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    Predefinito Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Marzo 2010


    Il Primo Vicepresidente cubano incontra i collaboratori cubani in Uruguay
    1.3
    - Il Primo Vicepresidente di Cuba, José Ramón Machado Ventura, ha incontrato oggi a Montevideo il personale cubano della salute che collabora in Uruguay e il personale della sede diplomatica cubana in questa capitale. Machado Ventura ha avuto notizie sull’attività di una brigata composta da una ventina di specialisti che lavora al Centro Oftalmico José Martí, dal nome dell'Eroe Nazionale cubano. Considerato dalle autorità uruguayane come un centro di riferimento, questa unità ha realizzato in due anni oltre 15.000 operazioni di cateratta, un migliaio di operazioni chirurgiche di pterigio, altrettante di rifrangenti e altri 200 diversi interventi oculistici. Il Primo Vicepresidente cubano è arrivato a Montevideo per assistere alla cerimonia di entrata in carica come Presidente di José Mujica, prevista per questo lunedì nella Piazza Indipendenza.

    Sottolineata la giustezza e la trasparenza del sistema elettorale cubano
    1.3
    - Il diritto di qualunque cittadino a eleggere e a essere eletto dimostra la giustizia e la trasparenza del sistema elettorale cubano, ha affermato il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Poder Popular, Ricardo Alarcón. In dichiarazioni al Notiziario della Domenica della televisione cubana, Alarcón ha spiegato che a Cuba tutti sanno chi sono e chi possono votare in ogni posto, a differenza di altri paesi. I candidati non sono imposti da un meccanismo, né da partiti elettorali come in altre parti del mondo, a Cuba sono scelti da 8.400.000 cittadini con diritto di voto, ha precisato il capo del Parlamento. A Cuba esiste il voto libero e segreto, e quando il prossimo 25 aprile ci saranno le elezioni comunali, ognuno sceglierà il migliore che lo possa rappresentare.

    Riflessioni di Fidel Castro: l'ultimo incontro con Lula
    2.3
    - Il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, ha messo in risalto l'importanza e il fattore simbolico che per lui ha avuto la visita e l'ultimo incontro con Lula, dal punto di vista personale e rivoluzionario. In un articolo dal titolo "L'ultimo incontro con Lula", diffuso dalla pubblicazione digitale Cubadebate, Fidel Castro ricorda che il presidente brasiliano ha detto, prima del suo arrivo a Cuba, che "vicino al termine del suo mandato desiderava visitare il suo amico Fidel". "E’ un onore quello che ho ricevuto da parte sua. Credo di conoscerlo bene. Abbiamo conversato varie volte fraternamente dentro e fuori di Cuba", aggiunge. Una volta – precisa – ho avuto l'onore di incontrarlo nella sua casa, situata in un modesto quartiere di San Paolo, dove risiedeva con la sua famiglia. Il leader della Rivoluzione cubana evidenzia che nel più recente incontro tra i due a La Habana, Lula gli ha spiegato i programmi educativi di alto livello che il Brasile si propone di portare avanti e di come valuti molto il ruolo della Cina in ambito mondiale. "Ha dichiarato con orgoglio che lo scambio commerciale con la Cina raggiunge i 40.000 milioni di dollari", indica.

    Sottolineata la mobilitazione cubana in aiuto al Cile
    2.3
    - L'Ambasciatore del Cile a Cuba, Gabriel Gaspar, ha sottolineato oggi la prontezza del Governo cubano nell’aiutare il suo popolo con una brigata medica, dopo un potente terremoto di sabato scorso. In dichiarazioni a Prensa Latina, il diplomatico del paese sud-americano ha spiegato che dopo l'offerta di La Habana nel pomeriggio di lunedì, in poche ore è stato formato un contingente e preparato un ospedale per recarsi in meno di 24 ore in Cile. L'Ambasciatore cileno ha espresso il suo parere, dopo il saluto a una brigata medica cubana di emergenza che è partita oggi per il Cile. Composto da 27 persone, il contingente è stato salutato anche dal Ministro cubano della Salute, José Ramón Balaguer.

    Mostrate le prove dell’assistenza medica al detenuto cubano deceduto
    2.3
    – Il notiziario della televisione cubana ha presentato ieri sera prove dell'assistenza medica offerta al detenuto per reati comuni Orlando Zapata Tamayo, morto lo scorso 23 febbraio a La Habana. Di fronte alla strumentalizzazione e alla campagna di diversi mezzi di stampa del mondo su questo fatto, un servizio ha fatto vedere varie testimonianze di medici che hanno assistito il detenuto che poi è morto. Per sua volontà, il paziente ha rifiutato gli alimenti e ha esaurito le sue proteine, i suoi carboidrati e i suoi grassi, e ha cominciato a consumarsi, ha detto il medico Mariano Izquierdo che ha detto che era molto difficile il recupero in quello stato. Lo spazio televisivo ha fatto vedere anche una testimonianza della madre del carcerato, Reina Luisa Tamayo, che ha avuto piena fiducia del lavoro dei medici cubani e nella loro preoccupazione di salvare la vita a suo figlio. E’ stata diffusa anche una conversazione tra i controrivoluzionari Yaniset Rivero, membro della Direttivo Democratico Cubano, con sede a Miami, e Juan Carlos González, a La Habana, in cui si evidenzia il disinteresse per la vita di Zapata.

    Riconosciuto l’aiuto cubano alla Repubblica Araba-Sahariana Democratica
    2.3
    - L'Ambasciatore della Repubblica Araba-Sahariana Democratica (RASD) a Cuba, Melaimine Etkana, ha ringraziato per l'aiuto di Cuba nella formazione di migliaia di professionisti in oltre 30 anni di cooperazione. All’Isola della Gioventù, dove si è incontrato con studenti del suo paese, il diplomatico ha elogiato la solidarietà cubana e il sostegno per preparare le risorse umane, tra queste i dirigenti del Fronte POLISARIO. Secondo una notizia dell'Agenzia di Informazione Nazionale, Etkana ha ricordato che anche negli anni della forte crisi economica di Cuba negli anni ’90, gli alunni sahariani sono rimasti a Cuba.

    Cuba punta il dito verso l’Occidente nella CDH di Ginevra
    3.3
    - Il Ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha rimarcato oggi che per mezzo secolo il suo paese è stato vittima di aggressioni statunitensi e di atti di terrorismo, e che la politica di Washington continua intatta. Intervenendo nel segmento di alto livello del Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite, il diplomatico ha messo in evidenza le trasgressioni che sono commesse attualmente nel mondo e che ostacolano lo sviluppo dei popoli. In particolare, ha parlato delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani commesse ad Abu Ghraib, a Bagram, a Guantánamo e in altri centri di tortura e di morte, e ha puntato il dito verso i paesi europei che hanno permesso voli segreti e carceri clandestine. Nel terzo giorno di sessioni del CDH, il Ministro cubano delle Relazioni Estere ha precisato nel suo discorso che una nuova scalata sovversiva è stata lanciata contro il suo paese, senza il minore rispetto a qualsiasi principio etico. "Si pretende di presentare mercenari come patrioti, agenti pagati dagli Stati Uniti in territorio cubano come dissidenti, e delinquenti vendipatria come prigionieri di coscienza", ha affermato.

    Cuba a Ginevra lamenta l’ipocrisia politica sui diritti umani
    3.3
    - Cuba lamenta oggi la manipolazione ideologica, l'ipocrisia politica e la doppia faccia dei paesi industrializzati riguardo al diritto alla vita di tutta la comunità internazionale. Sono gli autori del sistema coloniale che è servito per depredare i paesi del Sud e per condannarli al sottosviluppo, ha detto il Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez nel suo intervento al Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite. "Quelli che pretendono di essere i guardiani dei diritti umani, e che cercano di mettere sotto accusa gli altri, sono proprio i responsabili diretti delle più gravi, sistematiche e flagranti violazioni dei diritti umani, soprattutto del diritto alla vita", ha affermato. Nel suo discorso, che ha ricevuto inusuali applausi nella rigida sala del Consiglio, il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba ha criticato duramente il pensiero unico che tenta di imporre il blocco occidentale.

    Cuba presenta a Ginevra un documentario su Haiti
    3.3
    - Una grande ovazione ha concluso un documentario sull'aiuto medico che Cuba e altri paesi latinoamericani prestano ad Haiti, testimonianza della solidarietà con la nazione caraibica devastata da un terremoto nel gennaio scorso. Alla presenza di numerosi ambasciatori, diplomatici e rappresentanti delle ONG che hanno affollato la sala XXII del Palazzo delle Nazioni di Ginevra, il Ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha fatto un'introduzione sul tema. Rodríguez ha colto l'occasione per trasmettere le sue profonde condoglianze al popolo del Cile, che pure soffre in questi momenti per un recente sisma, e ha indicato che anche Cuba ha inviato un contingente della salute alla nazione sud-americana. Ha ricordato che quando è avvenuta la catastrofe naturale ad Haiti il 12 gennaio scorso, Cuba aveva già lì una brigata medica, che è stata sostanzialmente incrementata sostanzialmente e in questi momenti è formata da 1.600 specialisti della salute.

    Evidenziato l’arrivo della brigata medica cubana in Cile
    3.3
    – A Santiago del Cile, il Ministro della Salute, Álvaro Erazo, oggi ha ringraziato per l'arrivo di una brigata medica cubana, insieme a un ospedale di campagna, per contribuire ai lavori di emergenza dopo il terremoto di sabato scorso. L'autorità ha informato che l'ospedale cubano sarà situato a Rancagua, a 90 chilometri a sud della capitale, poiché l'ospedale di quella città ha un ruolo molto importante dal punto di vista della sua operatività. L'Ambasciatrice cubana Ileana Díaz-Arguelles, che ha dato pure il benvenuto ai 27 medici, infermieri e tecnici, specializzati in emergenze, ha dichiarato che Cuba esprime così la sua solidarietà con il Cile. Il devastante terremoto di 8.8 gradi nella scala Richter ha provocato oltre 800 morti, migliaia di feriti e un numero imprecisato di dispersi. La brigata fa parte del Contingente Internazionale di Medici Specializzati in Situazioni di Disastri e di Gravi Epidemie di Cuba "Henry Reeve", con esperienza di emergenza in vari paesi.

    Il turismo cubano sta andando molto bene, dice il FMI
    3.3
    – Finora il turismo cubano è andato molto bene, nonostante la crisi economica mondiale, che colpisce altre nazioni caraibiche, ha affermato Rafael Barreiro Romeu, del Fondo Monetario Internazionale (FMI). L'esperto ha esposto uno studio di questo organismo sull'impatto di questa debacle del turismo nei Caraibi, in un incontro internazionale di economisti al Palazzo delle Convenzioni in atto da lunedì. In un’intervista con la stampa dopo aver concluso la sua presentazione, Romeu ha detto che l’industria turistica a Cuba è stata una sorpresa nel 2009, per come è andata di fronte alla diminuzione in altre nazioni dell'area. Ha indicato che secondo le previsioni del FMI, nel caso finissero le restrizioni nordamericane che impediscono ai cittadini statunitensi di recarsi a Cuba, il numero di turisti statunitensi che visiterebbe Cuba nel primo anno sarebbe di circa 3.5 milioni o più.

    Oltre 50.000 assemblee nel processo elettorale cubano
    3.3
    - Cuba procede in un processo elettorale unico in cui la popolazione farà sentire la sua voce in oltre 50.000 assemblee di quartiere, al fine di nominare i candidati per le elezioni del 25 aprile prossimo. A partire dallo scorso 24 febbraio e per un tempo di 30 giorni si svolgeranno queste riunioni che selezioneranno coloro che figureranno sulle schede elettorali come aspiranti alla carica di delegati alle Assemblee Municipali del Poder Popular. Il Presidente del Parlamento, Ricardo Alarcón, ha ribadito alla televisione che è difficile trovare un posto dove ci sia più giustizia, democrazia e trasparenza nel suo sistema politico, come avviene a Cuba.

    I cubani ricordano l’attentato terroristico degli Stati Uniti contro La Coubre
    4.3
    - I cubani ricordano oggi un attentato organizzato dagli Stati Uniti che fece volare in pezzi la nave francese La Coubre nel 1960 a La Habana, in cui sono morte oltre un centinaio di persone e più di 200 sono state ferite. L'atto terroristico - che ha reso più profonda la convinzione dei cubani di radicalizzare il processo rivoluzionario iniziato nel 1959 - è solo superato per importanza dall'invasione a Playa Girón nel 1961. La nave La Coubre, proveniente da Amburgo, Brema, Anversa e Le Havre, era arrivata al porto di La Habana alle 08:00 (ora locale) con un importante carico di armamenti comprato in Belgio nell'ultimo trimestre del 1958. I risultati delle indagini hanno dimostrato che si trattava di un sabotaggio preparato in qualche punto di imbarco o della traversata.

    Gli abitanti di La Habana ritornano alla vita quotidiana dopo la ritirata del mare
    4.3
    - La popolazione della capitale cubana nelle vicinanze del Malecón ritorna oggi al suo lavoro quotidiano, dopo aver passato varie ore allagata dalla penetrazione del mare. Le persone sfollate ieri hanno recuperato il ritmo quotidiano, senza lamentare perdite umane, mentre forze combinate della Polizia Nazionale Rivoluzionaria, del Corpo dei Pompieri e della Difesa Civile hanno lavorato per risanare cisterne, acquedotti e fogne. Secondo José Rubiera, capo del Dipartimento di Previsioni dell'Istituto di Meteorologia, grazie al rapido movimento della bassa pressione extra-tropicale le inondazioni della costa hanno cominciato a diminuire, ed è rimasta un po’ mareggiata e una previsione di tempo freddo nella giornata.

    Oltre mezzo milione di bambini cubani sarà vaccinato contro la poliomielite
    5.3
    – Oltre mezzo milione di bambini cubani riceveranno la vaccinazione contro la poliomielite durante la XLIX campagna nazionale, la cui prima fase comincia oggi in tutto il paese. Nei prossimi sette giorni, circa 357.500 bambini da un mese dalla nascita fino a due anni, 11 mesi e 29 giorni, riceveranno una dose del vaccino. Per la seconda fase, prevista dal 23 al 29 aprile, questi piccoli riceveranno un'altra dose come richiamo. In questa occasione saranno vaccinati anche 143.080 bambini di nove anni di età. Nel 1962, Cuba ha intrapreso la prima di queste azioni e da allora sono state applicate circa 78 milioni di dosi di vaccino, con cui la popolazione che ha meno di 62 anni di età è protetta contro una malattia che prima del trionfo della Rivoluzione costituiva un grave problema di salute. Ma non era solo la poliomielite, a Cuba sono state eliminate altre otto malattie infettive: malaria, pertosse, rosolia, tetano neonatale, difterite, morbillo, sindrome di rosolia congenita e meningoencefalite post-parotite.

    Riflessioni di Fidel Castro: i pericoli che ci minacciano
    8.3
    - Il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, ha affermato che per la prima volta, la specie umana, in un mondo globalizzato e pieno di contraddizioni, ha creato la capacità di distruggersi. In un articolo dal titolo ‘I pericoli che ci minacciano’ diffuso dalla pubblicazione digitale Cubadebate, Fidel Castro indica che "a ciò si aggiungono armi di crudeltà senza precedenti, come quelle batteriologiche e chimiche, quelle del napalm e del fosforo vivo, che sono usate contro la popolazione civile e godono di totale impunità, quelle elettromagnetiche e altre forme di sterminio". Nessun angolo delle profondità della terra o dei mari, indica, rimarrebbe fuori della portata degli attuali mezzi di guerra. Avverte che "il maggiore pericolo deriva dalla decisione di leader con tali facoltà nella presa di una decisione che l'errore e la pazzia, tanto frequenti nella natura umana, possono condurre a incredibili catastrofi". "Si può credere o meno, sfidando i dati, a mio giudizio inconfutabili, dei più seri scienziati del mondo e della grande maggioranza delle persone più istruite e serie del mondo, che pensano che al ritmo attuale di riscaldamento, i gas-serra eleveranno la temperatura non solo di 1.5 gradi, bensì fino a 5 gradi, e che già la temperatura media è la più alta degli ultimi 600.000 anni, molto prima che gli esseri umani esistessero come specie nel pianeta". Fidel Castro avverte che è assolutamente impensabile che i nove miliardi di esseri umani che abiteranno il mondo nel 2050 possano sopravvivere a una simile catastrofe. Rimane la speranza, aggiunge, che la stessa scienza trovi soluzione al problema dell'energia che oggi obbliga a consumare in 100 anni il resto del combustibile gassoso, liquido e solido che la natura ha impiegato 400 milioni di anni a creare. Citando come esempi i recenti terremoti ad Haiti e in Cile, pensa che la comunità internazionale sabbia il dovere di informare con obiettività la tragedia patita dai due popoli. "Sarebbe crudele, ingiusto e irresponsabile smettere di far conoscere ai popoli del mondo i pericoli che ci minacciano", afferma. "Che la verità prevalga sopra le meschinità e le menzogne con cui l'imperialismo inganna e confonde i popoli!", conclude.

    Donne: protagoniste e forze rinnovatrici nella società cubana
    8.3
    – Diverse generazioni di donne cubane celebreranno oggi il Giorno Internazionale della Donna con l'orgoglio di vivere in una società che ha rivendicato i loro diritti e che da mezzo secolo le considera le vere protagoniste. Alunne, lavoratrici, dirigenti, pensionate, casalinghe, tutte... riceveranno il festeggiamento nelle scuole, nei centri di lavoro e nei quartieri dei più vari luoghi di Cuba. La donna ha reso degna la Rivoluzione e l'ha portata ai più alti livelli, ha sottolineato nella cerimonia per l’8 marzo 2005 il leader Fidel Castro, che in quella occasione ha espresso il proprio orgoglio vedendo i cambiamenti nella vita delle cubane. Secondo dati ufficiali, le donne cubane costituiscono il 46.7 % dei lavoratori nel settore statale civile, il 67 % dei laureati universitari e il 65.7 % dei tecnici e dei professionisti. Inoltre, oltre il 70 % dei lavoratori della salute e dell'educazione, il 51 % dei ricercatori e il 56 % dei giudici sono donne, mentre nel Parlamento sono il 43.32 %.

    Cuba segnala a Ginevra lo squilibrio nell’Ufficio dei Diritti Umani
    9.3
    - Il tema della rappresentatività geografica nell'Ufficio dell’Alta Commissaria dell'ONU per i Diritti Umani è tornato a Ginevra in primo piano, dopo un intervento di Cuba. La squilibrata composizione del personale di questa istituzione e la necessità di rivedere e rafforzare i nessi tra il Consiglio dei Diritti Umani (CDH) e l'Ufficio dell’Alta Commissaria, sono state affrontate dal delegato cubano Resfel Pino. "È un tema che quelli che finanziano e che controllano politicamente l'Ufficio, evitano con totale mancanza di pudore", ha indicato Pino, che ha sottolineato il fatto che oltre la metà dei membri di questa direzione appartengono al gruppo dell'Europa Occidentale e di altri Stati. D'altra parte, il diplomatico cubano ha evidenziato che l'Esame Periodico Universale (EPU) ha avuto finora successo, argomentando che per la prima volta nella storia assicura l'analisi di tutti i paesi allo stesso modo.

    Sollevato dall’incarico il presidente dell'Aeronautica Civile di Cuba
    9.3
    - Il Consiglio di Stato, su proposta del suo Presidente Raúl Castro, previa consultazione con l'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista, ha deciso di sollevare Rogelio Acevedo dall’incarico di presidente dell'Istituto dell’Aeronautica Civile di Cuba. Secondo una nota ufficiale, al suo posto è stato approvato di promuovere il generale di brigata Ramón Martínez, attuale secondo capo della Difesa Antiaerea e della Forza Aerea Rivoluzionaria. Martínez ha effettuato gli studi nella scuola militare Camilo Cienfuegos, di Cuba, e nella vecchia Unione Sovietica come pilota di aviazione di elicottero. Si è diplomato nella scuola di difesa nazionale e nell'Accademia Militare Massimo Gómez; ha compiuto due missioni internazionaliste nella Repubblica dell'Angola negli anni 1978 e 1984, partecipando a diverse azioni di combattimento. La notizia informa che ad Acevedo saranno assegnati altri compiti.

    Cuba chiede a Ginevra la riattivazione del caso degli antiterrroristi
    10.3
    - Cuba ha chiesto oggi al Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite la riattivazione del caso dei cinque antiterroristi la cui detenzione negli Stati Uniti è stata considerata arbitraria qui a Ginevra. Il nostro paese considera necessario ricordare che rimane pendente il caso dei cinque antiterroristi cubani detenuti politici nelle carceri statunitensi, la cui reclusione è stata definita arbitraria, ha detto una diplomatica cubana. Anayansi Rodríguez, direttrice dei Temi Multilaterali (DAM) del Ministero degli Esteri di Cuba, ha indicato che il Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie nella sua Opinione 19/2005 ha segnalato l'illegalità della misura. Intervenendo nel dibattito interattivo con i Relatori sulle Detenzioni Arbitrarie e sulle Scomparse Forzate nella 13° sessione del CDH, la Rodríguez ha tirato in ballo il giudizio sul caso dei Cinque, come sono noti internazionalmente. "Questo pronunciamento compierà cinque anni il prossimo mese di maggio, senza che le autorità statunitensi abbiano adottato le misure necessarie per porre fine alla situazione che ha determinato la conclusione del Gruppo", ha argomentato. Al rispetto ha fatto notare che gli esperti dell'ONU avevano evidenziato allora che la privazione di libertà di Antonio Guerrero, Fernando González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González "è arbitraria" e contravviene alle leggi internazionali.

    Il capo dell'ONU ad Haiti elogia i medici cubani
    10.3
    - Il capo della Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite ad Haiti (MINUSTAH), Edmond Mulet, ha definito straordinario il lavoro dei medici cubani in quel paese caraibico distrutto da un terremoto. Questi professionisti lavorano in tutti gli angoli di Haiti, in modo straordinario, con dedizione e amore e molte volte in condizioni difficili, realmente terribili, ha detto il funzionario nella sede dell'ONU in dichiarazioni esclusive a Prensa Latina. Nonostante questa situazione, loro sono lì, impegnati, lavorando in un modo realmente ammirevole, ha aggiunto. Al momento del sisma circa 400 cubani lavoravano nel settore della salute ad Haiti, dato che attualmente ammonta a quasi 1.500, compresi gli haitiani che studiavano medicina a Cuba. Il contingente conta anche su professionisti di 22 nazioni dell'America Latina e dei Caraibi e di sette degli Stati Uniti, laureati nella Scuola Latinoamericana di Medicina a Cuba. La prima brigata di medici cubani era arrivata ad Haiti nel 1998, come risposta al devastante passaggio dell’uragano Georges che aveva colpito Haiti nel settembre di quell'anno.

    Cuba respinge le pressioni nelle relazioni internazionali
    11.3
    - L'Assemblea Nazionale del Poder Popular di Cuba ha respinto oggi l'imposizione, l'intolleranza e la pressione come norme nelle relazioni internazionali. In una dichiarazione diffusa a La Habana, l'ente legislativo ha criticato la posizione del Parlamento Europeo - che nel mezzo di una campagna mediatica – ha approvato una risoluzione di condanna contro Cuba. Questo testo "manipola sentimenti, tergiversa fatti, brandisce bugie e occulta la realtà", sottolinea il documento. Il pretesto utilizzato è stata la morte di un recluso, detenuto in primo luogo per reati comuni e poi manipolato dagli interessi nordamericani e dalla controrivoluzione interna, che per propria volontà si è rifiutato di ingerire alimenti nonostante gli avvertimenti e l'intervento degli specialisti medici cubani. Questo fatto deplorevole - prosegue la dichiarazione - non può essere utilizzato per condannare Cuba adducendo che si sarebbe potuto evitare una morte. Se c’è un campo in cui il nostro paese non deve difendersi a parole, perché la realtà è irrefutabile, è quello della lotta per la vita degli esseri umani, siano nati a Cuba o in altri paesi, aggiunge. Un solo esempio è la presenza di medici cubani ad Haiti, da 11 anni prima del terremoto dello scorso gennaio, taciuta dai grandi mezzi di comunicazione, segnala il testo.

    Cuba ripudia la risoluzione "di ingerenza e senza rispetto" del Parlamento Europeo
    11.3
    - Cuba ha respinto per "ingerenza e mancanza di rispetto" una risoluzione adottata oggi al Parlamento Europeo (PE), dichiarata non idonea anche da un gruppo di deputati che l’ha considerata una manipolazione politica. In dichiarazioni a Prensa Latina, l'Ambasciatore cubano presso l'Unione Europea (UE), Elio Rodríguez, ha disse che si tratta di un'altra manovra a fini mediatici diretta contro la Rivoluzione e il popolo di Cuba. "Un'altra volta, il Parlamento Europeo torna ad allinearsi alla politica ostile capeggiata dagli Stati Uniti contro Cuba, che ignora l'indipendenza e la sovranità del nostro territorio raggiunte il 1° gennaio 1959", ha rimarcato Rodríguez. Il diplomatico ha fatto riferimento alla nota ufficiale dell'Assemblea Nazionale di Cuba che ha considerato che dopo uno "sporco dibattito" il PE ha adottato una risoluzione che "manipola sentimenti, tergiversa fatti, brandisce menzogne e occulta la realtà". Willy Meyer, parlamentare della Sinistra Unita e vicepresidente del Gruppo di Amicizia con Cuba, ha considerato torbido il ruolo del PE.

    Denunciato a Ginevra l’accanimento contro gli antiterroristi cubani
    15.3
    - La moglie di uno dei Cinque antiterroristi cubani detenuti nelle prigioni statunitensi da oltre 11 anni ha denunciato a Ginevra l'accanimento, l’odio e la brutalità contro i familiari nel caso. In un intervento al Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite a nome della Federazione delle Donne Cubane, Olga Salanueva, moglie di René González, uno dei Cinque, ha detto di venire a "far presente una crudele storia di abuso". Durante il dibattito interattivo con i Gruppi di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria e sulle Sparizioni Forzate o Involontarie, la Salanueva ha riportato il suo caso e quello di Adriana Pérez, moglie di Gerardo Hernández, costrette a non poter visitare i loro familiari in prigione. "Sono passati cinque anni da quando il Gruppo sulle Detenzioni Arbitrarie di questo Consiglio ha stabilito arbitraria la privazione di libertà dei Cinque cittadini cubani, nel viziato e corrotto ambiente di un tribunale di Miami, per il crimine di aver protetto Cuba dal terrorismo", ha ricordato. Parlando sul tema che riguarda anche Ramón Labañino, Fernando González e Antonio Guerrero, insieme a René e a Gerardo, la Salanueva ha rimarcato che Washington "continua a disprezzare l'opinione del Gruppo e a negare la giustizia ai Cinque".

    Cuba chiuderà un centinaio di aziende agricole inefficienti
    15.3
    - Il Ministro cubano dell'Agricoltura, Ulises Rosales, ha annunciato la chiusura di un centinaio di aziende inefficienti con il proposito di far decollare la produzione nel settore, considerato strategico dal Governo. Durante una riunione dell'Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori -contadini del settore privato - nella centrale città di Santa Clara, Rosales ha anticipato che chiuderanno non meno di 100 aziende che non sono redditizie nell'attuale congiuntura economica. Tra altre misure citate dal Ministro e riportate dal quotidiano Granma vi è la ricollocazione di circa 40.000 lavoratori indiretti che vi sono in questo settore. Per incrementare l'efficienza e la produzione non abbiamo bisogno di forza di lavoro di altri settori, bensì di sistemare i nostri meccanismi e di trasformare il lavoro degli agricoltori, ha affermato Rosales che è anche Vicepresidente del Consiglio dei Ministri.

    Cuba sesta nel Mondiale di Atletica al coperto
    15.3
    - Cuba con una medaglia d’oro, tre d’argento e una di bronzo, ha conquistato il sesto posto nel Campionato Mondiale di Atletica al coperto che si è concluso a Doha, nel Qatar. Cuba questa domenica ha conquistato una medaglia per ogni colore totalizzandone cinque, dopo l'argento e il bronzo ottenuti ieri da Yargelis Savigne, nel triplo, e da William Collazo, nei 400 metri piani. Il primo posto è stato ottenuto dagli Stati Uniti (8 oro – 3 argento – 6 bronzo), seguiti da Etiopia (3-0-2), Russia (2-4-3), Gran Bretagna (2-1-1) e Australia (2-0-1). Dayron Robles, campione olimpico a Beijing-2008, con 7.34 secondi nei 60 m. a ostacoli, ha battuto gli statunitensi Terrence Trammell (7.36) e David Oliver (7.44). Questa prestazione gli ha permesso di vincere la sua prima medaglia d’oro nei Campionati Mondiali, perché nelle scorse edizioni a Valencia-2008 non si era classificato tra i primi, e in Russia-2006 era arrivato secondo.

    Cuba e la campagna mediatica degli Stati Uniti
    16.3
    - Gli Stati Uniti incoraggiano la sovversione contro Cuba da mezzo secolo e attraverso una campagna mediatica cercano di distorcere la realtà con l'obiettivo di soffocare il processo rivoluzionario. L'Amministrazione nordamericana, capeggiata da Barack Obama, si è aggiunta al percorso dei suoi predecessori e nel febbraio 2010 ha rinnovato la dichiarazione di emergenza nazionale contro Cuba, vigente dal 1996, quando dopo numerose violazioni dello spazio aereo erano stati abbattuti due aerei da turismo. Le strategie mediatiche di sovversione hanno ampliato gli orizzonti e puntano ora al reclutamento di elementi asociali capaci di tutto in cambio di guadagni economici, come ha denunciato recentemente il Parlamento cubano in una dichiarazione ufficiale.

    Cuba critica a Ginevra la memoria selettiva del Nord
    17.3
    - Cuba ha criticato "l'ipocrisia e la memoria selettiva" dei paesi del Nord, "che sperano che le loro atrocità vengano dimenticate", in un intervento al Consiglio dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite. Esercitando il diritto di replica nel dibattito "Situazioni che richiedono l'attenzione del Consiglio", il delegato cubano Resfel Pino ha rimarcato che né gli Stati Uniti né l'Unione Europea (UE) hanno autorità morale per mettere altri in discussione. "Durante questo dibattito abbiamo ascoltato alcuni paesi occidentali ripetere le loro politicizzate e interminabili liste di paesi dove in modo presunto vengono violati i diritti umani", ha precisato Pino. Il diplomatico ha messo in discussione Stati Uniti, Paesi Bassi, Svezia, Belgio, Repubblica Ceca e Spagna, ai quali "abbiamo ricordato nel nostro intervento di lunedì alcune delle loro più orrende pagine in materia di diritti umani".

    Gli Stati Uniti considerati promotori mondiali di mercenari
    18.3
    – Gli Stati Uniti da vari decenni promuovono gruppi di mercenari che non solo hanno operato a Cuba, ma anche nella Repubblica Dominicana, Cile, Nicaragua, Vietnam e Argentina, ha affermato il ricercatore José Luis Méndez. Nello spazio radiotelevisivo Tavola Rotonda, Méndez ha spiegato che nel caso di Cuba Washington ha investito risorse nelle bande armate in zone montuose del paese, ha organizzato attentati contro alti dirigenti, tra altre azioni, per destabilizzare la Rivoluzione. Da quasi 50 anni i gruppi di controrivoluzionari sono stati sostenuti con milioni di dollari, solo per il 2010 ne sono stati destinati 20 milioni alla sovversione, ha precisato il professore universitario.

    Evidenziata la trasparenza nelle nomine per le elezioni municipali cubane
    19.3
    - Il processo di nomina dei candidati per le elezioni municipali a Cuba è caratterizzato dalla trasparenza e dalla franchezza degli elettori, ha affermato la presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale (CEN), Ana María Mari. In una conferenza stampa nella sede della CEN, la Mari ha spiegato che questa fase è stata sviluppata dallo scorso 24 febbraio e si concluderà il prossimo 24 marzo, e costituisce un vero esercizio della democrazia nella comunità. Ha comunicato che delle 50.907 assemblee pianificate nel paese ne sono state effettuate 49.192, dato che rappresenta il 96.6 %. Il prossimo 25 aprile, 8.4 milioni di elettori si recheranno alle urne per eleggere i delegati alle Assemblee Municipali del Poder Popular, e il 2 maggio è previsto un secondo turno in quelle circoscrizioni dove nessuno dei proposti abbia ottenuto più del 50 % dei voti validi emessi.

    La direttrice dell’Operazione Miracolo: arriveremo all'ultimo boliviano cieco
    19.3
    - La direttrice dell'Operazione Miracolo in Bolivia, la dottoressa cubana Odalys Rodríguez, ha confermato oggi che i medici cubani arriveranno fino all'ultimo boliviano cieco. Pochi minuti prima di celebrare l'arrivo alle 500.000 operazioni alla vista in Bolivia, la funzionaria ha negato che vi sia come meta quella di arrivare al milione di operati. Non ci proponiamo un numero, semplicemente speriamo di arrivare fino all'ultimo cieco; se è un milione, va bene, ma l'obiettivo è quello di aiutare tutti i bisognosi, ha dichiarato alla rete radio Patria Nuova. La Rodríguez ha comunicato che oltre ai boliviani, i 1.600 cooperanti cubani che lavorano in Bolivia hanno curato pazienti di Brasile, Panama, Argentina e Perù. L'Operazione Miracolo è iniziata in Bolivia alla fine del 2005, con l'invio a La Habana di circa 150 pazienti con problemi alla vista.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    "Di fronte alle menzogne Cuba è sincera e invincibile"



    Con il pretesto della morte di un essere umano, condannato per reati comuni e trasformato in “prigioniero di coscienza” per opera e in virtú dei dollari statunitensi, Cuba viene vilmente attaccata.

    La morte di Orlando Zapata Tamayo é stata purtroppo inevitabile, ma la responsabilitá non potrá mai ricadere su coloro che per tre mesi hanno fatto tutto il possibile per salvarlo: i medici cubani formati dalla Rivoluzione. I carnefici, che avrebbero potuto evitarla, sono invece coloro che lo hanno istigato al suicidio e hanno tratto benefici dalla sua morte. Coloro che oggi si rallegrano, sorridono cinicamente ed usano il suo nome per attaccare il popolo cubano.

    La Rivoluzione cubana, fin dai primi momenti della lotta insurrezionale contro la dittatura di Fulgencio Batista, é segnata da un incontestabile comportamento etico e di rispetto per la vita umana, comportamento provato con i fatti e riconosciuto da politici ed intellettuali di tutti gli orientamenti ideologici.

    Mai un prigioniero é stato torturato, mai si é mancato di curare un combattente nemico ferito. Anche quelle erano armi che hanno reso possibile la vittoria. Un comportamento diverso non avrebbe differenziato i rivoluzionari dai loro nemici ed avrebbe minato la fiducia che il popolo ripose fin dal primo momento sulla sua nuova avanguardia.

    I 51 anni di Governo Rivoluzionario, legittimato dalla sua condotta irreprensibile a difesa dell’essere umano e della sue piú nobili cause, ed appoggiato dai suoi processi elettorali in cui il popolo si sente veramente protagonista, prova inoltre che sarebbe impossibile per la Rivoluzione sopravvivere un solo minuto se oltrepassasse il limite che la contraddistingue, se tradisse la propria storia e dimenticasse i suoi principi piú puri di umanitá e solidarietá.

    Migliaia di medici, di maestri, di edili e di professionisti cubani hanno dato persino la loro vita per portare la salute, l’istruzione ed il benessere ad altri popoli fratelli ed hanno sperimentato il piacere di servire il prossimo, in qualsiasi circostanza e nonostante le ristrettezze. Questi comportamenti, questa dedizione senza limiti, é frutto dell’opera generosa e pura della Rivoluzione.

    Accusare la Rivoluzione cubana della morte di Orlando Zapata Tamayo é una grande menzogna. Farsi scudo con la morte di un essere umano spinto al suicidio per aggredire un popolo nobile e solidale é un grande cinismo ed una vigliaccheria, soprattutto da parte di voltagabbana che rimuginano sulla loro incapacitá di mantenersi saldamente al fianco di una Rivoluzione retta che non tradirebbe mai i dettami del suo popolo.

    Il Dipartimento Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Cuba respinge le dichiarazioni impudiche provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti i cui rappresentanti hanno chiuso gli occhi difronte ai crimini di lesa umanitá commessi ad Abu Grahib, alle torture nell’illegale Base di Guantánamo, ai voli segreti della CIA ed alle morti giornaliere di migliaia di loro concittadini e di emigranti, bambini ed adulti, sulle loro strade e nelle loro prigioni.

    Il Dipartimento Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Cuba denuncia il vergognoso complotto tra il grande capitale, i suoi rappresentanti politici ed i suoi asserviti mezzi di comunicazione che cercano di ingannare l’opinione pubblica, travisano la veritá e costruiscono una realtá inesistente, e si appella alla dignitá delle forze politiche del mondo per contrastare la campagna mediatica che cerca nuevamente di intaccare la soliditá e l’etica di Cuba nel campo dei diritti umani.

    Piegarsi alla condanna di Cuba e mettere in discussione la sua storia, eludendo i nostri argomenti, quelli veri, contribuirá soltanto a quella campagna manipolatrice che persegue l’obiettivo di distruggere la Rivoluzione.

    Il popolo di Cuba continuerá a costruire una societá piú giusta e solidale e continuerá, nonostante il blocco economico e mediatico e gli attacchi degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, a collaborare per il benessere degli esseri umani nel mondo, guidati dalle idee dell’Apostolo della nostra indipendenza che ci ha insegnato che per essere forti bisogna impegnarsi per la veritá. Cuba é sincera. Cuba é invincibile.


    Dipartimento Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Cuba

  3. #3
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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Quello che Fassino non sa, e dovrebbe sapere, sull'America Latina


    Martedì 30 Marzo 2010








    Non mi stupisco che l’onorevole Fassino, ex segretario di coloro che si
    dicevano comunisti, sia stato il primo ad aderire all’appello di Pierluigi
    Battista sul Corriere della Sera perché venga intensificato l’assedio che gli
    Stati uniti, continuando la linea decisa da Bush Jr, hanno recentemente
    inasprito nei riguardi di Cuba, usando l’ambiguo argomento dei diritti umani.

    Fassino, come buona parte di quella che era la sinistra italiana, non ha mai
    capito molto dell’America latina, nè dei diritti delle popolazioni del Sud del
    mondo e delle loro battaglie per la sopravvivenza, per scrollarsi di dosso la
    prepotenza del mondo occidentale.


    Quando nell’ottobre del 2003 guidò la delegazione italiana al congresso dell’ Internazionale socialista a San Paolo del Brasile, la prima cosa che Fassino fece, per esempio, prima ancora di proporre una strategia di indipendenza e di riscatto per i Paesi del Sud del mondo, fu quella di sollecitare un documento di critica alla rivoluzione cubana. Fece una figuraccia, perché fu lo stesso Lula Inacio da Silva, padrone di casa perché eletto un anno prima presidente del Brasile, a dire: “Non se ne parla nemmeno. Cuba, per noi latinoamericani è stata ed è, pur fra tante contraddizioni, un esempio di resistenza e dignità in un continente dove il neoliberismo ci costringe a lottare per la sopravvivenza.”

    Fassino d’altronde si era solo adeguato alla logica perdente del suo partito, quello dei democratici di sinistra. Una logica ben incarnata, tre anni prima, dal perspicace Massimo D’Alema che a una riunione di partiti socialdemocratici messa in piedi in pompa magna a Firenze, invece di invitare Lula, allora da quasi vent’anni leader di 50 e più milioni di brasiliani che votavano progressista, scelse di far venire Fernando Enrique Cardoso, ex sociologo della sinistra diventato nel frattempo il presidente eletto del centrodestra brasiliano, cioè anche dei latifondisti e delle loro guardie bianche che assassinavano sindacalisti, sem terra o estrattori di caucciù.

    Non fu, evidentemente, una scelta lungimirante.

    Nel frattempo, infatti, Lula non solo è stato eletto per due mandati alla
    presidenza del Brasile e ha finalmente affrontato, con il piano Fame Zero, l’
    endemica indigenza di 60 dei 200 milioni di suoi concittadini che ora hanno
    garantiti tre pasti al giorno. Il presidente ex operaio ha addirittura
    rilanciato come potenza economica internazionale il suo Paese, arrivando
    perfino a ottenere l’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2014 e delle
    Olimpiadi del 2016, e ha anche recentemente sconfitto gli Stati uniti in una
    fondamentale controversia sorta nell’Organizzazione mondiale per il commercio [Wto]. Questa vittoria, non a caso ignorata dai mezzi di informazione italiani, sancisce il pieno diritto del governo di Brasilia ad applicare sanzioni commerciali contro gli Usa, rei da sempre di assistere indebitamente la propria industria e in particolare la propria agricoltura, falsando i mercati mondiali con l’ipocrisia del libero commercio.

    Ora il Brasile avrà il diritto di aumentare i dazi su prodotti come automobili, cotone, frutta fresca o latte in polvere fino al 50%, e nel caso del cotone, prodotto nevralgico per i coltivatori del Sud degli Stati uniti, addirittura del 100%.
    Non c’è quindi solo la Cina ad avere la forza economica e politica per
    scegliere il proprio cammino e a disegnare un mondo multipolare dove gli Usa non sono più in grado di imporre sempre la propria volontà.
    Fassino tutto questo non lo sa o fa finta di non saperlo. Pierluigi Battista,
    inguaribile paladino dei diritti dei più forti e delle cause più arroganti,
    infatti, gli ha solo fatto sapere che incredibilmente Lula, il giorno dopo il
    summit a Cancun dei paesi del continente latinoamericano, ha fatto tappa a l’ Avana, come avevano fatto nel corso dell’anno passato tutti i capi di statolatinoamericani [tutti evidentemente simpatizzanti per i tiranni] e si è fatto fotografare tanto con Fidel che con Raul Castro. E questo proprio nei giorni della campagna mondiale, sollecitata dalla potente lobby cubana di Miami e dal gruppo Prisa, editore dello spagnolo el Pais, dopo la morte di Orlando Zapata, detenuto per reati comuni che da qualche tempo si era avvicinato alle Damas en blanco.

    Queste rappresentanti della sparuta dissidenza cubana sono state cantate
    ancora recentemente, nei nostri media, sempre su suggerimento di el Pais [un giornale vicino ai socialisti in casa, ma con tentazioni neocoloniali quando parla di America latina], come paladine della democrazia, dopo una
    manifestazione per le strade del centro de l’Avana dove erano state insultate da una folla di “fans del regime”.

    Sarebbe facile liquidare tutto in questo modo.

    Sono 50 anni che la grande stampa occidentale lo fa, evidentemente senza successo, ma la realtà è che lo scontro non è più ideologico, anche se Pigi Battista o addirittura Mario Vargas Llosa (che periodicamente detta a El Pais la linea sull’America latina) tentano pateticamente di sostenerlo.

    Lo scontro, ormai, è di principio, di giustizia, di elementare diritto a scegliere. Perché, infatti, un grande Paese che lo fa
    da cinquant’anni, gli Stati uniti, dovrebbe continuare ad avere il diritto di
    sovvenzionare, a suon di milioni di dollari, una strategia della tensione
    continua in un altro Paese, un’isola come Cuba? E tutto questo solo perché la stessa isola, a un certo momento della sua storia, ha commesso il peccato di aver scelto di amministrarsi in un modo diverso da come vorrebbe il vicino più potente, infastidito dal messaggio di indipendenza che il Paese più piccolo ha trasmesso e trasmette a un continente che si sta affrancando da una storica dipendenza.

    Cosa diremmo noi se, per esempio, la Spagna di Zapatero o la Gran Bretagna di Gordon Brown sovvenzionassero un’eversione in Italia contro il governo di Berlusconi, con 140 milioni di euro, ridotti quest’anno a 55 milioni solo per la crisi, ma non cancellati?
    Certo, molti di questi soldi, come ha confermato un’indagine interna ordinata dal presidente Obama, vengono rubati da questi cosiddetti comitati per la libertà a Cuba, ma molti sono invece investiti nel progetto di cambiare faccia all’isola e sicuramente sono impegnati ad accendere malessere e tensioni.
    La maggior parte dei “dissidenti” incarcerati nel 2003 quando il governo Bush tentò la spallata finale contro Cuba favorendo tre dirottamenti aerei e persino il sequestro del ferry boat di Regla carico di turisti per far rotta verso Miami, sono persone condannate per aver preso dei soldi dal governo di Washington, elargiti direttamente dall’Ufficio d’interesse degli Stati uniti a l’Avana.

    Questo, a parti invertite, negli Stati uniti procurerebbe un arresto e un’
    accusa di alto tradimento con diversi anni di carcere.
    Qualunque giornalista
    minimamente serio lo sa, anche se nelle nostre cronache sui “giornalisti”
    arrestati a Cuba nel 2003 si insiste sul fatto che sono stati puniti per
    presunti reati d’opinione e si elude il fatto che, invece, sono stati
    ingaggiati e retribuiti dal nemico storico che tiene l’isola sotto embargo da
    cinquant’anni.

    Molti di questi gruppi, come le stesse Dame in bianco, erano e sono tenuti in piedi da terroristi come Santiago Alvarez che recentemente, in un processo in Florida dove è stato condannato a due anni e mezzo di carcere per possesso di esplosivi e armi che secondo lui dovevano servire per attentati nell’isola, ha rivelato che proprio Michael Parmly, ex capo dell’ufficio di rappresentanza Usa a Cuba, si era offerto di anticipare le sovvenzioni alle Dame nei mesi in cui lo stesso Alvarez sarebbe stato presumibilmente in galera.

    Anche Battista dovrebbe convenire che è difficile assegnare la dignità di
    dissidenti a gruppi come questi, ed è evidente che una politica simile,
    sostenuta da tutti i Fassino d’Italia e d’Europa, non possa produrre libertà e democrazia.

    Eppure perfino il Fatto quotidiano, che non risparmia il sarcasmo alle
    posizioni berlusconiane del vicedirettore del Corriere della Sera, si allinea
    alle sue teorie quando tuona contro Cuba, Venezuela e America latina che
    cambia.
    Recentemente, dopo aver elevato alla gloria degli altari la bloguera Yoani
    Sanchez che informa il mondo sui malesseri della società cubana aiutata da un server tedesco con un’ampiezza di banda 60 volte più grande rispetto a qualunque altra utilizzata a Cuba dagli utenti internet, proprio il Fatto ha pubblicato un articolo di El Pais che si domandava candidamente perché il Paese di Zapatero non criticasse adeguatamente il regime cubano.
    A volerla dare davvero, la risposta sarebbe stata semplice. José Maria Aznar, predecessore di Zapatero alla guida del governo spagnolo quando era in mano al Partito popolare, oltre ad aver avuto sovvenzioni per la sua campagna elettorale dai famigerati dirigenti della Fondazione cubano-americana di Miami, fautori del terrorismo contro Cuba e con i quali si è fatto anche fotografare, è da sempre uno dei membri di quelle ambigue associazioni che si riuniscono
    ciclicamente, col patrocinio magari della Fondazione Adenauer, per decidere, senza nessun imbarazzo, le strategie di ingerenza nella vita di Cuba e fare lobby ogni volta che alla Comunità europea sono in piedi iniziative per rendere più aspro l’isolamento e l’esclusione della Revolucion. E’ una questione dimentalità e di concezione della democrazia.
    Non a caso nel 2002 il governo spagnolo di Aznar fu il primo, per esempio, ad approvare pubblicamente il colpo di Stato tentato e poi fallito in Venezuela contro il presidente Chavez, prima ancora degli Stati uniti di George W Bush.

    E’ stato lo stesso Miguel Angel Moratinos, attuale ministro degli Esteri
    spagnolo, a rendere pubblico quest’estemporaneo “atto di democrazia” di Aznar, una vergogna che ancora adesso giustifica la diffidenza della nuova America latina verso molte scelte della Comunità europea. Un organismo spesso ipocrita,
    disposto a concedere la patente di democrazia alla violenta Colombia di Uribe, ma pronto a condannare “l’intransigenza” di Cuba senza mai chiedere agli Stati uniti la ragione di un embargo e di un assedio che dura da mezzo secolo e ha già ricevuto 18 condanne di seguito dall’Assemblea delle Nazioni unite.

    Sarebbe più coerente chiedere al Corriere della Sera e al Fatto perchè non
    abbiano mai chiesto la liberazione dei cinque componenti dell’intelligence
    cubana, da dodici anni in carcere negli Usa dopo un giudizio farsa del
    tribunale di Miami, smentito cinque anni fa dalla Corte di appello di Atlanta.
    Perchè l’unica colpa dei cinque è quella di aver smascherato le centrali
    terroristiche che dalla Florida preparavano gli attentati a Cuba.
    Così questi esseri umani, detenuti senza diritti, sono ancora in carcere solo
    perché il Dipartimento della giustizia degli Stati uniti, prima sotto Bush, ma
    purtroppo anche sotto Obama, non ha ancora trovato il tempo di inviare ai
    giudici competenti per la sicurezza nazionale i dossier raccolti dalla Cia sull’
    argomento.

    Forse perchè l’agenzia di intelligence spesso ha protetto quegli
    attentati?

    Dov’è l’etica in tutta questa storia?




    Gianni Minà

  4. #4
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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Ottimo pezzo. Questo grande articolo sottolinea alla perfezione la vergogna dei revisionisti e dei rinnegati nostrani, e smaschera il Fatto, vergognoso giornalino liberal-giustizialista di destra.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Citazione Originariamente Scritto da Stalinator Visualizza Messaggio
    Ottimo pezzo. Questo grande articolo sottolinea alla perfezione la vergogna dei revisionisti e dei rinnegati nostrani, e smaschera il Fatto, vergognoso giornalino liberal-giustizialista di destra.
    E invece quelli che si fanno morire di fame contro il regime sono dei folli.

  6. #6
    reietto estetico
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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Citazione Originariamente Scritto da Stalinator Visualizza Messaggio
    Ottimo pezzo. Questo grande articolo sottolinea alla perfezione la vergogna dei revisionisti e dei rinnegati nostrani, e smaschera il Fatto, vergognoso giornalino liberal-giustizialista di destra.
    DEFORME AUTENTICO

  7. #7
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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Raúl Castro ha visitato Santiago de Cuba dopo il sisma
    22.3
    - Il Presidente di Cuba, Raúl Castro, ha visitato la città orientale di Santiago de Cuba poche ore dopo la registrazione sabato scorso di un sisma di 5.5 gradi nella scala Richter. La scossa è stata percepita in tutto il territorio orientale e ne sono seguite altre di minore intensità, tre di queste tra 3 e 4.8 gradi. In una riunione sostenuta con il Consiglio di Difesa Provinciale, attivato dopo il movimento tellurico, Raúl Castro ha sentito la notizia data dal dottore in Scienze Vladimir Moreno, direttore del Centro Nazionale di Ricerche Sismiche, sull'incremento dell'attività nelle zone di generazione sismica vicine a Cuba. Durante l'incontro con i dirigenti santiagueros, il Presidente cubano ha rimarcato “che dobbiamo prevedere tutto quanto, perché quello che non si preveda ora, non lo si potrà fare dopo”.

    Il Ministro peruviano della Salute rende omaggio ai medici cubani
    22.3
    - Il Ministro peruviano della Salute, Óscar Ugarte, ha ringraziato per la cooperazione solidale di Cuba in materia di salute, rendendo omaggio ai membri di una brigata medica cubana pronta a essere sostituita. Ugarte è arrivato fino a Pisco, 250 chilometri a sud di Lima, per esprimere il riconoscimento del suo paese ai cooperanti cubani e per consegnare diplomi che dimostrano questa gratitudine per il lavoro compiuto. Nell'incontro, caratterizzato da un clima di cordialità e di fraternità, il Ministro ha fatto un bilancio del lavoro compiuto dai medici cubani dal loro arrivo, dopo il terremoto che ha devastato Pisco e altre città di quella regione il 15 agosto 2007. Da allora, la brigata ha realizzato oltre 228.000 consultazioni mediche, 2.000 operazioni complesse e 48.000 visite nelle campagne, con oltre 20.000 mille pazienti che hanno avuto terapie di riabilitazione.

    Ricordata in Angola la decisiva battaglia di Cuito Cuanavale
    23.3
    - La battaglia di Cuito Cuanavale, di 22 anni fa, è stata ricordata oggi in Angola come un fatto storico che ha segnato la vittoria delle FAPLA, insieme agli internazionalisti cubani e namibi, contro l'obbrobrioso regime dell'apartheid. Ricordando l'azione, i mezzi di stampa angolani hanno riportato che questa battaglia, nella provincia di Cuando Cubango, 825 chilometri a sud-est di Luanda, è diventata a partire dal 23 marzo 1988 un’icona per questo continente, dato che ha cambiato la geopolitica dell'Africa Australe. La televisione TPA ha sottolineato lo slancio dei combattenti delle Forze Armate Popolari per la Liberazione dell'Angola (FAPLA), a fianco dei loro fratelli di lotta di Cuba e della Namibia, che uniti hanno vinto l'aggressore, alleato con gli insorti dell’UNITA.

    Evidenziati i risultati di Cuba nell’accesso all'acqua per tutti
    23.3
    - Il rappresentante a Cuba del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), José Juan Ortiz, ha sottolineato a La Habana l'accesso per tutti all'acqua potabile di tutti gli abitanti di Cuba. In dichiarazioni a giornalisti dopo la cerimonia effettuata all'Istituto Nazionale di Risorse Idrauliche (INRH) in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, Ortiz ha pure segnalato che a Cuba non esistono problemi di qualità dell’acqua. Su quest’ultimo aspetto, ha detto che il 40 % della popolazione del mondo manca di condizioni di purificazione di questo elemento vitale. Nel mondo ci sono oltre 300 milioni di persone senza accesso a questo liquido e nessuna di loro è cubana, ha sottolineato in riconoscimento agli sforzi realizzati a Cuba al riguardo.

    Sottolineata l’efficacia del sistema cubano di rapida allerta
    23.3
    - San José. - Il sistema di rapida allerta di Cuba è un modello da seguire, ha affermato Luz Graciela de Calzadilla, vicepresidente dell'Associazione Meteorologica Regionale che raggruppa Nordamerica, America Centrale e i Caraibi. Partecipando a San José de Costa Rica a un convegno sul tema, la Calzadilla ha ribadito che a Cuba non vi sono perdite di vite umane quando passa un uragano. Ha ricordato che a Cuba la popolazione rispetta gli ordini di evacuazione e utilizza le strade stabilite dalle autorità. Al convegno, che durerà fino a giovedì prossimo, partecipano rappresentanti di istituti meteorologici e di interventi di emergenza dell'America Centrale e dei Caraibi.

    Cuba chiede un nuovo sistema di relazioni internazionali
    24.
    3 - Cuba si batte oggi all'ONU per un sistema di relazioni internazionali che riduca le disuguaglianze e propizi allo stesso tempo la partecipazione di tutti i paesi nell'adozione di decisioni globali. La richiesta è stata esposta dall'addetto commerciale della missione permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, Rodolfo Benítez, intervenendo nel Dialogo di Alto Livello sui problemi del finanziamento e dello sviluppo. Il diplomatico ha precisato che senza l'introduzione di questo nuovo sistema di relazioni internazionali non ci saranno soluzioni reali ai problemi dei paesi sottosviluppati.

    Fidel Castro: la Riforma Sanitaria degli Stati Uniti
    25.3
    - Il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz, ha detto che sembra realmente insolito che 234 anni dopo la Dichiarazione di Indipendenza, il Governo degli Stati Uniti abbia approvato l'assistenza medica per la stragrande maggioranza dei suoi cittadini, qualcosa che Cuba ha ottenuto per tutta la sua popolazione mezzo secolo fa, nonostante il crudele e inumano blocco imposto da Washington. In un articolo dal titolo “La Riforma Sanitaria degli Stati Uniti”, diffuso oggi dalla pubblicazione digitale Cubabedate, Fidel Castro ha segnalato che ammettendo che la riforma sanitaria significa un successo per il Governo di Barack Obama, “l'attuale Presidente degli Stati Uniti non può ignorare che il cambiamento climatico significa una minaccia per la salute e, peggio ancora, per la stessa esistenza di tutte le nazioni del mondo”. Il leader cubano ha fatto riferimento al fallito Vertice di Copenhagen sul cambiamento climatico per indicare che quello è stato un fatto che ha dimostrato che Stati Uniti, il paese con maggiori emissioni di gas a effetto serra, non erano disposti a realizzare i sacrifici necessari nonostante le parole sdolcinate pronunciate in precedenza dal Presidente Obama. Fidel Castro ha detto che “sarebbe interminabile la lista di contraddizioni tra le idee che la nazione cubana ha difeso con grandi sacrifici per mezzo secolo e la politica egoista di questo colossale impero”. “Nonostante questo, non abbiamo alcuna avversione contro Obama, e molto meno contro il popolo degli Stati Uniti”, ha aggiunto.

    Conclusa la prima fase del processo elettorale a Cuba
    25.3
    – Si sono concluse le assemblee di nomina dei candidati a delegati alle Assemblee Municipali del Poder Popular. Cuba procede in un processo elettorale unico, in cui la popolazione ha fatto sentire la sua voce in oltre 50.000 assemblee di quartiere, al fine di nominare candidati per le elezioni municipali del 25 aprile prossimo. Oggi inizia la fase successiva che comprende la revisione e l’esposizione delle biografie dei candidati nei posti di maggior passaggio pubblico, come la pubblicazione della lista degli elettori per la sua verifica. La presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale, Ana María Mari, ha affermato che sono stati selezionati 34.069 candidati, di questi 12.160 sono donne (35.6 %).

    Il processo di proposta dei candidati è stata la risposta alla campagna mediatica anticubana
    26.3
    - La presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale (CEN), Ana María Mari, ha affermato che il processo da poco concluso di proposte di candidati alle elezioni municipali è una risposta degna alla campagna mediatica anticubana all'estero. “È una risposta degna del nostro paese alle campagne mediatiche orchestrate contro la rivoluzione e contro la democrazia socialista, ha detto la Mari nel programma radioteletrasmesso Tavola Rotonda Informativa. La Mari ha affermato che alle assemblee hanno preso parte oltre 7.4 milioni di elettori, l’86.84 % di quelli chiamati al voto il prossimo 25 aprile, dato che – ha detto – è stato superiore al processo elettorale del 2007. Per le elezioni sono chiamati alle urne oltre 8.4 milioni di elettori, compresi 320.000 cubani che voteranno per la prima volta.

    La OMS dona a Cuba vaccini contro l’Influenza A(H1N1)
    26.3
    - L'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha donato a Cuba oltre un milione di dosi del vaccino contro l'Influenza A(H1N1), che cominceranno a essere applicate nel paese a gruppi di persone vulnerabili. Così ha confermato il dottor Luis Estruch, Viceministro di Igiene e di Epidemiologia del Ministero della Salute Pubblica di Cuba, che ha ringraziato l'organismo delle Nazioni Unite per questo gesto. Da quando è iniziata la pandemia dell’influenza A(H1N1) nel febbraio 2009, sono morte oltre 17.000 persone nel mondo. A Cuba si sono avuto 1.068 infermi, con una bassa mortalità, grazie al programma di controllo impostato, realizzato con fondi dello Stato, sotto la direzione del sistema di salute, della Difesa Civile e di altri organismi.

    Santiago de Cuba intensifica l’educazione popolare di fronte al rischio sismico
    26.3
    - Una maggior preparazione della popolazione per ridurre i danni di fronte a un terremoto è l'obiettivo di diverse azioni di educazione popolare realizzate in questa provincia, una delle più esposte a questo fenomeno. Una delle vie fondamentali in questo addestramento è la circolazione di un tabloid con informazioni scientifiche su questi eventi e con istruzioni su cosa fare quando accadono, elaborato con la collaborazione del Centro Nazionale di Ricerche Sismologiche (CENAIS), con sede a Santiago de Cuba. La registrazione di circa 20 scosse percettibili dall’inizio dell’anno e in particolar modo la scossa dello scorso sabato 20 marzo, con un’intensità di 5.5 nella scala Richter, ha imposto la necessità di elevare la cultura sismologica dei suoi abitanti.

    I combattenti cubani condannano la risoluzione del Parlamento Europeo
    29.3
    - La Direzione Nazionale dell'Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana ha condannato la risoluzione anticubana del Parlamento Europeo in quanto costituisce un atto di ingerenza negli affari interni di Cuba. Con questo atteggiamento, il Parlamento Europeo si sottopone alla politica aggressiva che per oltre 50 anni ha mantenuto il Governo degli Stati Uniti, con l'obiettivo di abbattere la Rivoluzione cubana e obbligarci a ritornare al passato, secondo una dichiarazione dell'organizzazione pubblicata nel quotidiano Juventud Rebelde. I parlamentari europei dimenticano che oltre 80 milioni dei loro cittadini vivono nella povertà e che sono esclusi socialmente, costituendo una violazione del diritto umano alla vita, sottolinea il testo.

    Esposte a Cuba le biografie dei candidati a delegati municipali
    29.3
    – Gli elettori cubani da oggi possono consultare le sintesi biografiche e le foto dei 34.776 candidati nominati per le elezioni comunali tra i quali eleggeranno i delegati alle Assemblee Municipali (governi locali). Queste elezioni saranno il prossimo 25 aprile e la successiva domenica 2 maggio, al secondo turno, in quelle circoscrizioni dove nessuno dei proposti avrà ottenuto più del 50 % dei voti validi emessi. Secondo il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, il delegato è il rappresentante del popolo nella sua circoscrizione, ha una grande responsabilità e va visto come la guida che contribuisce all’unità della comunità.

    Cuba chiede la riduzione delle spese militari a favore dello sviluppo
    30.3
    - Cuba ha insistito alle Nazioni Unite nella sua proposta di destinare almeno la metà delle attuali spese militari alle necessità dello sviluppo economico e sociale, attraverso un fondo gestito dall’ONU. L'iniziativa è stata ribadita questo lunedì dal rappresentante permanente alterno di Cuba presso l'organizzazione mondiale, Rodolfo Benítez, durante un dibattito nella commissione sul Disarmo dell'ONU. Il diplomatico ha fatto appello affinché la conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari (TNP) del prossimo maggio, adotti un Piano di Azione diretto a garantire la totale eliminazione e proibizione di questo tipo di armamento al più tardi nel 2025.

    Più di 25.000 pazienti di Chernobyl trattati a Cuba
    30.3
    – Oltre 25.000 persone colpite dall'esplosione della centrale nucleare di Chernobyl sono state curate finora a Cuba, ha comunicato il direttore del relativo programma medico, dottor Julio Medina. La maggior parte dei pazienti curati è costituita da bambini provenienti da Moldova, Bielorussia e Ucraina, ha spiegato Medina nella celebrazione dei 20 anni dall’inizio del progetto su invito del leader della Rivoluzione, Fidel Castro. Con un carattere umanitario e gratuito, il programma è basato sull'attenzione medica integrale, e comprende riabilitazione psicologica, alimentazione bilanciata, attività culturali, ha affermato lo specialista, che inoltre ha messo in rilievo la presenza della donna come forza importante nello sviluppo dello stesso.

    L’Ucraina ringrazia Cuba per l’aiuto ai bambini di Chernobyl
    30.3
    - Grazie all'aiuto medico offerto da Cuba, risultato della decisione politica del leader della Rivoluzione, Fidel Castro, i bambini ucraini contano su un futuro e su una vita sana. Così ha detto a La Habana Leonid Kuchma, inviato speciale del Presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, alla celebrazione dei 20 anni del programma cubano di attenzione ai bambini colpiti dall’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, avvenuta il 26 aprile 1986. Da parte sua, Tatiana Sayenko, Ambasciatrice dell’Ucraina a La Habana, ha sottolineato le onorificenze conferite dal suo paese a Fidel Castro, al Presidente Raúl Castro e al Ministro della Salute, José Ramón Balaguer, per il loro contributo allo sviluppo del programma.

    Sottolineato lo sviluppo dell’insegnamento per ciechi a Cuba
    30.3
    – Oltre un centinaio di biblioteche, aree di lettura e testi con il sistema Braille rafforzano oggi a Cuba l'apprendimento dei non vedenti e di coloro che hanno la vista debole, hanno evidenziato le autorità di questo settore. A giudizio di Carlos Ramírez, della giunta direttiva dell'Associazione Nazionale del Cieco, Cuba può progredire ancora di più nell'uso di questo procedimento i cui sei punti in rilievo e le relative combinazioni formano 63 figure. La più antica scuola per non vedenti di Cuba, situata a La Habana, ha compiuto il mese scorso 84 anni di vita con il riconoscimento della popolazione e dei beneficiati per avere diplomato migliaia di persone. Ora a Cuba sono in funzione 15 scuole speciali in tutte le province e nel municipio speciale dell’Isola della Gioventù, con un totale di un migliaio di alunni, che poi proseguono gli studi in centri dell'insegnamento normale.

    Raúl Castro: la nostra è l’unità
    31.3
    - Il Presidente Raúl Castro si è detto favorevole a mantenere l'unità naturale auspicata dalla Costituzione del paese e dal leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, tra le diverse religioni e il processo rivoluzionario. Al termine di una cerimonia per commemorare l'incontro di 20 anni fa a La Habana tra Fidel Castro e i leader religiosi, il Capo di Stato ha indicato che è necessario continuare a lottare per il diritto di tutte le religioni a convivere pacificamente nell'Isola. Confermiamo questo diritto naturale di tutte le religioni a vivere pacificamente nel nostro paese, in modo pacifico tra di loro e con noi, ha detto Raúl Castro in dichiarazioni ai giornalisti presenti questo martedì alla cerimonia. Il capo dell'Ufficio di Attenzione ai Temi Religiosi del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Caridad Diego, aveva prima sottolineato il funzionamento di decine di istituzioni religiose in tutto il paese.

    L’Ambasciatore di Haiti presso l'ONU ringrazia per la collaborazione cubana
    31.3
    - L'Ambasciatore di Haiti presso le Nazioni Unite, Leo Méroes, ha affermato a New York che Cuba è in prima linea nell’affrontare i disastri avvenuti nel suo paese prima e dopo il terremoto. I cubani sono stati i primi ad assistere le vittime del sisma dello scorso 12 gennaio, ha affermato il diplomatico alla presentazione del documentario “Lucciole della notte”, che tratta del lavoro dei medici di Cuba ad Haiti. Alla presenza del Ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, il diplomatico ha ringraziato per l'aiuto e per la solidarietà di Cuba, i cui specialisti sono stati e sono all'avanguardia negli aiuti al popolo haitiano, ha concluso l'Ambasciatore. Il filmato raccoglie aspetti del lavoro dei collaboratori di Cuba nell'attenzione ai colpiti dal terremoto che ha causato 222.570 morti, 310.928 feriti, 869 dispersi, 1.300.000 persone senza casa e oltre 766.000 evacuate.

    Raddoppiati gli sforzi dei forestali cubani per evitare danni ai boschi
    31.3
    – I forestali cubani preparano oggi le loro forze per prevenire incendi o per mitigare i loro danni, poiché il maggior numero di questi fenomeni avviene a Cuba nel mese di aprile. Secondo le statistiche, il periodo più critico è a Cuba tra il 1° febbraio e il 31 maggio, fatto che porta a raddoppiare gli sforzi per ridurre al minimo le conseguenze. Per il prossimo mese, i forestali e le autorità prevedono l'esistenza di condizioni di maggior pericolo che favorirebbero lo sviluppo di incendi forestali. Secondo dati ufficiali, dal 1° gennaio al 25 marzo di quest’anno sono avvenuti a Cuba 129 incendi forestali che hanno distrutto 1.719 ettari di boschi.



    9° congresso della UCJ (Union Joven Comunistas)









    Festeggiamenti per la vittoria degli Indistriales nel campionato di baseball cubano:












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    Predefinito Rif: Notizie da Cuba - Marzo 2010

    Citazione Originariamente Scritto da dodoshady Visualizza Messaggio
    E invece quelli che si fanno morire di fame contro il regime sono dei folli.
    è successo in irlanda italia germania francia usa devo continuare?
    ed i suicidi in carcere in italia? per questo stiamo in una dittatura feroce?

 

 

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