La difesa: eventuali reati sarebbero gia' prescritti. l'accusa: colpa della ex cirielli
Pm: Mediaset, frode fiscale fino a 2003
Processo su compravendita diritti tv, per la procura il reato per Berlusconi e Confalonieri va esteso fino a 2003
MILANO - Nuove accuse per il leader di Forza Italia e azionista di maggioranza del gruppo Mediaset Silvio Berlusconi e del presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, nel processo milanese su presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici da parte di Mediaset. Il pm, Fabio De Pasquale, ha contestato l'ipotesi di frode fiscale fino al 2003, per una cifra pari a 30,9 milioni di euro, all'ex premier, a Confalonieri e ad altri imputati. In precedenza, erano intervenute le difese del leader di Forza Italia e di Confalonieri per contestare l'accusa di falso in bilancio nel 2000, contestata dal Pm nella scorsa udienza dell'8 ottobre. Secondo queste difese, la prescrizione della contestazione suppletiva relativa al falso in bilancio del 2000 (che si riferisce al bilancio di Mediaset approvato il 9 aprile 2001) sarebbe già maturata e quindi la contestazione sarebbe già nata «morta».
LEGGE EX-CIRIELLI - «Il falso in bilancio del 2000 è un'ipotesi di reato contestata quando il reato è già morto, perchè, presumendo che esso sia stato commesso il 9 aprile 2001 e calcolando 5 o 6 anni in termini di prescrizione, il reato è già stato colpito dalla prescrizione». È quanto ha detto nell'aula in cui si sta svolgendo il processo sulle presunte irregolarità effettuate da Mediaset nella compravendita dei diritti televisivi, la difesa di Fedele Confalonieri. Quest'ultima ha chiesto ai giudici una sentenza di non luogo a procedere nei riguardi di Confalonieri, aggiungendo che anche la nuova contestazione suppletiva formulata dal pm su una presunta frode fiscale non potrebbe applicarsi al presidente di Mediaset, perchè quest'ultimo, per effetto della maturata prescrizione sui reati di falso in bilancio, è già uscito dal processo. E le nuove accuse possono essere, per legge, contestate soltanto a chi è imputato. Momenti di tensione in aula tra il pm De Pasquale e le difese, quando il primo si è riferito alla legge ex Cirielli, quella che ha ridotto i termini di prescrizione, come una norma ad personam. «Se si dovesse fare una legge sull'accanimento terapeutico - ha ironizzato Nicolò Ghedini, uno dei legali di Berlusconi - il pm direbbe che è stata fatta per questo processo».
http://www.corriere.it/cronache/07_n..._fiscale.shtml