertite a destra.
Cioè i vari Mastella , Di Liberto , Giordano ecc, saranno sostituiti dai Casini , dagli Storace , dalla Mussolini ecc. ecc.
Amici , permettetemi di chiamarvi così , guardate che c'è ben poco da sperare.....
E' una situazione satura , senza vie di uscita e sostanzialmente disperata , che ha perciò bisogno di soluzioni convincenti e drastiche.
Io penso che una di queste potrebbe essere un governo costituente.
Fare cioè una nuova assemblea costituente , che riformi veramente lo stato.... in primo luogo con una nuova costituzione......
Il problema sono gli uomini : questa costituente la dovrebbe fare l'attuale classe dirigente , si proprio loro : la casta.....
Eh sì , siamo veramente alla disperazione.......

[robert jordan]

se io fossi il capo di FI ma purtroppo sono solo un simpatizzante attuerei riforme drastiche

flat tax
aumento età pensionabile
riconferma della legge biagi
alcune delleliberalizzazioni dibersani tipo i taxi
abolirei gli ordini tranne medici e odontoiatri e avvocati
separazione delle carriere
certezza della pena
inasprimento delle pene ma soprattutto loro certezza per i reati della microcriminalità che è quella c veramente pericolosa

metà ddelle rapine d'europa son in Italia, cazzo

comunque la vera novità è che con vcopevole ritardo è prodi stesso a gettare la spugna

che prodi voglia gettare la spugna lo dice il foglio.
sull' espresso c'e' una intervista a pansa che dice l' opposto.

ti ricordo che sulle politiche di controllo della spesa Tremonti fu costretto alle dimissioni da fini e casini, salvo poi cacciare anche siniscalco e recuperare tremonti nel berlusconi 3.


ma la domanda vera e': cosa e' cambiato perche' si possa credere alle promesse di chi ha avuto 5 anni di maggioranza parlamentare amplissima e non ha fatto nessuna delle cose che dici tu?


perche' finche' non si risponde a questa domanda si fa del puro tifo calcistico per i vari partiti, e con tutto lo scarso interesse al calcio vero lo preferisco alla politica del gossip.

[Duschka]

domanda: ma se non succede, la smetterete di pensare alla spallata e incomincerete a dire cosa farete se vincerete le elezioni politiche del 2011 (ipotesi che vedo sempre meno probabile)?

si infatti, hanno cominciato con "il governo non mangerà il panettone", poi con "è pronta la spallata" poi ancora "il governo deve andare a casa".
Addirittura qualcuno afferma che la priorità del CDX è che Prodi vada a casa, non il bene del paese, non le riforme, mandare a casa l'avversario, arraffare la poltrona.

[novis]

che prodi voglia gettare la spugna lo dice il foglio.
sull' espresso c'e' una intervista a pansa che dice l' opposto.

ti ricordo che sulle politiche di controllo della spesa Tremonti fu costretto alle dimissioni da fini e casini, salvo poi cacciare anche siniscalco e recuperare tremonti nel berlusconi 3.


ma la domanda vera e': cosa e' cambiato perche' si possa credere alle promesse di chi ha avuto 5 anni di maggioranza parlamentare amplissima e non ha fatto nessuna delle cose che dici tu?


perche' finche' non si risponde a questa domanda si fa del puro tifo calcistico per i vari partiti, e con tutto lo scarso interesse al calcio vero lo preferisco alla politica del gossip.

Tutto vero quello che dici, è la prima volta che vedo un simpatizzante di sx scrivere Tremonti, fini e casini...è un caso?